Oppressione al petto, impossibilità di distendersi

Salve,
mi chiamo Alessandro e scrivo per conto di mia mamma Rina, che da qualche anno presenta dei disturbi che le impediscono di vivere una vita normale.
Tali disturbi negli ultimi tempi si sono di molto accentuati e questa mio post vuole essere un tentativo per poter trovare una soluzione ai problemi che l'affliggono da troppo tempo.
Attualmente, ciò che le impedisce di vivere serenamente è una sorta di peso nel petto, a livello dello stomaco, tanto da far fatica a respirare, in particolare subito dopo i pasti. L'unica cosa che può fare per stare un po' meglio è stare in piedi e muoversi. Non si tratta tanto di mal di stomaco o acidità di stomaco, quanto proprio di una sensazione di oppressione al petto. Questa condizione le impedisce di poter star seduta o distesa (anche a letto) per molto tempo, perché si sente mancare l'aria. Spesso si sveglia nel cuore della notte con questa sensazione di peso sul petto e l'unico modo che ha di farsi passare questa cosa è alzarsi e muoversi un po'. Ultimamente è sempre più stanca e spossata, mentre quando mangia si sente subito sazia oltre a provare il solito senso di pesantezza al petto. Questa condizione le provoca di conseguenza un certo stato d'ansia perché si chiede continuamente come potrà andare avanti in questo modo col passare del tempo, quando le gambe faranno più fatica a permetterle di muoversi con libertà; oltre al fatto di non poter star seduta o distesa a piacimento.
Mia mamma ha 61 anni; è alta circa 150 cm e pesa meno di 50Kg, è calata di 3Kg da dicembre 2006 ad oggi. Fa la casalinga e conduce una vita normale, con una alimentazione varia a base di pasta, carne (sia rossa che bianca), pesce, verdure, frutta; bevendo acqua e 1 bicchiere di vino ai pasti. Non fa uso di alcolici e non fuma.
Cercherò in breve di scrivere quale è stata la storia di questa "malattia", riportando alcune tappe segnate da esami clinici ed eventi, limitandomi a descrivere i fatti senza dar ovviamente alcun parere; non essendo io medico chiedo anticipatamente scusa se certe parole o espressioni non sono corrette.

1991
Riscontrata dal prof. Trotta di Ferrara un'artrite reumatoide, a causa di dolore a tutte le articolazioni.
In seguito a ciò, gli è stata prescritta una cura fino al 1997 a base di sali d'oro e antinfiammatorio al bisogno (brufen, orodis).
Nel corso degli anni è stata seguita prima dal prof. Dovigo e attualmente dal prof. Govoni, sempre di Ferrara.

1992
Rilevato piccolo nodulo alla tiroide (inizia cura con T3), che nel 1999 dà luogo all'asportazione della tiroide, essendosi manifestato maligno.
Ora assume regolarmente l'Eutirox.

1996
Inizia a provare un certo mal di stomaco, specialmente alla notte. Dopo accertamenti con esami di "tubo digerente" e "gastroscopia" eseguite all'ospedale Bufalini di Cesena, risulta affetta da una "ernia iatale non complicata con esofagite da reflusso e gastrite cronica", oltre a presentare uno "stomaco particolarmente lungo e tortuoso". La cura prescritta dal medico curante prof. Praticò di Cesena per porre rimedio a questo difetto l'ha portata negli anni ad assumere i seguenti farmaci:
1. alimix
2. lansox 15
3. antra
4. ranidil
5. prepulsid
6. levobren
7. motilex
8. axagon (con principio attivo esomeprazolo)
senza però ottenere alcun risultato riscontrabile.
Con Rx torace si nota un "vaso anomalo all'altezza del bottone aortico che comprime l'esofago".

1997 - 2003
Stato di salute generalmente buono, con uso di qualche anifiammatorio solo al bisogno. Nel 1999 viene eseguito un esame di manometria gastrointestinale, mentre nel 2002, in seguito ad un Rx torace, viene riscontrata una "discinesia esofagea" ed un "esofago baritato".

2003 - oggi
Per ciò che riguarda l'artrite reumatoide assume regolarmente del Plaquenil, per un mese ha fatto del deflan 6mg in compresse e antifiammatorio all'occorrenza. Il dolore alle articolazioni non è più come all'inizio, quando arrivavano a gonfiarsi le ginocchia, ma si è trasformato in uno stato influenzale che comporta a volte qualche linea di febbre. Il problema grosso rimane la sensazione di pesantezza al petto e l'impossibilità di rimanere seduta o distesa per troppo tempo, specie subito dopo i pasti.
Nel 2005 viene eseguito una "colon-scopia" il cui risultato evidenzia che "tutta la mucosa del colon presenta colore bluastro come da melanosi. CONCLUSIONI: Melanosi Coli".
Grazie anticipatamente per qualsiasi informazione/consiglio riuscirete a fornirmi. Sono a vostra completa disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento in merito; tutto ciò che è in mio potere fare per risolvere, o quanto meno capire questa situazione, lo farò col massimo impegno e serietà.

Alessandro.
[#1]
Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 906 15
Gentile Utente, ritengo molto probabile che i sintomi della mamma siano riconducibili all'ernia iatale che potrebbe essersi complicata con una esofagite. Sarà comunque opportuno escludere eventuali altre patologie del fondo dello stomaco mediante una gastroscopia e/o un rx dell'apparato digerente.
Cordiali saluti

Dott. Roberto Mangiarotti

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta.
Proprio in questi giorni abbiamo prenotato una gastroscopia e una colonscopia; ma se ritiene opportuno che venga eseguito anche un rx dell'apparato digerente, glielo proporrò.

Quindi se non ho male interpretato la sua risposta, lei ritiene possibile che la fonte di tutti questi disturbi possa risiedere nel malfunzionamento della valvola iatale; e se così fosse, lei cosa consiglia per risolvere la situazione?
Si tratterebbe di eseguire un intervento chirurgico o dovrebbe essere sottoposta ad altre cure a base di medicinali?

Grazie ancora per la sua disponibilità!

Alessandro.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Chiedo scusa per la mia imprecisione: si tratta della valvola "cardias", non di quella "iatale".
[#4]
Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 906 15
possiamo aggiornarci sulla base dell'esito degli esami in corso
[#5]
dopo
Utente
Utente
Perfetto, non appena avremo gli esiti le farò sapere.
Grazie di tutto.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Salve, premettendo che l'esame di gastroscopia verrà eseguito venerdì 27 aprile, mi stavo interrogando sul continuo senso di spossatezza e stanchezza che accusa mia mamma; tanto che bastano due rampe di scale per affaticarla.

Leggendo qua e là in letteratura ho trovato che i problemi alla tiroide sono spesso responsabili di situazioni del genere. Dato che a mia mamma è stata asportata nel 1999, è possibile che debba essere rivista la dose di farmaci che attualmente assume che ne fanno le veci? Esistono esami clinici che possono dimostrare questa cosa?

Inoltre, sempre leggendo diversi articoli, ho notato che in taluni casi è possibile trovare un’associazione tra una disfunzione tiroidea e la "miastenia gravis". E' un'ipotesi da scartare a priori o varrebbe la pena fare qualche accertamento?

Grazie per tutte le risposte che riuscirete a darmi.

Alessandro.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Questi i risultati della gastroscopia eseguita il 27/04/2007:

Esame eseguito fino alla III porzione duodenale.
Esofago: Ernia iatale stabile con iperemia mucosa, linea Z irregolare, alcune minime erosioni sovragiunzionali.
Stomaco: aspetto lievemente nodulare in regione antroangolare.
Duodeno: Regolare.
Si eseguono biopsie multiple: angulus, antro, corpo.

Conclusioni
ERNIA IATALE STABILE. ESOFAGITE DI I G. GASTRITE CRONICA ANTRALE.


Come sempre Vi ringrazio anticipatamente su ogni indicazione che riuscirete a darmi per capire come risolvere il senso di pesantezza che sente mia mamma, oltre alla sua impossibilità di restare distesa specie subito dopo i pasti.

Alessandro.
[#8]
Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 906 15
Gentile Utente, il referto della gastroscopia non giustifica completamente i sintomi accusati. Ritengo utile una valutazione specialistica gastroenterologica.
cordiali saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta. Vedrò di fissare al più presto una visita specialistica.

Alessandro.