Pseudocisti e infezioni pancreatiche

Salve!

Mio padre, 87 anni, e' stato ricoverato per risolvere una Colecistite acuta alitiasica, con intervento di ERCP.
Ma in seguito ha riportato edemi diffusi ingravescenti, difficolta' respiratoria e purtroppo una Pancreatite acuta necrotico-emorragica, con danni estesi ai tessuti del Pancreas.
Superata la difficile fase acuta e' stato poi dimesso in condizioni cliniche abbastanza buone e una relativa normalizzazione dei valori epatici ed ematochimici non leucocitosi, non piu' edemi, non febbre, valori pressori e cardiaci normali, sebbene lamenti un difficile recupero delle energie, del peso, dell'appetito (non riesce piu' a percepire i sapori) e del umore.
Deve seguire una terapia costituita da: Lasix a diminuire, Diamox 2 volte a settimana, Kanrenol per l'apporto di potassio, Deursil, Zyloric, Almarytm, Creon enzimi pancreatici, Pantoprazolo, Clexane 4000 fino a recupero della deambulazione ed una alimentazione priva di grassi, latte e derivati, spezie, dolci, insaccati, caffe, alcool. Preferire carni bianche e pochissimo olio crudo.

Le mie paure vertono tutte sulle parole "necrotico", "emorragica", "infezione pancreatica" e "pseudocisti".

Ho necessita' di sapere:
- Come riconoscere per tempo e da profano, una infezione e/o una pseudocisti?
- La probabilita' che queste si presentino?
- I tempi presumibili della loro comparsa?
- Il tempo massimo disponibile per una terapia?
- Le terapie disponibili?
- Se esiste la possibilita' di attuare cicli di antibiotici a scopo preventivo?

Ringrazio anticipatamente coloro che sapranno darmi informazioni in merito!
Cordiali saluti.
Marco
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Le domande che pone sono così numerose e complesse che occorrerebbe un trattato di gastroenterologia per risponderle.

Le consiglio di leggere ciò che un Collega di questo sito ha scritto in merito (le metto di seguito il link).

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1139-pancreatite-acuta.html

Resto a sua disposizione! Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dr. Bacosi.
La ringrazio per le informazioni preziose, ma purtroppo anche spaventose... Il profilo di mio padre sembra rientrare in tutti i dettagli, proprio nella casistica piu' sfavorevole. E' per questo, che sto' cercando disperatamente informazioni precise per non incorrere in ritardi, disguidi, sottovalutazioni dovute a ignoranza, almeno in questo lasso di tempo dove pare esserci una stabilizzazione (che in alcuni trattati dicesi essere precursore di un netto peggioramento).
Stato febbrile, dolore addominale forse sono questi i sintomi premonitori, credo di aver appreso. In altri si racconta di una osservazione di durata semestrale/annuale per eventuali pseudocisti che teoricamente potrebbero anche riassorbirsi autonomamente, salvo evoluzione eccessiva o rottura e conseguente diffusione in ascessi. Ergo, forse dalla comparsa dei primi sintomi di allarme, avremmo tutto il tempo di un ricovero al Pronto soccorso, almeno spero. Si accenna anche alla utilita' (non da tutti concordata) di farmaci quali Somatostatina e Ostreocina. Lei piu' di altri comprendera' il mio intento e la mia confusione... Mi basterebbe qualche indicazione di base, sulla diagnosi e sui comportamenti da tenere. Grazie ancora per la sua pazienza e il tempo dedicatomi. Saluti! Marco
[#3]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Sulla base della mia esperienza i farmaci citati non hanno grande efficacia.
Dolore, febbre, astenia, nausea, vomito, ittero..........
Possono essere tutti segni premonitori di qualcosa che cambia.
La pancreatite acuta è una malattia sempre diversa in funzione del soggetto che colpisce!
Per questo le dico di affidarsi ai medici che seguono suo padre.
Le diranno come e con quali esami seguire il paziente.
Raccogliendo informazioni senza poterle interpretare correttamente può solo ingenerarle ansia!
Cordialmente!
[#4]
dopo
Utente
Utente
Posso solo concordare pienamente con quanto mi ha suggerito. La ringrazio del consiglio, cerchero' di seguirlo, nonostante l'ansia sia ormai gia' presente...
Grazie ancora.
Saluti!
Marco
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dopo
Utente
Utente
Salve!
Vi scrivo nuovamente per avere un parere relativo alla ultima TAC addome eseguita da mio padre (87 anni), relativa alla pregressa pancreatite acuta necrotico emorragica di 4 mesi fa.
In particolare, vorrei far valutare le note sulle Pseudocisti, sulla disomogeneita' in ambito epatico e qualsiasi altro aspetto negativo che debba essere preso in seria considerazione.
Riporto di seguito il testo del referto:

Quesito: Pregressa Pancreatite acuta necrotico emorragica con recente riscontro ecografico di incremento dimensionale del Pancreas.
-Pancreas con parenchimografia conservata nelle aree risparmiate dalla necrosi emorragica, nel cui contesto e al cui attorno sono riconoscibili multiple raccolte, a contenuto fluido, di aspetto organizzato (pseudocisti) in esiti di pregressa Pancreatite, le maggiori a livello della coda 42x32 mm e della retrocavita' degli epiploon 58x37 mm.
Il Wirsun presenta calibro regolare. Altre raccolte analoghe, di minori dimensioni sono presenti nel contesto della radice del ventaglio meseneriale, attorno ai vasi mesenterici.
Persiste modesto ispessimento del tessuto adiposo mesenteriale adiacente su base flogistico/edematosa residua e lieve a carico delle fasce pararenali anteriori, soprattutto a DX, in adiacenza alla quale e' presente una ulteriore raccolta pseudo-capsulata di 30x25 mm, captante mdc alla periferia (in sede paracavale).
-In ambito epatico si segnala disomogeneita' parenchimale, a carattere ipodenso, a livello del VI segmento, in verosimile rapporto a area di alterata perfusione venosa (su base ischemico infartuale); non focalita' parenchiamali sospette.
- Sostanzialmente invariata l'aerobilia in precedenza segnalata (VBI e VBE ectasiche).
- Non linfoadenomegalie dimensionalmente significative a sede addomino-pelvica (sostanzialmente invariate le piccole linfoadenopatie reattive in sede celiaca, mesenteriale, paraortica e mesenterica sup.)
- Ateromasia diffusa dell'asse aorto iliaco con presenza di stenosi prossimale dell'a.epatica subito dopo l'origine dal tripode; invariato l'aneurisma dell'aorta addominale sottorenale (diametri assiali di circa 42x41 mm, LLxAP)
- Dolicosigma.
- Nelle scansioni che hanno compreso le basi polmonari si segnala scomparsa del versamento pleurico e dell'atelettasia parenchimale polmonare bilateralmente; alcune aree di aumentata densita' a distribuzione periferica sono presenti a livello dei segmenti della piramide basale DX e della lingula. Concomitano millimetriche bolle enfisematose e alcune bronchiectasie.

In attesa di una prima visita da un medico gastroenterologo e della valutazione del referto dal medico di famiglia, mi sono permesso di chiedere comunque un parere esperto in questo sito, poiche' non mi e' chiaro se vi sono aspetti allarmanti e/o una evoluzione troppo rapida delle Pseudocisti e un parere o consiglio tempestivo potrebbe essermi veramente di aiuto.

Ringrazio ancora sentitamente per il Vostro prezioso servizio!!!

Saluti!
[#6]
dopo
Utente
Utente
Oggi abbiamo presentato il referto Tac al medico di famiglia ed ho avuto solo brutte sensazioni... Mi sembra di aver capito che il problema maggiore sia riferito alle dimensioni delle pseudocisti e che pur non conoscendo nei dettagli le opzioni di terapia, il medico abbia fatto capire che la questione adesso e' piu' pertinente in ambito chirurgico che di gastroentelogia o epatologia e che per un uomo di 87 anni, il fattori rischio ed invasivita' sono preoccupanti. Se qualche specialista ha modo di leggere questo mio appello, pregherei di darmi indicazioni piu' precise su quello che sta' succedendo a mio padre e su cosa possiamo fare. Grazie ancora! Saluti
[#7]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Le pseudocisti sono spesso l'esito di una pancreatite necrotica.
In quanto alla competenza esse sono di pertinenza del chirurgo anche se considerata l'età non so se si potrà prendere in considerazione un intervento.
Di più non si può dire non conoscendo il soggetto e non avendo a disposizione le immagini.
Mi ripeto dicendo che la cosa migliore è quella di affidarsi ai colleghi che hanno già seguito suo padre!
Cordialmente!
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dopo
Utente
Utente
Si, ho gia' gli appuntamenti con i vari specialisti nei prossimi giorni e spero ci aiuteranno. Volevo solo anticipare, ma credo, purtroppo, lei abbia centrato il punto... Le pseudocisti, possono essere trattate solo chirurgicamente e mio padre e' un soggetto a forte rischio a causa dell'eta' e delle attuali condizioni di recupero, quindi non sottoponibile ad intervento. Spero solo che il Signore, gli conceda quanto piu' tempo possibile, mantenendo il quadro clinico attuale invariato... Spero... Dott. Bacosi le devo infiniti ringraziamenti, per le sue spiegazioni, per la sua pazienza e per aver continuato a seguire il caso!!! Grazie ancora! Cordiali saluti!
[#9]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Di nulla.
Tenga presente che in alcuni casi (non so se nel caso di suo padre sia possibile) le pseudocisti si possono "aspirare" dall'esterno.
Mi aggiorni se le fa piacere!
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