A giorni farò una colonscopia

Buon giorno. Sarò grato a chi vorrà darmi una risposta in merito a questa mia patologia. Sono un ragazzo di 26 anni che, da qualche mese, ha notato delle modifiche nell'evaquazione. Le feci sono marrone chiaro, quasi argilla, appiccicose e molli, semiformate. Talvolta sulla superficie di queste appaiono tracce biancastre. Inoltre, cosa che più mi ha colpito, è che galleggiano nella tazza e, talvolta, dopo l'evaquazione, mi rimane un forte bruciore anale. Ho eseguito gli esami del sangue, tra cui transglutaminasi (con esito negativo), ferratina ok, ferro, ok. Questo esclude la celiachia? Tutti i valori, da emocromo in poi, sono perfetti, tranne i leucociti (12, mentre il massimo è 10). Inoltre sono in attesa degli esami chimico-fisico delle feci. Per ora sono risultato positivo al Campylobacter spp, che ho "curato" con due scatole di Normix. Quello che noto è un indebolimento generale, borbottii frequenti, flatulenza, dolori ossei e muscolari, una debolezza incredibile. offuscamento della vista e fotosensibilità (la luce del sole mi infastidisce), depressione, cambio umorale, insonnia (mi sveglio più volte la notte senza un motivo, mentre prima riuscivo a dormire qualcosa come 12 ore di fila). A giorni farò una colonscopia. Secondo voi è il caso di fare anche una gastroscopia? Tra gli esami appena eseguiti ho fatto VES, B2 Microglobulina, ANA, Widal-Wright,proteina C reattiva ultrasensibile, Anticitoplasmina granulociti neutrofili. A che servono queste analisi? Scusate, ma sono molto ansioso e preoccupato.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Gli accertamenti eseguiti servono per diagnosticare un'infinita' di possibili malattie: per elencarle tutte ci vorrebbe un articolo dedicato... Comunque stia tranquillo: quando avra' i risultati il suo Medico non manchera' di spiegarle qualcosa, quanto meno riguardo i valori che non rientreranno eventualmente nella norma.
Per quanto riguarda invece gli accertamenti gia' eseguiti posso dirle che non includono comunque gli esami per escludere la celiachia. Mi pare tuttavia che il suo problema sia di tipo diverso: conviene dunque aspettare il risultato dell'esame delle feci per vederci piu' chiaro.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
La ringrazio per la Sua celere risposta. Unica cosa che gradirei sapere e se, a suo giudizio, se nella colonscopia non si riuscisse a comprendere il motivo di tale disturbo, fosse opportuno procedere ad una gastroscopia con prelievo duodenale erelativo analisi istologica per verificare o meno l'atrofia dei villi intestinali per la ricerca di Celiachia. Vorrei aggiungere che nella mia famiglia nessuno ha mai sofferto di questa patologia. Se può servire, paradossalmente, se digiuno, mi sento molto meglio, energico e lucido (finché ovviamente i morsi della fame e l'astenia non prendono il sopravvento) e che, indipendentemente da cosa io mangi (glutine o meno) il disturbo si presenta ugualmente.
RingraziandoLa anticipatamente per la Sua cortesia, colgo l'occasione per porLe

Distinti Saluti.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
La colonscopia e la gastroscopia non sono "passeggiate di salute", come diceva una battuta di un vecchio film: sono due accertamenti diagnostici piuttosto invasivi, da riservarsi a quei casi in cui effettivamente la loro esecuzione puo' portare allo scioglimento di un dubbio diagnostico. E' logico che la biopsia rientrerebbe tra gli esami da fare per diagnosticare la celiachia, ma e' prima di tutto necessario effettuare una visita per vedere quali siano i passi da affrontare e in che ordine eseguirli. Solo dunque in caso di effettiva utilita' sara' poi lo stesso Collega a prescriverle l'esame endoscopico oppure altri accertamenti.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
La ringrazio e seguiro scruposamente i suoi consigli. Paradossalmente mi spaventa molto più una gastroscopia che una colonscopia. A proposito di questa, oggi l'ho eseguita con esito negativo, se non per un diverticolo lieve nel cieco, che però non compromette assolutamente la funzionalità del colon. Non si evidenziava in pratica nulla, tutto perfetto a detta del medico. Avrei però una curiosità che gradirei sciogliere in proposito di questo esame. Di esso infatti me ne avevano parlato in maniera orrenda, un esame lungo (dalla mezz'ora all'ora), doloroso oltre che invasivo. Io invece oggi non ho sentito assolutamente nulla, zero assoluto. La sedazione è stata piuttosto lieve, e dopo pochi minuti sono uscito dall'ambulatorio sulle mie gambe, mentte vedevo altre persone, giovani ed anziane, molto più stordite, doloranti, a "smaltire" la morfina. Da cosa può essere dipeso ciò? Capisco la soggettività, ma sono rimasto sorpreso che non abbia patito dolore e non abbia avuto alcun tipo di effetto dalla morfina (non così devastanti come ho visto nel corridoio da altri pazienti). Insomma, ho avuto più dolore con la visita digito-rettale per verificare la prostata che questo esame. Ciò è normale?
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Una colonscopia puo' durare 5 minuti come invece molto molto di piu': dipende da cosa si deve fare, dalle eventuali difficolta' nei vari passaggi, dalla disponibilita' del paziente e naturalmente anche dall'esperienza dell'Endoscopista. Nel suo caso evidentemente e' andato tutto bene: meglio cosi', no?
Se poi un giorno dovesse essere sottoposto anche ad una gastroscopia probabilmente scoprira' che anche in questo caso l'esecuzione non sara' poi cosi' terribile come molti raccontano!
Cordiali saluti
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