Per quanto tempo in presenza di sangue non devo preoccuparmi?

Buonasera, sono una ragazza di 31 anni alta 160 per 47 kg che ha una vita sedentaria.
Soffro fin da bambina di stitichezza (sia nei tempi, ogni 3/4 giorni, sia nella difficoltà di espulsione e nella forma, per capirci e scusate i termini, tipo "capretta") e già dall'adolescenza ho avuto più volte rigonfiamenti esterni delle emorroidi risolti sempre rapidamente con l'applicazione di pomate.
Da maggio di quest'anno a seguito di una sinusite che non riusciamo a debellare (stiamo, io e vari dottori (otorino, gastroenterologo, pneumologo)ancora ricercando le cause) sto assumendo vari farmaci (dagli antibiotici, agli antistaminici al cortisone, quest'ultimo è l'unico che mi da in parte beneficio ma appena smetto l'assunzione orale torno come prima) e la mia situazione è peggiorata.
Ho cominciato a settembre ad avere delle piccolissime perdite di sangue rosso vivo solo al momento della defecazione (me ne accorgevo dalla carta igienica, per capirci aveva la forma ti un qualsiasi taglietto fatto dalle unghie di un gatto lungo ed un po' a salti).
Sono andata da un proctologo della ULSS che mi ha visitata (a mio avviso un po' frettolosamente) che mi ha detto che non ci sono lesioni e mi ha dato un foglio informativo per combattere la stitichezza che posso riassumere così:
1) fare attività sportiva (per motivi di tempo ne sono praticamente impossibilitata ma soprattutto quando faccio sport calo subito di peso e non posso permettermelo)
2) bere molta acqua (ci sto provando anche se effettivamente non ho mai lo stimolo di bere)
3) assumere crusca in polvere (ho cominciato da due settimane, la prima con un cucchiaino, poi con due e devo arrivare a quattro. Con la crusca ho notato che ora vado in bagno tutti i giorni ma le feci sono all'inizio sempre a pezzetti e nell'ultimo tratto sono invece omogeneee e morbide)
4) mangiare frutta e verdura (la prima non ho problemi, con la seconda si, ma mi sto impegnando)
Il mio quesito è questo. Appena dopo la visita dal proctologo il sanguinamento è scomparso. Da un po' è però ricominciato ed un po' più abbondante (ora non sono più come graffi ma vere e proprie gocciolone, anche se si fermano subito, a dire il vero credo siano interne e più che fermarsi credo che la ferita "rientri" dopo l'espulsione) e fastidiosa (non dolorosa) come "aghi".
Quanto tempo deve passare prima che mi debba di nuovo preoccupare? E' il caso che prenoti già un altra visita? Non ci sono pomate "cicatrizzanti" da inserire e applicare?
Scusate se mi sono dilungata ma volevo che il quadro fosse completo.
Grazie anticipatamente.
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signora,
per prima cosa vorrei farle presente che le feci sono costituite per la massima parte da acqua. Quindi se lei non assume adeguati quantitativi di liquidi il suo intestino, riassorbendo quei pochi presenti, rende le sue feci più dure e di difficile progressione/espulsione. Per tale motivo giustamente il collega le ha prescritto una dieta adeguata, che sta già cominciando a dare i suoi frutti.
In merito al sanguinamento purtroppo via mail non è possibile effettuare un esame accurato della parte interessata. Potrebbe trattarsi di un problema emorroidario o di una ragade (anche se non ha dolore). Tuttavia per poterlo stabilire con precisione, e successivamente prescrivere un trattamento, è necessario effettuare una visita proctologica.

Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta, solo che mi sembrava presto per fare una ulteriore visita dopo solo due settimane! Cosa ne pensa?
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Se il sanguinamento è aumentato ("ora non sono più come graffi ma vere e proprie gocciolone") e la precedente è stata effettuata "a mio avviso un po' frettolosamente" potrebbe essere il caso.