Tiroidite cronica autoimmune: terapia a base di levotiroxina adeguata?

Gent. dottori,
sono una ragazza di 26 anni che, nel corso degli anni,occasionalmente,ha sempre avuto problemi tiroidei.
Precisamente nel 2005 e nel 2007,ho seguito terapie rispettivamente di 6 mesi e 3 mesi a base di levotiroxina da 25mg al giorno,per riportare alla norma valori antiTG e antiTPO fuori dai paramenetri di riferimento fissati per la mia età ecc.
Premetto di essermi sottoposta ad analisi su consiglio del dermatologo di fiducia(il quale non riusciva a trovare soluzione nella caduta di ciglia/capelli che mi colpì all'epoca). Bene,notata un'ennesima caduta inconsueta di ciglia anche quest'estate (che ha aggravato un problema di alopecia cigliare che mi trascino dal 2005),ho provveduto a fare le analisi del sangue. Tutti i valori sono risultati nella norma(tranne la bilirubina un po' alta-forse per ereditarietà);tutti,a parte quelli della tiroide.Anzi,più precisamente degli anticorpi tiroidei.
Con precisione: Ft3 2.88 su 1.71/3.71 (riferimento); Ft4 0.99 su 0.70/1.48 (rif).; tsh 3.41 su 0.35/4.94 (rif).; tireoglobulinemia 14.7 su 0.0/40.0 rif; AntiTG 80,2 su 0.0/40.0 rif; AntiTPO 577 su 0.0/35.0 rif.
Questo a Luglio 2011.Recatami dall'endocrinologo,mi è stata prescritta l'assunzione di una dose giornaliera di levotiroxina da 50mg,per due mesi.
In seguito a consiglio del medico di base,però,ho voluto approfondire la questione,e ho prenotato una visita da un altro specialista.
Rifatte le analisi,questi sono stati i risultati: Ft3 2.13 su 1.71/3.71; Ft4 1.15 su 0.70/1.48; tsh 1.72 su 0.35/4.94; tireoglobulinemia 8,88 su 0.0 55.00; AntiTG 51,0 su 0.0/40.0; AntiTPO 210 su 0.0/35.0.
Premesso che dal'ecografia all'organo tiroideo non è emerso nulla,se non la già nota patologia di "Tiroidite cronica autoimmune" (diagnosi già formulata dal primo endocrinologo,comunque),il professore al quale mi sono rivolta mi ha consigliato di interrompere la terapia prima dei due mesi prescritti di cura.
Confusa dalla difformità di parere tra il primo ed il secondo endocrinolgo,ho deciso di proseguire la terapia,avendo constatato il miglioramento dei valori (ma non la loro normalizzazione) tiroidei.
La mia domanda ora è: nel caso della patologia di cui sono affetta,qual'è il modo migliore per procedere? La terapia con levotiroxina è adeguata? Mi consigliate di rivolgermi ad un terzo specialista,come ultimamente sto valutando?
La situazione generale in cui versavo prima dell'assunzione del farmaco indicato sopra,era davvero spiacevole:tachicardia,senso continuo di stanchezza,facile affaticamento,difficoltà di concentrazione,insonnia ecc.
La situazione (grazie alla cura?) è migliorata sommariamente. Ecco perché il parere del secondo medico consultato mi ha spiazzata.
Sono una studentessa/lavoratrice,sottoposta a diverse pressioni psico/fisiche (che credo siano state la causa scatenante del mio problema),questi problemi diventano deficitari per me.
Come mi consigliate di procedere?
Vi ringrazio per l'attenzione,e mi scuso per la prolissità.
Distinti saluti.
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Quando ha praticato la seconda volta i dosaggi ormonali, era gia' in terapia?

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo dr.Di Martino,
innanzitutto La ringrazio per la tempestiva risposta.
Ho effettuato i dosaggi ormonali una prima volta nel Luglio di questo anno (e non ero ancora in cura),ed una seconda volta a distanza più o meno di un mese esatto, dunque in Agosto,mentre seguivo la cura a base di levotiroxina 50 mg. al giorno già da un mesetto ormai, e mi ero decisa a consultare un altro specialista,su consiglio del mio medico curante.
Il professore che mi ha visitata ha preso visione di questi ultimi risultati delle analisi;consigliandomi,poi, di interrompere la terapia in corso.

Cordialmente.
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Entrambi gli approcci possono essere accettabili, anche se in apparente contrasto tra loro.
Nel primo caso il collega ha ritenuto opportuno iniziare il trattamento, considerando probabilmente il valore del TSH come da ipotiroidismo subclinico.
Nel secondo caso si e' ritenuto non necessaria la terapia, anche perche' a tutt'oggi e' ancora discussa la necessita' di trattare o meno un ipotiroidismo subclinico, almeno fino a quando i parametri del TSH non superino certi valori.
Pertanto l'indicazione o meno alla terapia e' soggettiva ed e' dettata soprattutto dal quadro clinico.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo dr. Di Martino,
La ringrazio nuovamente per l'attenzione mostrata al mio caso.
Un'ultima domanda: ritiene debba di procedere con un terzo consulto specialistico? Oppure posso tranquillamente ritornare dal primo endocrinologo,quello che mi ha prescritto la terapia già segnalata? Sono scaduti i 2 mesi di cura; mi trovo ad un bivio: recarmi da un nuovo endocrinologo o affidarmi completamente alle cure del primo...
Cordialmente.
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Considerati gli ultimi valori ormonali, mi sento piu' in sintonia col primo collega che ha consultato.
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dopo
Utente
Utente
Gent.mo dr. Di Martino,
La ringrazio infinitamente per la tempestività e la gentilezza dimostrata con le Sue risposte.
Mi è stato davvero d'aiuto,innanzitutto morale.
Procederò con le cure del primo endocrinologo.

Distinti saluti,
grazie ancora.