Gastropatia congestizia

Salve dottore,
le scrivo per chiederle un parere. L'anno scorso ho incominciato ad avere reflusso (era un periodo di fortissimo stress e abuso di caffeina) così dopo una cura di esopral 20 mg ho fatto la gastroscopia, con esito negativo.

Ad aprile del 2010 sono peggiorata tantissimo (complice una pessima alimentazione) così dopo una cura di un mese con esopral 40 mg, più gaviscon e peridon per i pasti sono stata meglio.

Oggi ho fatto la gastroscopia con il seguente esito:

ESOFAGO: linea Z irregolare

STOMACO: Lago mucoso limpido. La mucosa del corpo, fondo ed antro appare marezzata con aree di mucosa pallida alternate ad aree di mucosa iperemica.

DUODENO: la mucosa bulbare e della 2 porzione duodenale appare normale

CONCLUSIONI: gastropatia congestizia

TERAPIA: pantopan 40 cp al mattino per 4 settimane, Noremifà bustine dopo i pasti

Inoltre mi ha detto che è presente una trascurabile ernia iatale.

Cosa ne pensa? come mi dovrei comportare? Dovrò sempre seguire l'alimentazione così rigidamente?

Grazie mille
[#1]
Dr. Giovanni Brondi Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale 152 12
Gentile utente ha riferito una diagnosi di reflusso gastro-esofageo , effettuata sicuramente sulla base dell'anamnesi, senza reperti specifici endoscopici di reflusso ( esofagite di vario grado ) , sebbene la segnalazione di irregolarità della linea Z, viene da noi endoscopisti correlata a tale patologia.
Come le avranno sicuramente spiegato, tale patologia, di elevata frequenza tanto è vero che circa un terzo della popolazione adulta riferisce episodi mensili, tende a recidivare e quasi sempre tali recidive sono provocate da errori dietetici o modificazioni improprie di stili di vita.
Sicuramente in corso di terapia farmacologica è difficile accusare sintomi, mentre dopo sospensione è più facile la ripresentazione degli stessi. Pertanto il consiglio generale è eliminare o ridurre drasticamente quegli alimenti che " costantemente" provocano sintomi e in ogni caso cercare di evitare la sommatoria giornaliera di tutto quegli alimenti che le sono sicuramente stati indicati come responsabili di episodi di reflusso.

Dr. Giovanni Brondi

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Salve Dottore,
innanzitutto la ringrazio per la celere risposta.

Quanto affermato da lei "stride" con la diagnosi disposta dagli specialisti che ho consultato: mi è stato riferito di gastrite di lieve entità, non di MRGE.

Specifico che non ho fatto altri esami approfonditi (eccetto un'ecografia all'addome, dall'esito negativo), perché non mi son stati richiesti dal medico di base.

In virtù di ciò, ho supposto che una guarigione fosse raggiungibile con un paio di mesi di terapia farmacologica e disciplina alimentare.

Come ben dice lei, ora non accuso sintomi ma solo esclusivamente se mantengo una dieta rigida (non sto ad elencarle gli alimenti, li conosce meglio di me).

Considerando la mia età - ho 21 anni - credo che un regime alimentare così drastico sia impossibile da perseguire in un orizzonte di lungo periodo, se non altro per lo stress psicologico che comporta.

Ritiene che la terapia farmacologica vada assunta, a cicli periodici, tutta la vita? Non c'è soluzione alla questione alimentare?

Grazie mille
[#3]
Dr. Giovanni Brondi Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale 152 12
Cercherò di darle informazioni quanto più precise possibili
1- Lei ha parlato di sintomi da reflusso, ha praticato una terapia ( IPP, procinetici,protettori dalla mucosa esofagea)che viene proposta per la terapia del reflusso gastroesofageo. Ha un reperto endoscopici di irregolarità della Z line spesso presente nei reflussori. D'altra parte la informo che nel 60% dei pazienti affetti da reflusso l'esame endoscopico è negativo.

2- La " gastrite" è un reperto bioptico , molto raramente correlato a sintomatologia, che "può avere", non necessariamente ha, un corrispettivo in alterazioni endoscopicamente visibili della mucosa gastrica.
Nella maggioranza dei casi la patologia infiammatoria gastrica ,più esattamente dell'antro gastrico (la parte declive e terminale dello stomaco), è dovuta a infezione da Helicobacter Pylori. Tale infiammazione scompare dopo circa sei mesi dall'eradicazione del microbo.
Un altro reperto simil infiammatorio lo troviamo nel danno gastrico da assunzione recente di farmaci antireumatici e nei soggetti affetti da reflusso biliare duodeno-gastrico.
Altre condizioni, ad esempio ipertensione portale da patologia epatica, possono determinare modificazione , endoscopicamente visibili della mucosa gastrica.
A mio avviso, laddove non sia chiaro il perchè di un'alterazione della mucosa gastrica, vanno sempre praticati, in caratterizzare tali alterazioni.
Mi dispiace di essermi dilungato nelle risposte, spero di aver evitato, nei limiti del possibile, tecnicismi. In ogni caso sono sempre a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Salve,
la ringrazio di nuovo e le assicuro che qualsiasi esaustiva spiegazione da parte sua non può che giovare alle mie conoscenze.

Innanzitutto mi sono scordata di dirle di aver effettuato, a dicembre, l'esame per l'eventuale presenza di qualche batterio (con esito negativo). E non ho alcun problema epatico.

Secondo, volevo giusto chiederle cosa significasse "linea Z irregolare" perché non mi è stato spiegato dagli specialisti e perché, nella gastroscopia di ottobre scorso, risultava regolare.

Infine, volevo dirle che ho cambiato terapia (da esopral a pantopan) e gli effetti che sto subendo sono quelli di una debolezza muscolare esagerata, nonché flusso mestruale irrilevante anche nei primi giorni.
Ho saputo che il pantoprazolo inibisce l'assunzione della vitamina B12. Essendo io portatrice sana, mi consiglia di tornare all'esomeprazolo? Ritiene la mia cura idonea?

Specifico che ho cambiato terapia per cercare di guarire - se non dal reflusso - per lo meno dalla gastrite (la quale, ripeto, dicono che io abbia).
I sintomi da reflusso li ho avuti eccome, ma ora è raro abbia problemi di questo tipo: ho per lo più bruciori all'altezza della bocca dello stomaco che si estende in tutta la zona, facendomi sentire come stretta da una "cintura".

Mi scuso se stavolta mi son documentata io. Grazie ancora
[#5]
Dr. Giovanni Brondi Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale 152 12
Gentile Utente mi fa molto piacere che lei abbia giustamente deciso di documentarsi e spero che le mie risposte possano rappresentare uno spunto per ulteriori approfondimenti.
Le risponderò pertanto dettagliatamente, spero in modo chiaro
1. Mi ha detto che ha effettuato in passato la ricerca H.P.
Come? Urea breath test, ricerca nelle feci, dosaggio
anticorpale ? Ricordi che non vi sono risposte esatte al 100% e che un eventuale terapia con IPP e/o antibiotici
potrebbero alterare il risultato della ricerca

2. La linea Z è una linea normalmente circolare, situata in stretta vicinanza dell'apertura iatale del diaframma, attraverso cui si impegna l'esofago per entrare in cavità addominale. Tale linea rappresenta la demarcazione tra mucosa gastrica di colorito rosso arancio e mucosa esofagea più pallida di colorito grigio rosato e prende tale nome per il suo andamento a zig zag. La linea Z può presentarsi irregolare per presenza do zone appuntite che spesso troviamo in soggetti che soffrono di sindrome da reflusso
3. Esomeprazolo e pantoprazolo sono due IPP ( inibitori di pompa protonica). Entrambi sono efficaci nell'inibire la secrezione gastrica; dati obbiettivi di letteratura documentano una superiorità dell'esomeprazolo
4. Ribadisco daccapo: la " gastrite" è una diagnosi microscopica, la terapia con IPP non guarisce la gastrite. Di regola il sollievo dei sintomi con IPP è secondario alla presenza di patologia ulcerosa ( oggi molto meno frequente) o a patologia da reflusso gastroesofageo ( oggi frequentissima).
5. " i bruciori all'altezza della bocca dello stomaco " sono un sintomo tipico di reflusso gastro-esofageo.
[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Salve dottore,
ho effettuato l'analisi attraverso il breath test e sì, ero sotto terapia di inibitori di pompa protonica.

Dato che la terapia che sto assumendo è efficace per curare (ma non guarire) il reflusso, come posso guarire invece la gastrite?

Le comunico che il mio status fisico è di perenne debolezza, nonché di vertigini. Questi effetti non li ho mai avuti assumendo esomeprazolo. Le ripeto la domanda, sicuramente l'è sfuggita: per il problema della vitamina B12, quale dei due principi attivi è migliore?

Sto assumendo da qualche giorno integratori di acido folico.

Con questo credo di aver esaurito le mie curiosità.
La ringrazio di tutto

[#7]
Dr. Giovanni Brondi Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale 152 12
Salve gentile utente inizio dalla fine.
L'Esomeprazolo ha una capacità superiore a tutti gli altri IPP di inibire la secrezione gastrica, ha come tutti gli IPP scarsi effetti collaterali.
Tutti gli IPP, in quanto in grado di determinare ipocloridria, " poterebbero nel lungo termine" determinare alterazioni dell'assorbimento di vit. B12 ( effetto collaterale poco segnalato).
Ripeto: nel suo caso non è stata documentata gastrite perché non le sono state praticate biopsie. E' stato descritta genericamente un'alterazione del colore della mucosa compatibile, ma non obbligatoriamente, con una gastrite ad es. da H.P.
Praticare l'urea breath test in corso di terapia o anche nell'immediatezza della sospensione di IPP è una perdita di tempo e denaro.
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