Neoplasia ovarica con versamento ascetico

Sono il figlio di una Signora di 65 anni.Sono circa 20 giorni che mia madre è ricoverata nell'Ospedale di BN. Gli sono stati fatti tutta una serie di accertamenti, tra i quali analisi del sangue, TAC a contrasto, Ecografie, prelievo tramite paracentesi del liquido ascetico, rettoscopia e colonscopia.L'unica cosa che non è stata possibile fare è la cistoscopia e il prelievo-campione della massa probabilmente tumorale da parte del ginecologo a cui ci siamo rivolti.
Il liquido ascetico dopo il primo prelievo di circa 2 litri e mezzo, credo sia di nuovo aumentato in quanto mia madre accusa nuovamente dolori addominali e affaticamento nel respirare.Domani gli verrà effettuata un'altra paracentesi, e con molta probabilità venerdi il medico opererà asportando l'utero. Volevo capire che cosa intende il medico per stadiare, e se l'intervento è di normale routine. Abbisognerà di trattamenti chemioterapici o radioterapici?Il versamento ascetico può rappresentare un problema?Vorrei quante più informazioni in merito anche se non sono stato dettagliato nei risultati dei vari accertamenti.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Caro amico
anzitutto tantissimi auguri per Sua madre.
La diagnosi, credo, sia già in Suo possesso: si tratta di un Ca. ovarico. Raramente la diagnosi di questa temibile neoplasia, si esegue prima che la malattia sia progredita verso il III stadio.
Cosa sono gli "stadi" di un tumore?
Lei sa bene che un tumore s'ingrandisce sia localmente sia a distanza (metastasi), emanando cellule tumorali in grado di "attecchire" altrove, anche in organi lontani dal focolaio del tumore primitivo, principalmente attraverso il sangue e la linfa.
Gli "stadi" di un tumore, appunto, sono le tappe di progressiva espansione del tumore stesso, in base a quelle che sono le nostre conoscenze sulla biologia di quel singolo tipo di cancro.
Nel caso del ca. oavrico, la stadiazione prevede esami seriati che dimostrino se il cancro abbia a meno interessato organi o tessuti vicini o distanti seguendo un "iter" che è sempre lo stesso, pur se con variabili ben conosciute.
Se la neoplasia si è espansa verso determinati organi vicini o lontani, questo la definisce in senso di "stadi" (ne conosciamo 4 per il Ca. ovarico).
L'intervento per Ca. ovarico è, spesso, quanto di più complicato esista nella pratica chirurgica ginecologica, per cui non è affatto un intervento di routine, da affidare a veri esperti del settore (chirurghi oncologi/ginecologi) con svariati anni di esperienza nel settore.
Le terapie adiuvanti (chemio o radio) sono possibili con schemi e dosaggi di volta in volta differenti a seconda del:
a) tipo istologico del cancro
b) stadio anatomo-clinico raggiunto dalla neoplasia in termini di interessamento linfonodale e di organi distanti
c) stato generale di salute dell'ammalata
d) età del soggetto
e) quantità e qualità dell'asportazione della neoplasia con unico o multiplo intervento chirurgico
f) esecuzione di interventi chirurgici associati (resezioni intestinali, reimpianti ureterali, ecc.ecc.).
Come vede, non è assolutamente facile rispondere genericamente alla Sua domanda.
Mi permetta, però, di darLe un consiglio: s'informi sulla quantità di interventi per questa forma neoplastica che la struttura da Lei prescelta, ha eseguito negli ultimi anni.
Per esperienza Le dico che questo parametro è di fondamentale importanza....
Se vuole mi contatti personalmente.
Cordialità.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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dopo
Utente
Utente
Caro Dott. Santoro la ringrazio per la sua celere risposta.Oggi ci sarebbe dovuto essere l'intervento di asportazione però a dire del Dottore non è stato possibile per la presenza di grande quantitativo di liquido e perchè secondo Lui la massa sospetta è molto grande.Pertanto è stato effettuato l'asportazione di liquido 5 lt, e e se non erro la laparoscopia con prelievo di tessuto della massa per l'esame.A dire del Dottore la massa sembra di natura fibrosa. Volevo chiedere se il liquido potrebbe riformarsi e se lo stesso è dovuto alla presenza di questa massa?Inoltre il medico mi ha accennnato ad un pretrattamento di chemio o radio per ridurre la massa prima di effettuare l'intervento di asportazione vero e proprio. Vorrei cortesemente che mi scriveste quanti più possibili pareri a riguardo.Vi ringrazio infinitamente
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Caro amico
il liquido ascitico, sicuramente, si riformerà ed in breve tempo. Resto del mio parere che, fra le righe, Le ho consigliato: far seguire ed operare Sua madre, in un Centro di eccellenza per la Chirurgia oncologica Ginecologica.
Altro non posso dirle anche perchè non conosco i risultati degli accertamenti preliminari cui Sua madre è stata sottoposta.
Cordialmente.
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dopo
Utente
Utente
Carissimo Dott. Santoro come devo fare per ottenere la copia della cartella clinica o egli esami fatti a mia madre? mi saranno data se richieste? così le potrei dare informazioni più dettagliate a riguardo del mio caso e magari ottenere risposte più asaurienti. Non le ometto che sono molto preoccupato e che mia madre ha avuto una crisi di pianto e sconforto quando si è vista trasferire dal reparto di ginecologia al reparto di oncologia. Io e miei familiari cerchiamo di confortarla e tirarle su il morale.
Gentilmente se mi può accennare alcuni degli ospedali più specializzati a riguardo del caso eventualmente dovremmo prendere la decisione di spostarci. Non so che dirle, continuo a ringraziarla.
Eventualmente qualcun altro esperto di caso simile voglia dare parere a riguardo, la cosa sarebbe ben accetta. Grazie!
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Riguardo alla cartella clinica, questa le può essere sicuramente rilasciata dietro specifica richiesta da inoltrare all'amministrazione dell'ospedale (Ufficio Cartelle Cliniche).
Riguardo all'Ospedale dove si pratica d'eccellenza la Chirurgia Oncologica Ginecologia nella zona, preferisco, se non Le dispiace, essere contattato in privato, se crede opportuno.
Cordialità.