Farmaci per tutta la vita?

Buongiorno a tutti!
gradirei, se possibile, un vostro parere circa un problema di mia figlia che ora ha ventun anni.
Sin dall' età di 7-8 anni accusava frequenti "mal di pancia". Il medico di famiglia, ogni volta che la visitava, mi diceva di non preoccuparmi chè probabilmente era "mal di scuola" (succedeva,in genere, al mattino). Ho cominciato a porre più attenzione alla dieta, eliminando il latte, che tuttora non prende, ma i dolori, anche se con frequenza diversa (in periodi di più in altri di meno) li ha sempre avuti. All' età di 10 anni, dopo una crisi forte di dolori, il medico mi consigliava un' ecografie renale, ripetuta a distanza di tempo, per escludere eventuali calcoli, ma era tutto nella norma, così pure erano nella norma le ecografie pelviche. Intanto,la ragazza cominciava ad avvertire e a localizzare dolori e "bruciori" a livello dello stomaco e il medico le prescriveva il Ranidil che ha assunto per 2 o 3 anni. Viste le mie preoccupazioni(mio marito ha avuto un cancro allo stomaco), il medico le ha fatto eseguire a 15 anni un E.G.D. Esito: ESAME CONDOTTO FINO AL DUODENO II PORZIONE. ESOFAGO REGOLARE. CARDIAS REGOLARE. STOMACO REGOLARE. PILORO NELLA NORMA. BULBO DUODENALE: DUODENITE ERITEMATOSA. Conclusioni: prosegue terapia con ANTI-H2.
Nel 2004 mi sono rivolta ad un altro medico che le ha effettuato una esofagogastroduodenoscopia: ESOFAGO REGOLARE PRESENZA DI DUE STRIE IPEREMICO EROSIVE AL 1/3 INFERIORE. LINEA Z RISALITA COME DA ERNIA JATALE CARDIAS BEANTE. REGOLARE FONDO CORPO E ANTRO GASTRICO. REGOLARE I E II PORZ. DUODENALE. Conclusioni: ESOFAGITE DA REFLUSSO DI GRADO A. ERNIA JATALE. Trattamento: Pariet 20 mg al mattino e Peridon 2 volte al giorno. Dopo alcuni mesi ha eliminato il Peridon (lo ha preso al bisogno) e ha sostituito il Pariet con quello da 10 mg.

Nel 2005 ha ripetuto l' esame:ESOFAGO REGOLARE LINEA Z RISALITA COME DA ERNIA JATALE CARDIAS BEANTE. REGOLARE FONDO CORPO A ANTRO GASTRICO. REGOLARE I E II PORZ. DUODENALE. Conclusioni: ERNIA JATALE. REFLUSSO GASTROESOFAGEO.

Continua a prendere il Pariet tutti giorni. La mia domanda è questa: è vero che deve prendere per TUTTA la vita TUTTI i giorni i farmaci? Non si può guarire? Se si è costretti a dover ricorrere all' intervento, in che cosa consiste?
Vi ringrazio anticipatamente per l' attenzione e mi scuso per la lungaggine.
Cordiali saluti!
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregia, un “mal di pancia” che perdura dall’età di 7-8 anni, qualcosa di più specifico, rispetto a una semplice ernia iatale, può essere. Se le terapie con inibitori della pompa, non funzionano, va ricercata la causa esatta della presenza di questa formazione eccessiva di acido.
Per prima cosa: “a 15 anni un E.G.D. Esito: ESAME CONDOTTO FINO AL DUODENO II PORZIONE. ESOFAGO REGOLARE. CARDIAS REGOLARE. STOMACO REGOLARE. PILORO NELLA NORMA. BULBO DUODENALE: DUODENITE ERITEMATOSA. Conclusioni: prosegue terapia con ANTI-H2.”; esisteva una infiammazione del duodeno, ma non è stata eseguita una biopsia; mi viene il sospetto che si può trattare di una celiachia.
Infatti, la diagnosi di celiachia si basa su molti dati clinici e di laboratorio.
Nei dati di laboratorio gli anticorpi antiendomisio, transglutaminasi, gliadina, sono probanti ma se negativi, non escludono la diagnosi; l’espressione genica HLA classe I e II, se dimostra gli alleli DQ2-DQ8, è probante, ma in letteratura, vengono riportati anche la sola presenza del DQ--, e altri alleli, pertanto in ogni caso va sempre studiato confrontando i dati della letteratura. Per la probabile associazione con altre patologie di natura anche autoimmune, è sempre bene valutare l’HLA di classe I e II, completo. La gastroscopia con esame bioptico, è probante nel caso di positività, ma la sola colorazione ematossilina eosina, non può dimostrare la presenza dei linfociti intraepiteliali, che sono una dimostrazione certa, pertanto va eseguito il preparato congelato.
La diagnosi di celiachia è molto complessa e tutti i dati anamnestici, clinici, di laboratorio vanno analizzati, anche confrontandoli con la bibliografia internazionale.
Pertanto, una accurata indagine, va praticata.
Una bambina che all’età di 7-8 anni,ha un “mal di pancia”, che nonostante le terapie, non decresce, vuol dire che queste terapie sono sbagliate. Il motivo è semplice, vanno ricercate le vere cause della infiammazione a livello intestinale, abbiamo visto la celiachia, ma anche una infiammazione persistente attiva, subclinica, asintomatica, che perdura da diverso tempo, può creare una iperacidità a livello dello stomaco, con successivo impianto di Helicobacter Pylori, che non è mai stato cercato. Da questa infiammazione persistente, come dalla presenza dell’Heicobacter, può derivare la ipersudorazione che sua figlia presenta.
Come descritto dalla fisiologia, la persistenza di una infiammazione in una zona dell’organismo, crea un aumento della concentrazione di elettroliti e una iperacidità, che è incompatibile con la funzionalità cellulare, pertanto l’organismo deve alcalinizzare, prendendo le basi da altre zone, quando non sono più reperibili, le trova nello stomaco; ogni volta che nel lume dello stomaco viene secreta una molecola di acido, nel sangue viene riversata una molecola basica, cosi viene alcalinizzato il sangue, ma lo stomaco aumenta la propria acidità, sempre per una funzionalità fisiologica; da qui i disturbi “mal di pancia”, con impianto successivo di Helicobacter. Se in questi casi utilizzo un inibitore della pompa, come quei farmaci che sta utilizzando, nel lume dello stomaco avrò basi, ma nel sangue acido, che è incompatibile con il buon funzionamento di tutto l’organismo; (la sudorazione, ne potrebbe essere l’espressione); quindi persistere, per così tanti anni in una terapia che è antifisiologica, non mi sembra molto opportuno.
La funzionalità dell’organismo dipende da molti fattori, il loro studio è essenziale per poter spiegare ogni sintomo che avviene. Per questo motivo i sintomi vaghi e aspecifici, vanno analizzati attentamente, perchè rappresentano il disagio dell’organismo, che ben analizzati, conducono alla risoluzione dei problemi presentati dalla persona in esame.
Proprio per poter individuare il motivo per cui si manifestano i sintomi vaghi e aspecifici, le infiammazioni persistenti, le zone di acidosi, quali agenti patogeni sono implicati, ho integrato la più recente bibliografia internazionale, la medicina convenzionale, immunologia, ormesi, con la medicina biologica, in modo tale da poter seguire il ragionamento diagnostico e terapeutico, ed ottenere così la risoluzione delle problematiche presentate dalla persona in esame.
Come vede, la figlia non deve prendere farmaci “per tutta la vita”, nemmeno sottoporsi ad intervento chirurgico.
Saluti

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