Di iperidrosi ascellare che definirei di intensità medio-alta

Ho sofferto per qualche anno di iperidrosi ascellare che definirei di intensità medio-alta. Con l'utilizzo di un antitraspirante riuscivo a tenere abbastanza sotto controllo il problema. Poi improvvisamente circa 10 mesi fa ho cominciato a sudare meno e ho praticamente smesso di usare gli antitraspiranti. Incredibilmente non comparivano più quegli imbarazzanti aloni. Anche durante i periodi più caldi di giugno e luglio un po' sudavo, ma mai come prima. Adesso però dopo 10 mesi di "pace" il problema sembra essere ricomparso. Qualcuno sa darmi una spiegazione? grazie
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
L'iperidorsi essenziale primaria, ovvero l'aumento smodato della sudorazione in zone come ii cavi ascellari e le regioni palmo - plantari, in pazienti altrimenti sani, hanno come attore principale lo STRESS psicologico: esso - è in grado di agire anche a distanza - ovvero in periodi post-stressogeni e causa un'alterazione nel rapporto fra un neuromediatore, l'acetilcolina (una sostanza secreta dal cervello e condotta dalle fibre nervose periferiche) ed i suoi recettori presenti anche sulle ghiandole sudoripare eccrine (quelle che producono il sudore).

una volta diagnosticata con esattezza questa patologia (debilitante a livello psicologico per chi ne è portatore, impattando notevolmente la sfera sociale e relazionale) e chiarita l'inefficacia dei prodotti topici per quel soggetto, essa trova l'arma terapeutica più importante nell'impiego della TOSSINA BOTULINICA, che a dispetto del suo nome (che evoca gravi malattie, come il botulismo e le paresi flaccide) in realtà è ad oggi SICURA ed efficacissima.

si consideri difatti che un flacone di farmaco (farmaco dispensato in tutto il mondo e previsto anche dal nostro Ministero della Salute per questo tipo di trattamento) contiene solo poche parti per milione di questa sostanza:

il suo impiego è reversibile ma i miglioramenti si producono molto spesso anche al di là della sua azione (probabilmente poichè il paziente che viene sottoposto a tale trattamento sa di poter avere a disposione un farmaco efficace e per questo diminuisce il circolo viizioso dello stress psicologico).

pertanto, le consiglio di rivogersi al dermatologo per la diagnosi e per farsi illustrare le possibili metodiche anche alternative a questa terapia (ionoforesi ad esempio).

cari saluti

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it