Aumento di peso e forte gonfiore

Vi scrivo perche' ho bisogno di un consiglio, di un indirizzamento.
Vivo fuori sede e farmi seguire dai medici della mia citta' mi e' impossibile, percio' avrei bisogno di un consiglio sulla struttura ospedaliera alla quale rivolgermi qui a Bologna.
Ho 24 anni, e da quando ne avevo 13, cioe' a partire dall'eta' dello sviluppo, ho iniziato a soffrire di gonfiore. Ero magra, ma anche in seguito a diete mirate non riuscivo in alcun modo a far sgonfiare determinate parti del mio corpo come gambe, braccia, spalle e pancia.
Lo scorso anno, dietro suggerimento medico, ho fatto una dieta a partire da aprile. Il programma prevedeva un pranzo normale di una pietanza, possibilmente poco condita, e una cena di solito a base di frutta. Sono andata avanti con questa dieta fino a fine settembre, e ho perso 6 chili, arrivando a 54. Abbinata alla dieta mi era stata data anche una cura a base di Somatoline, per le gambe e per la pancia. Ha fatto effetto per meta'. Sulle spalle, infatti, la situazione e' rimasta la stessa e il seno, la cui crescita stando ai risultati delle analisi che avevo fatto sembrava essersi fermata a poco dopo lo sviluppo e avesse ancora molto da avanzare, anziche' crescere si e' ridotto, fino a diventare poco piu' di una prima misura.
Con l'inizio dell'inverno ho comunque continuato a mantenere un regime calorico molto al di sotto della norma. Tuttora solitamente mangio un piatto di pasta (60 gr) cotto in mezzo cucchiaio di sale, condito con del sugo semplice praticamente insipido, oppure mangio del carpaccio, una bistecca ai ferri condita con solo limone, del petto di pollo alla piastra senza sale. L'altro pasto in genere e' ancora piu' leggero, mentre se capita di mangiare qualcosa di piu' pesante, non so, una pizza a casa, una cena al ristorante e simili, salto sempre del tutto o in parte il pasto che precede o segue. Sommando, in una giornata assimilo un migliaio di calorie scarse, e cammino ogni giorno per dieci chilometri, a volte anche venti, soprattutto quando ho mangiato piu' del solito piatto di pasta (ad esempio, la pizza a casa).
Ho eliminato tutti i grassi e buona parte dei dolci: frittura o McDonald una volta ogni 2/3 mesi (menu medio), per il resto carne bianca o rossa scondita, ristorante una volta al mese massimo, un paio di pezzetti di Milka ogni 2 giorni, gelati sono mesi che non ne mangio. Gli unici zuccheri che assimilo quotidianamente sono quelli della colazione: una fetta di ciambellone bianco fatto in casa con sopra la Nutella, il te' lo prendo senza zucchero. A volte, a meta' mattinata, prendo un caffe' con due cucchiaini di zucchero.
Nonostante tutto questo, e nonostante i miei circa due litri di Vitasnella al giorno, sono tornata a pesare 56 chili. Il mio ragazzo, che mangia le mie stesse cose e segue le mie stesse attivita', invece, continua a dimagrire, quindi non si tratta di una questione alimentare, mi hanno suggerito i medici.
Ci sono giorni che posso mangiare fino a scoppiare e non gonfiarmi piu' del solito, altri digiunare totalmente o mangiare un piatto di pasta e vedere cellulite, gonfiore e pancia lievitare sensibilmente. Tra tutte, sono la pancia e la fascia delle spalle a mostrare maggior ingigantimento.
Ho una dermatite atopica che sto cercando di curare ma che, si teme, sia accentuata da altri problemi ancora da riscontrare. Ho tentato con due cure specifiche, e la seconda dopo due mesi non ha portato nemmeno un minimo miglioramento. Ho anche iniziato a prendere del Multicentrum. Continuo ad avere le dita delle mani secche, al punto da essere bianche e con strati di pelle facilmente tagliabili, anche profondamente, senza che senta dolore o prendano a sanguinare. Spesso si spaccano e si sollevano lembi di pelle intormo alle unghie cosi' profondi da arrivare al secondo strato (e bruciare da morire). Le mani, la destra in special modo, alcuni giorni hanno la pelle cosi' tirata da diventare lucida sulle nocche, altre da diventare molle e fare rughe.
In questa situazione, ne risentono ovviamente anche le unghie (che sono sfaldate, trasparenti, assorbenti e giallognole malgrado l'utilizzo di Ecocel) i capelli (si formano doppie e triple punte nemmeno due giorni dopo averli tagliati), i peli (che ricrescono ad una velocita' elevata anche in inverno) e il viso (non riesco a stendere bene il fondotinta, o il correttore).
Ho avuto e ho tuttora delle forti disfunzioni ormonali, che in parte dicono accrescano e accentuino i miei problemi di accumulo, gonfiore e irritabilita'. Da due anni prendo la pillola, Yasmin, e grazie ad essa sono riuscita a regolarizzare un ciclo che prima era fortemente altalenante, nonche' doloroso. Il dolore dei primi due giorni resta, a volte piu' forte, altre meno, e a volte anche la regolarita' salta, ma si tratta di ritardi di un giorno massimo due, non piu' di settimane.
Unito a questo, ho da sempre enormi problemi a portare avanti un rapporto con il mio ragazzo. Da sempre, ma negli ultimi due anni in modo piu' forte, avverto un dolore lancinante al momento della penetrazione, una sensazione di taglio, di strappo, che porta dopo un po' all'anestetizzarsi della zona e alla mia conseguente rinuncia a portare avanti l'atto fino in fondo. Riconosco ci sono in parte anche forti problemi psicologici (non riesco, pur provandoci, a non percepire in quei casi paura, rigetto e nausea). Unendo questi due problemi, il risultato e' che da oltre un anno non ho piu' avuti rapporti, affatto e di nessun tipo, con il mio ragazzo. Mi sento come una persona eternamente sazia che non ha percio' bisogno di cibo e non ne cerca. Prima di interrompere, voglia ne avevo raramente, e comunque restano pochissimi i rapporti che sono riuscita a portare a termine, e non ce ne e' nemmeno uno in cui non abbia sofferto almeno in parte dolore (o rigetto). Ho fatto piu' di una visita ginecologica in proposito, ma la dottoressa mi ha sempre risposto la stessa cosa: non c'e' niente che non vada, non vede nulla. Mi prescrisse delle lavande di Edenil, ma non sono mai riuscita ad andare oltre la prima a causa del bruciore fortissimo.
I medici mi hanno suggerito di fare delle analisi, delle visite, e molte altre cose per iniziare a studiare quella che sembra una sovrapposizione di diversi problemi. Come ho gia' detto all'inizio, non posso fisicamente recarmi da loro, ho bisogno di un riferimento nella citta' in cui vivo, Bologna. Soltanto, i miei medici stanno temporeggiando nella speranza che vada da loro e che lasci seguire a loro il mio iter, e il risultato e' che finora non mi hanno detto un nome, un ospedale o rilasciato certificati con i quali recarmi magari al S. Orsola e prenotare una visita.
Ho effettuato infiniti esami del sangue e delle urine, e hanno escluso gran parte dei problemi normalmente riscontrabili in situazioni come la mia, ad esempio tiroide o paranoia. Riconoscono che qualcosa di grosso non vada, che debba assolutamente fare delle visite specifiche, ma il mio medico mi liquida sempre in due parole, gli altri, come ho gia' detto, vorrebbero che io piantassi tutto e mi ritrasferissi dalle mie parti per intraprendere la cura. Loro stessi ammettono che, probabilmente, effettuate le visite primarie affiderebbero sicuramente il caso a dei medici di Bologna, perche' non possiedono strumenti che qui invece hanno. Per questo vi sto chiedendo un indirizzamento qui a Bologna, per anticipare i tempi, poiche' so che potrebbe essere un lavoro lungo e io vorrei iniziare subito anche in vista dell'estate (e della famosa "prova costume").
Vorrei soprattutto sapere quali e quanti problemi ho, e se e in che modo essi possono essere risolti, sia fisici che psicologici. Negli ultimi tre anni la situazione e' andata peggiorando sotto entrambi gli aspetti, e per quanto mi sia abituata ormai al piatto semivuoto e lo stomaco non brontoli piu', mi piacerebbe godermi la mia pizza al piatto senza masticare nel terrore del gonfiore che sopraggiungera' poi e che restera' li' per almeno tre giorni.
Vi ringrazio anticipatamente per qualunque possibile aiuto, e per l'attenzione mostrata nel leggere il mio lungo messaggio.
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Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
La perdita di peso, non va seguita con la bilancia, ma con la composizione corporea, che va a calcolare la quantità di massa magra, grassa, liquidi intra ed extracellulari, lo stao delle cellule, in modo da avere sempre sotto controllo, cosa sta avvenendo nell’organismo; infatti la bilania calcola solamente il peso, quindi se lei perde massa magra, la bilancia segna meno chili, lei è contenta, ma ha combinato un bel pasticcio metabolico, per cui l’organismo tenterà sempre di recuperare, ma poiché lei non gli offre gli alimenti giusti, calcolando le sole calorie, che vanno bene per i termosifoni, ma non per il corpo, infatti fa mancare proprio gli elementi essenziali, costringendo sempre l’organismo al recupero, che non ottiene. Mangiare come sta facendo lei, è scorrettissimo, mancando il controllo esatto del suo organismo, con un posizionamento scorretto dei carbidrati, che vanno sempre calcolati con la elaborazione diagnostica nutrizionale, che tiene conto di tutto il suo organismo e di quello che sta avvenendo; della risposta metabolica, delle caratteristiche della sua persona, della elaborazione dell'andamento della risposta metabolica giornaliera, della nutrizione personalizzata e calibrata sui parametri metabolici ed ormonali del suo organismo. Anche l’acqua ha la sua importanza, vanno utilizzate quelle con residuo fisso a 180° inferiori a 50, non certamente come vitasnella, che ha solo il nome e la pubblicità, ma non la reale efficacia. Le donne inoltre, a differenza degli uomini, hanno un meccanismo di difesa, per cui meno mangiano, più depositano, abbassando notevolmente la richiesta del fabbisogno goirnaliero, e del metabolismo basale, per cui per paradosso, diminuendo le cosiddette calorie, aumentano esponenzialmente di peso; questo è un altro motivo dell’errore del calcolo delle calorie; pertanto è proprio un errore nella alimentazione, priva di controllo reale. Per questo, lei deposita in maniera anomala il tessuto adiposo. Questo tessuto, non va considerato come un semplice deposito, ma è un organo attivo, che produce ben 26 sostanze ad effetto endocrino, proinfiammatorio, agisce sui centri della regolazione dell’assunzione del cibo, sulla regolazione ormonale. Consideri che la crema Somatoline, contiene levotiroxina ( eutirox), ed escina, due farmaci, con le loro controindicazioni; due buste di Somatoline, corrispondono a 20mg di levotiroxina, dose elevata, se non necessaria, può produrre anche effetti collaterali dannosi, soprattutto sulla regolazione degli ormoni, compresi quelli sessuali, ma anche sul tessuto adiposo, come organo endocrino, che se infiammato, ha la capacità di alterare la produzione delle citochine infiammatorie, causando altri effetti dermatologici. Infatti lei ha una dermatite atopica, che ha una origine autoimmune, e può essere accentuata da una disregolazione sia del tessuto adiposo, sia della ghiandola tiroidea, ed innescata proprio da quegli agenti patogeni che infiammano anche il tessuto adiposo.
“Ho avuto e ho tuttora delle forti disfunzioni ormonali,” con rapporti dolorosi, quindi presenza di infiammazione anche nell’apparato genitale, correlato con le disfunzioni ormonali, in cui la pillola non va certamente a risolvere la causa che li provoca.
Come vede, ha sommato una serie di errori sia dietetici, ma anche ormonali, che con il tempo hanno portato allo scompenso. Tutto questo va riorganizzato con una analisi corretta, che vada effettivamente ad analizzare le disfunzioni ormonali e l’infiammazione presente ed anche le cause che la hanno condotta verso la dermatite.
Saluti Alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it




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