Irregolarità alvo?

Egregi dottori,
vorrei fare una domanda "generica" che mi preme molto e che credo possa essere di molta utilità agli altri.
MI spiego. Uno dei fattori "allarmanti" nelle patologie intestinali è senz'altro l'irregolarità nel defecare, sia forse negli orari ma soprattutto credo nel tipo di feci prodotte (alternanza stipsi/diarrea). Volevo chiarezza sulla definizione di stipsi e diarrea, perchè credo che comunemente si abbia una informazione sbagliata. In particolare a me risulta:
- stipsi: produzione di feci dure e a "pallina" (feci caprine) indipendentemente dalla frequenza;
- diarrea: produzione abbondante di feci, superiore ai 200-250g di feci al giorno INDIPENDENTEMENTE DALLA CONSISTENZA (quindi si può avere diarrea anche con feci formate?!?!?).
Poichè a me capita, ormai da parecchi mesi, di alternare feci "caprine" non so per 3-4 giorni a feci abbondanti e formate (dei colori più disparati), mi chiedevo se questa possa essere considerato alvo irregolare o alternanza di stipsi/diarrea. Facendo "l'esperimento" di pesarmi prima e dopo esser andato in bagno a volte mi risulta di essermi liberato di 400g! Ho quindi sempre diarrea?
Devo comunque preoccuparmi? (purtroppo nel mio caso non ha senso fare la ricerca del sangue occulto nelle feci in quanto ho una ragade che spesso e volentieri sanguina) E' il caso di fare una colonscopia considerando anche che ho sempre come una specie di fastidio costante nella parte sx dell'addome subito sotto le costole?

Grazie per le risposte

Guido
[#1]
Dr. Andrea Coda Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo d'urgenza 69 2
caro signore,
alvo alternante consiste nell'alternanza di stipsi e diarrea. L'idea di fare una coloscopia le può tolgiere ogni dubbio sull'origine funzionale o organica del problema colico.
Cordialità
Dr Andrea Coda

Dr Andrea Coda
Specialista in Chirurgia

[#2]
Chirurgo generale, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza attivo dal 2007 al 2013
Chirurgo generale, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza
Gentile Utente,
iniziamo dalle definizioni.
La definizione di stipsi - come sintomo - è quanto mai varia. Probabilmente sarebbe preferibile definirla "alterata defecazione". Mi spiego. Può esserci stipsi se si evacua 1 volta alla settimana, ma può esserci stipsi anche se si evacua tutti i giorni ma c'è bisogno di un "aiuto" esterno (clistere, digitazione...)... Può esserci stipsi anche se si evacua normalmente ma alla fine "non ci si sente soddisfatti"... A tutt'oggi la migliore definizione di stipsi è quella proposta da Wexner, che tiene conto di diversi parametri che sarebbe probabilmente fuori posto discutere qui. Una modifica della classificazione di Wexner è stata recentemente proposta da Antonio Longo. Dal punto di vista nosologico, la stipsi può essere divisa in due grandi categorie: la stipsi da rallentato transito e quella da ostruita defecazione. Nella stipsi da rallentato transito il bolo alimentare viaggia nell'intestino a velocità molto lenta, mentre nell'ostruita defecazione (ODS) il transito è normale ma c'è una "ostruzione" organica e/o funzionale a livello della giunzione rettoanale che impedisce il corretto svuotamento.
Più facile è la definizione di diarrea, che consiste nell'emissione di feci liquide. Non sono d'accordo con quello che Lei riporta, cioé che possa essere definita diarrea la produzione abbondante di feci normali.
Nel suo caso mi sembra non ci sia una vera e propria alternanza stipsi-diarrea, ma solo un saltuario eccessivo riassorbimento di acqua da parte del colon, come può esserci nella sindrome dell'intestino irritabile.
Probabilmente un approfondimento è utile. Ma nel suo caso, prima di eseguire una colonscopia, inizierei con qualcosa di meno invasivo, come un clisma opaco o una endoscopia virtuale.
Resto a sua disposizione
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
un criterio datato, ma utile perché semplice nella definizione di stipsi e diarrea si basa su una duplice considerazione:
1. la consistenza delle feci che nella stipsi risulta aumentata tanto da remdere la defecazione impegnativa o addirittura dolorosa, nella diarrea la consistenza diminuita rende conto dell'aspetto "non formato" dunque non cilindrico, fino alla diarrea francamente acqusa.
2. la frequenza delle evacuazioni (indipendente dalla consistenza): stipsi, inferiore a 3 evacuazioni alla settimana; diarrea, superiore a 3 evacuazioni giornaliere.
Lungi dall'essere esaustivo, ma abbracciando così la maggior parte delle possibilità, tale criterio è una linea di consueudine seguita da parecchi gastroenterologi. Il dettaglio ulteriore sull'aspetto delle feci è, in assenza di patologie infiammatorie o neoplastiche, un dettaglio in genere legato alla varietà dell'alimentazione.
Concordo con il collega che mi ha preceduto per indicare nel suo caso prima una indagine di primo livello (radiografia per clisma opaco) e solo se è il caso, successivamente, una indagine endoscopica.
Sperando di esserle stato utile le invio cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#4]
dopo
Attivo dal 2006 al 2009
Ex utente
Egregi dottori,
vi ringrazio moltissimo per le risposte datemi.
Credo, addesso, di avere un'idea più chiara di quanto richiesto.
In merito alla colonscopia, ho omesso (per non mettere troppa "carne sul fuoco") il fatto che 2 anni fa ho già fatto una colonscopia nella quale non è risultato niente di particolare se non una marcata iperplasia linfoide (confermata dalla biopsia) non so bene se solo nella parte di piccolo intestino in cui sono arrivati o se anche nel colon. Poichè accuso un po' di disturbi, non sono più regolare, mi capita a volte di avere anche del muco nelle feci, per escludere qualcosa di grave o vedere se non possa avere qualche infiammazione cronica dell'intestino, pensavo di fare un'altra colonscopia.
Grazie ancora.

Guido
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