Dieta colon irritabile

Buongiorno.

Da diversi anni ormai convivo con il colon irritabile diagnosticato da uno specialista gastroenterologo dopo opportune analisi. Negli ultimi anni nei quali più che altro ho fatto della gran psicoterapia senza notare molti miglioramenti nei sintomi, ho osservato un costante peggioramento della mia situazione. In particolare constante pesantezza e gonfiore, difficoltà a concentrarmi, alti e bassi umorali durante la giornata e debolezza. Non più convinto della strategia per gestire la malattia ho cominciato a fare studi in autonomia e prove per variare l'alimentazione. Nelle ultime tre settimane quasi per caso ho cominciato a seguire una dieta definita "circadiana". Il concetto base è di mangiare cereali solo la mattina, a pranzo verdure e carboidrati provenienti da patate o legumi e la sera verdure e proteine. Due spuntini mattina e pomeriggio con un frutto.
Ora devo dire che ero ormai arrivato a non avere più molta fiducia ma dopo tre giorni ho cominciato a stare molto meglio, il gonfiore e la pesantezza sono spariti e la lucidità mentale tornata. Alti e bassi umorali scomparsi.
Parlandone con il medico, lui pensa che sia un caso e che il tutto sia probabilmente dovuto alla mente. Io però non sono per nulla convinto.
Mi domando, esiste una spiegazione scientifica che colleghi un minor consumo di cereali ad un miglioramento dei sintomi del colon irritabile?
Lo chiedo perché dopo 7 anni è l'unica cosa che, oltre lo sport, mi abbia dato benefici.
Grazie