Tagli alle labbra

Salve, mi chiamo Sara ho 35 anni, è da molti anni che ho il labbro inferiore marcato da profondi tagli (ragadi) costantemente aperti. Avverto sempre prurito e nei periodi più freddi sanguinano non riuscendo a cicatrizzare. Ho preso per un lungo periodo vitamina "A" per via orale e pomata prescrittami da dermatologi senza alcun risultato. Ho provato diversi tipi di emolienti ma tuttora non ho avuto riscontri positivi. Mi hanno ricoverata in dermatologia per degli accertamenti più approfonditi, esami del sangue e tutti i tipi di herpes, iniezioni di cortisone ed infine una biopsia. La diagnosi finale è stata "CHEILITE CRONICA". Purtroppo continuo ad avere questo problema con consrguente grave disagio, chiedo perciò un aiuto ad un medico che mi possa aiutare in qualche modo a risolvere il mio problema.
Grazie Sara.
[#1]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile Sara,

Ci chiede di aiutarla: cosa non certo facile da qui.
Deve sapere infatti che una cheilite cronica in una donna giovane come Lei, deve essere affrontata in maniera seria, poichè può costituire un prodromo per patologie molto più gravi (come l'epitelioma spinocellulare): il fatto che sia localizzata al labbro inferiore, è un sintomo chiaro di una cheilite di probabile natura "attinica" cioè dovuta o comunqe complicata dai raggi ultravioletti (questo per l'incidenza perpendicolare degli stessi raggi solari)

Cerco di fornirle alcuni consigli:

- Fondamentale anzitutto la FOTOPROTEZIONE: sempre, anche di inverno con solari stick appropriati.

- integrazione orale con antiradicalici (primi fra tutti la VIT E)

- un nuovo consulto dermatologico per chiarificare quali farmci anche topici - non solo emollienti qundi - bisognerà usare nel suo caso. questi spaziano dal diclofenac ialuronato, ad immunomodulanti topici e diversi altri.

Non sottovaluti questa situazione, ma credo che già lo faccia.

Cari Saluti.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
Dr. Antonio Del Sorbo Dermatologo 540 7
Egr. Sig.ra Sara da Belluno,
con il termine "Cheilite" vengono indicate normalmente un gruppo molto vasto di patologie infiammatorie delle labbra e le cause possono essere veramente tante. Parliamo infatti di cheilite atopica, cheilite angolare, cheilite da contatto, cheilite attinica, cheilite factitia, cheilite da farmaci, cheilite esfoliativa, cheilite ghiandolare, cheilite granulomatosa, cheilite plasmacellulare, cheilite psoriasica, cheilite nutrizionale, cheilite amiloidosica e potremmo continuare così per ore. Questi nomi non li elenchiamo per confonderLa ulteriormente, ma per sesibilizzarLa all'importanza della visita specialistica anche quando si tratta semplicemente di labbra screpolate. "Cheilite" quindi è un termine generico (letteralmente significa infiammazione delle labbra) ed è un pò come quando utilizziamo il termine aspecifico di "Dermatite" per indicare un'infiammazione cutanea, senza però fornire alcuna spiegazione sulla causa. Non sempre è semplice chiarire le cause di tali patologie, anche perchè essendo il viso una zona esteticamente importante un eventuale esame istologico sarebbe effettuato solo quando il dermatologo lo ritiene estremamente necessario. Le cheiliti del labbro inferiore spesso sono scatenate da cause ambientali (vento, freddo e sole che prendiamo anche involontariamente, visto che il viso è sempre esposto) ed un infiammazione cronica se trascurata e non trattata può predisporre con gli anni ad una degenerazione (epitelioma spinocellulare del labbro inferiore detto anche spinalioma). Una visita dermatologica aiuterà a capire se ci sono fattori scatenanti (irritanti o allergeni in grado di determinare una cheilite da contatto) ed il modo migliore per gestire nel tempo tale situazione. Oggi sono disponibili in tutte le farmacie dei lucidalabbra a base di antiossidanti (es: VEA Lipgloss). Si tratta di "cosmetici" in stick (tipo burro di cacao) che vengono utilizzati per proteggere le labbra ed il loro potere antiossidante viene spesso sfruttato anche in dermatologia estetica (effetto antirughe). Chiaramente si tratta solo di un cosmetico (non è un farmaco) e va utilizzato come protettivo fino al momento della visita dermatologica che farà al più presto. Data la Sua situazione ed il periodo dell'anno in cui siamo, l'uso di tale protettivo può essere di aiuto, anche se non sarà di certo la risoluzione definitiva al Suo problema, anche perchè probabilmente la terapia che effettuerà con il collega potrebbe almeno inizialmente essere di tipo farmacologico. Il collega che la visiterà nella Sua zona, potrà in base alla situazione clinica, formulare una corretta diagnosi e praticare la terapia più opportuna. Cordiali saluti... Dott. Antonio Del Sorbo - Dott.ssa Anna Maria Riccardo



Dott. Antonio DEL SORBO
Medico Chirurgo – Specialista in Dermatologia e Venereologia
Dott. di Ricerca in Dermatologia Sperimentale presso il 2° Policlinico di Napoli
Corso Nazionale, 139 – 84018 SCAFATI (SALERNO)
Sito internet: www.scafati.it – Email: antoniodelsorbo@libero.it
Telefono Studio Scafati: 081/8502377 – Cellulare: 338/6422985

Dott.ssa Anna Maria RICCARDO
Medico Chirurgo – Specialista in Dermatologia e Venereologia
Dott. di Ricerca in Dermatologia Sperimentale presso il 2° Policlinico di Napoli
Via Giuseppe di Vittorio, 76/B – 80014 GIUGLIANO IN CAMPANIA (NAPOLI)
Sito internet: www.scafati.it – Email: antoniodelsorbo@libero.it
Telefono Studio Giugliano: 081/7130040 – Cellulare: 339/6507273

Dott. Antonio DEL SORBO
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Sito web: www.ildermatologorisponde.it

[#3]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile Sara,

Ancora, Per cercare di chiarirle il più possibile la situazione, spieghiamo che, interpretando la risposta istologica del patologo e leggendo accuratamente la sua descrizione clinica (labbro inferiore) la sua condizione è verosimilmente imputabile ad una "cheilite attinica" (nella quale i raggi UV la fanno da padrone, in una condizione di predisposizione genetica):

se fosse stato altro, sicuramente lo stesso medico refertante avrebbe con buona probabilità aggiunto alla diagnosi piuttosto lapidaria, elementi riconducibili ad altre patologie, come la psoriasi, il lichen e tutto il resto e la situazione che ci avrebbe descritto sarebbe clinicamente molto diversa.

Pertanto mi sembra quantomai opportuno, onde evitarle di aumentare la confusione, semplificarle il messaggio, che dovrà essere perfezionato in sede dermatologica direttamente dallo specialsita che si prenderà carico di curarla.


I più cari saluti.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
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