Iperplasia linfoide

Spett.li dottori,
due anni e mezzo fa ho effettuato una colonscopia nella quale non è risultato niente di particolare se non una marcata nodularità nell'ultima parte dell'intestino tenue, sospettata come iperplasia linfoide e successivamente confermata dalla biopsia.
Qualche giorno fa ho ripetuto l'esame, in quanto ancora con vari disturbi, tra i quali irregolarità dell'alvo, perdita di sangue e qualche volta di muco, dolori addominali che hanno portato il mio medico a farmi ripetere l'esame.
Il referto direi che è praticamente identico a quello di due anni fa, in quanto non è stato rilevato niente di particolare se non anche stavolta una nodularità nel cieco e nel tenue (aspetto l'esito della biopsia anche se chi ha effetutato l'esame mi ha detto che l'aspetto è praticamente identico a quello scorso).
Sperando che l'esito della biopsia non sia infausto (che cosa potrebbe venire fuori?), il solo fatto che ancora ho questa iperplasia linfoide non è una cosa grave? Cioè, mi hanno spiegato che l'iperlasia linfoide non è altro che delle ghiandole linfatiche ingrossate, come accade per le tonsille o per le ghiandole del collo quando c'è un'infezione e dato che dall'intestino passano delle "schifezze" il fatto di avere questa iperplasia non vuol dire niente di particolare. Ma, in ogni caso, se avessi per due anni e mezzo le ghiandole del collo ingrossato io mi preoccuperei molto perchè vuol dire che c'è qualcosa che non va. Il fatto di questa iperplasia linfoide persistente non può essere sintomo di qualcosa di più o meno grave che magari può anche degenerare nel tempo?
E' necessario fare ulteriori indagini?
Grazie

Guido
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Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 903 15
Gentile Utente, il reperto di nocularità a livello dell'ultima ansa ileale è molto frequente specialmente in età giovanile e la risposta istologica di iperplasia linfoide non deve assolutamente preoccuparla. E' tuttavia meno frequente il riscontro in età adulta. In caso di persistenza di disturbi intestinali consiglierei di completare le indagini con una vista gastroenterologica ed uno studio radiologico del tenue.
Cordiali saluti

Dott. Roberto Mangiarotti