Difficoltà ad evacuare

Buonasera,
nel 2009 mi viene diagnosticata una congestione emorroidaria interna di 2/3° grado.
proposto intervento longo, mi spavento e posticipo.

Nel 2013 vengo operato di fistola intersfinterica e anche nel 2014.

nel 2015 emorroidi in thd.

dal 2009, noto difficoltà ad evacuare seduto sul wc, anche con sgabello sotto i piedi, l'unico modo di defecare è in posizione pseudo eretta ( gambe poco piegate e busto in avanti).

da allora la mia situazione è andata peggiorando, anche dopo aver fatto la prima scarica defecatoria, vado avanti per un altra ora con continui stimoli defecatori e ponzamenti assurdi ed eccessivi a fronte di piccole quantità di feci /muco (tenesmo).
Ho sempre la sensazione di ano pieno.

Se provo a defecare seduto, lo stimolo si riduce moltissimo e le feci escondo sforzandomi molto, ma sono assottigliate o molli, invece defecando in piedi, escono più formate e con meno fatica.

Il primo mese successivo all'intervento in thd, riuscii a defecare anche seduto senza sforzarmi, ma ora tutto è tornato come prima.

Cosa potrebbe essere? Il medico che mi ha operato in thd, con diagnosi di emorroidi di 3/4 grado e prolasso muco emorroidario, sostiene che non c'è prolasso, ma se è così, perchè sento come un ostruzione nella zona anteriore dell'ano?

Mi hanno proposto riabilitazione del pavimento pelvico, ma se fosse questa la causa, come mai i primi giorni dopo il thd riuscivo a defecare bene, mentre ora non più?

potrebbe essere più probabile un prolasso interno, che il thd non ha risolto?

Se si, la diagnosi con anoscopio e la spiegazione dei miei sintomi può bastare a compredere il problema?

Ho già seguito dieta ricca di fibre, psylogel, fermenti, acqua, etc, ma nulla, permane la sintomatologia.

Sono preoccupato perchè tutti i medici che ho consultato mi dicono che non è normale defecare in piedi, ma dovrei riuscirci seduto, ma non ci riesco, mi sforzo troppo e non esce nulla....