Allergia mani, disidrosi, virus o che altro?

Gentili Dott.ri,
sottopongo alla Vs. attenzione un problema che ormai trascino da più di un anno, senza trovare purtroppo soluzione.
Saltuariamente sul dorso e su alcune dita della mano compaiono in massa delle piccole vescicole d'acqua, che mi provocano un prurito molto fastidioso.
Nell’arco di qualche giorno, queste piccole bollicine di acqua, spontaneamente o a causa dello sfregamento, si rompono facendo uscire il liquido e successivamente si seccano lasciando tutta la pelle della mano screpolata o meglio squamata. Cosa particolare anche l'unghia del dito risulta "deformata" da piccoli buchini.
A differenza delle volte precedenti che si presentava in maniera molto più ridotta e localizzata solo ad una piccola parte del dorso della mano, questa volta è comparsa prima sulla punta dell’anulare interessando anche l’unghia della mano dx e poi mi si è sviluppata in modo molto più aggressivo sul dorso, sull’anulare e mignolo della mano sx.
Dalle visite dermatologiche fatte precedentemente mi era stato riferito che si trattava di “disidrosi” e su consiglio del primo dermatologo bastava usare un po’ di crema protettiva e nutriente (nivea). Nel presentarsi la seconda volta sono andato da un altro dermatologo che mi prescriveva una crema al cortisone “Flubason 0.25% emulsione cutanea” con la quale dopo varie applicazioni si è risolto il problema. Poco prima dell’estate mi si è presentata nuovamente, ho ripreso ad applicare la crema usata precedentemente, ma visto che il problema restava, sono andato da un altro dermatologo che mi riferiva che poteva essere un “ virus intestinale” . Lo stesso mi prescriveva delle compresse, un'altra crema e del sapone da usare per lavaggi e doccia. Questa terapia non ho avuto modo di iniziarla in quanto visto il periodo, tra il mare, il sole e poiché la patologia era gia in via di guarigione, apparentemente il problema sembrava risolto. Invece no, purtroppo siamo alle solite, anzi sembra che sia molto più radicata.
Non sapendo che strada scegliere visto le diverse soluzioni, tutte con esiti non eccellenti e non volendo vivere schiavo di creme al cortisone, che tamponano momentaneamente senza risolvere il problema anzi sicuramente lo peggiorano, vi chiedo cosa posso fare per tentare di guarire.
Per completare il quadro, sarebbe ideale poter allegare delle foto.
Grazie della Vostra cortese risposta.
Cordiali saluti.

[#1]
Dr.ssa Daniela Barbaso Dermatologo 4
Gentmo sig.re di Milano,
talora la disidrosi può essere supportata da un'allergia per cui come primo passo sarebbe utile l'esecuzione di test allergologici epicutanei(detti "patch test")+ prick test per eventuali allergeni respiratori,in quanto tale eczema tende a diminuire come lei ha accennato durante il soggiorno marino:ci tenga informati dopo l'effettuazione di tali test

DR.SSA BARBASO DANIELA
VIA DEI MILLE 48 TORINO
TEL 011837092

[#2]
Dr. Antonio Del Sorbo Dermatologo 540 7
Egr. utente da Milano,
ho avuto modo più volte su questo forum di rispondere a casi simili a quello da Lei descritto. La comparsa di piccole vescicole intensamente pruriginose soprattutto ai lati delle dita fa pensare subito ad una disidrosi (detta anche pompholix o eczema disidrosico/disidrosiforme). Le vescicole con o senza terapia tendono a risolvere con un'abbondante desquamazione. Anche se tra i vari sinonimi compare la parola "eczema", soltanto in casi rari vi è l'associazione con un'allergia vera e propria. In questi rari casi può essere però importante attraverso l'esecuzione di particolari prove allergiche cutanee (patch test) poter escludere o confermare una componente di tipo allergico (es: nichel, cromo, etc). La disidrosi è un problema che spesso recidiva, ma si riesce a controllare abbastanza bene con piccoli accorgimenti che Le consiglierà il Suo dermatologo dopo una visita accurata. La visita specialistica è importante per poter escludere altre forme cliniche che potrebbero corrispondere alla Sua descrizione (es: psoriasi pustolosa) per le quali occorrono terapie un pò diverse da quelle attuate finora. Consulti un collega nella Sua zona senza applicare "cortisone" nei giorni precedenti alla visita e possibilmente con le manifestazioni in atto. Nel frattempo se riesce a fare una buona foto clinica me la può inviare al mio indirizzo di posta elettronica che trova di seguito.

ISTRUZIONI su come fare una buona foto dermatologica:

Per fare una buona foto, dovrà utilizzare una fotocamera digitale (no cellulare) attivando la funzione "macro" contrassegnata sulla Sua macchina con il simbolo del fiorellino. Si tratta di una funzione presente su tutte le macchine digitali, che serve a mettere a fuoco gli oggetti molto ravvicinati (nel Suo caso le papule). La foto andrebbe scattata alla luce del giorno, all'aperto e in ogni caso con il flash inserito. Solo così potremo avere una foto attendibile. Le fotocamere dei moderni cellulari invece non dispongono di tale funzione ed il risultato sarebbe una foto sfumata priva di informazioni utili. Integrando la Sua descrizione con una buona foto clinica, potremo darLe magari qualche consiglio più specifico. Rimane il fatto che il nostro aiuto online, per quanto possa in alcuni casi essere prezioso... non dovrà "mai" sostituire la visita Specialistica presso il Suo dermatologo di zona. Sarà questi infatti a guidarLa e a stabilire se sarà necessario effettuare ulteriori indagini. Cordiali saluti e in bocca al lupo.

Dott. Antonio DEL SORBO
Medico Chirurgo - Specialista in Dermatologia e Venereologia
Dott. di Ricerca in Dermatologia Sperimentale
Corso Nazionale, 139 - 84018 Scafati (Salerno)
Email: antoniodelsorbo@libero.it - Sito internet: www.scafati.it
Telefono Studio Scafati: 081/8502377 - Cellulare: 338/6422985

Dott. Antonio DEL SORBO
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Sito web: www.ildermatologorisponde.it

[#3]
Dr. Vittorio Crobeddu Dermatologo, Medico estetico 186 1
CON BUONA PROBABILITA',SI TRATTA DI DISIDROSI,PATOLOGIA SPESSO ASSOCIATA AD UNA ALLERGIA AL NIKEL E CHE RISENTE DELLE VARIAZIONI CLIMATICHE_STAGIONALI NONCHE'DELLO STATO EMOTIVO DEL PAZIENTE.CONSIGLIO ESECUZIONE PACH-TEST E POMATE CORTISONICHE SOLO QUANDO LA PATOLOGIA E'NELLA FASE FLORIDA,ALTRIMENTI CREME PROTETTIVE-BARRIERA QUOTIDIANAMENTE.SALUTI

[#4]
Dr. Marcello Stante Dermatologo, Medico estetico, Perfezionato in medicine non convenzionali, Chirurgo plastico 516 5
gentile utente,
non possso che confermare i consigli esaurienti forniti dai miei colleghi di questo sito.
deve eseguire terst allergologici cutanei ed ematici.
saluti e molti auguri

Dr Marcello Stante
STUDIO MEDICO DERMOESTETICO
V. Berardi 18 - Taranto
dottstante@tele2.it
www.reteimprese.it/9291
tel 339-3567228

[#5]
dopo
Utente
Utente
Buoan sera, grazie per i Vostri consulti.
Vi aggiorno in merito alla situazione del mio problema.
Qualche giorno fà, ho effettuato un ulteriore visita dermatologica presso l'Ospedale Maggiore di Milano.
Come quadro clinico il Vostro collega ha riscontrato una "SOSPETTA PSORIASI".
Sono rimasto abbastanza perplesso dell'esito della visita, in quanto non ho mai sofferto di psoriasi, ne tantomeno nessuno dei miei familiari soffre o ha sofferto di tale patologia in passato.
Comunque sono in attesa di effettuare dei test epicutanei.
La terapia prescrittami consiste in:
* EUCLORINA bust per maniluvi 2v/dì
* CLOBESOL pom 2v/dì per 15 gg
poi a giorni alterni x 15 gg
poi 2 sere alla sett. x 3 settimane poi proseguire con * SILKIS ung 2v/dì.

Cosa ne dite? datemi un consiglio in merito a questa nuova terapia che sto gia facendo, se è il caso di seguirla alla lettera o farla sino all'esito dei test.
Grazie!
Cordiali saluti.
[#6]
Dr. Vittorio Crobeddu Dermatologo, Medico estetico 186 1
cara amica,prima dell'esecuzione dei pach-test interrompi la terapia cortisonica e/o antistaminica almeno 15 gg prima per evitare dei falsi-negativi!!saluti
Allergia

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