Test acth

Buonasera, richiedo un consulto, non per me personalmente ma per una cara amica di 25 anni che di recente ha consultato un endocrinologo in quanto presenta un'amenorrea secondaria da quando aveva 11 anni (età del menarca), con peluria sul dorso, linea alba e basette, dismenorrea ( quando provocate con pillola estroprogestinica), acne e gonfiore addominale con episodici dolori che spesso le impediscono una normale vita sociale. L'endocrinologo che ha consultatro dopo averle fatto fare delle analisi del sangue in cui ha riscontrato elevati valori di DHEAS(10 mcg/ml) ha ipotizzato la presenza di un deficit enzimatico corticosurrenalico; per cui le ha consigliato di fare un test di soppressione con decadron e successivamente qualora questo fosse stato positivo un test di stimolo con acth. Essendo risultato appunto positivo il test al decadron (il DHEAS è risultato quasi indosabile) una settimana fa ha eseguito anche quello con l'acth, ma dato che il suo medico è fuori per lavoro, vorrebbe nel frattempo avere un'interpretazione dei risultati:
Cortisolo BASE 9.9mcg/dl
30 min 18,5 mcg/dl
60 min 23,6 mcg/dl
17OH progesterone
1 prelievo 1,61 ng/ml
2 2,55 ng/ml
3 2,66 ng/ml
inoltre mi chiedevo perchè non hanno effettuato il dosaggio del DHEAS dato che era quello l'ormone elevato mentre gli altri erano risultati medio-elevati o normali alle analisi( il 17-OHprogesterone era solo lievemente al di sopra della norma). Ultimamente inoltre si è verificato un fatto inaspettato: dopo tantissimi anni di terapia estroprogestinica ha sospeso la pillola in quanto accusava di frequente forti mal di testa e dolore alle gambe, per 6 mesi non ha mestruato poi al 7 mese le è ritornato il ciclo per 2 mesi consecutivi anche se è stato molto doloroso, e l'acne le è aumentata in maniera impressionante soprattutto sulla schiena dove non le aveva mai dato fastidi.
Infine vorrei sapere se, qualora non si tratti di un deficit di 21-idrossilasi, ovvero quello più comune, potrebbe trattarsi comunque di un deficit enzimatico surrenalico più raro oppure se dati questi risultati bisogna indirizzare l'attenzione verso altre problematiche: la risposta positiva al test di soppressione con decadron indica che la provenienza del DHEAS è sicuramente surrenalica? GRAZIE della cortese attenzione, spero in una vostra risposta.
[#1]
Dr.ssa Paola Mossa Endocrinologo, Psicoterapeuta 751 26
Mi chiedo se dagli 11 ai 25 anni abbia fatto trattamento abbastanza continuativo con pillola o se abbia mestruato almeno 6-7 volte all'anno. In caso contrario per ambedue le possibilità potrebbe essere in una situazione di grave osteoporosi. Il test all'ACTH è negativo per deficit di 21 idrossilasi. il dheas non è esattamente sotto il controllo dell'ACTH che controlla pressocchè esclusivamente la via del cortisolo. Non mi scrive come sono gli altri ormoni (Testosterone, delta4, shbg, lh, fsh, estrogeni)o se sono stati dosati.mi pare che l'altra diagnosi da tenere presente possa essere quella di policistosi ovarica. occorre inquadrare bene la situazione della sua amica (con una consulenza endocrinologica)

Dr.ssa Paola Mossa

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Grazie per la solerte risposta, non ho inserito i risultati degli altri esami che chiede sopra, per il motivo che non sono stati richiesti fino ad oggi; per quanto riguarda la terapia estro-progestinica la mia amica ne ha fatto un utilizzo continuo da sempre ( anche se racconta che nell'ultimo anno sembrava funzionare veramente poco, al contrario che negli anni precedenti, e la dose anche a detta del suo ginecologo era alta ).

Il fatto che comunque il test di soppressione con il decadron sia risultato positivo con forte abbassamento sia del 17-OH-progesterone e del DHEAS cosa potrebbe significare? La mia amica inoltre ricorda che all'epoca della pubertà gli fu diagnosticata una tiroidite, tramite sia esami sierologici che ecografia ( si era allarmata perchè aveva stranamente preso dei chili in più in maniera rapida ), poi però la funzione tiroidea è tornata perfettamente normale, ed anche oggi è stata rivalutata ed è normale, anche se alla palpazione molti medici compreso lo specialista da cui è andata, le dicono che sentono la ghiandola molto disomogenea e più consistente ( ad una ecografia fatta un paio di anni fa per altri motivi le fu detto che la ghiandola è in parte fibrotica ). Questo potrebbe avere qualche attinenza con il problema attuale? Dato che la mia amica è donatrice di sangue le viene fatto regolarmente uno screening dei principali parametri ematologici, in questi ultimi tempi le è stata riscontrata una formula leucocitaria "invertita", dove i linfociti sono in numero maggiore rispetto ai neutrofili, con una lievissima linfocitosi ed un abbassamento (seppur nei limiti della norma) dei neutrofili. Questo è di qualche ausilio nella diagnosi? Il centro trasfusionale dal canto suo ha già provveduto ad escludere tramite esami sierologici una infezione virale tra quelle ritenute più comuni.

La ringrazio anticipatamente per una eventuale risposta.
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