Ecografia e flussimetria in gravidanza

Salve,
vi scrivo per sottoporvi alcuni dubbi in merito alla mia gravidanza. Attualmente sono a 36+6 settimane.
Vi riporto alcuni dati relativi alle ultime ecografie che ho fatto.

Ecografia effettuata a 29+4 settimane:
BDP: 79,8
AD: 80
Femore: 54,8
Omero: 49,7
P.I. = 0,82
R.I. = 0,56
S/D = 2,25
Liquido amniotico aumentato (è risultato aumentato anche all’ecografia del mese precedente, mentre prima era normale).

Ecografia effettuata a 33+3 settimane:
BDP: 86,9
AD: 91,6
Femore: 66,5
P.I. = 0,75
R.I. = 0,58
S/D = 2,38
Liquido amniotico in quantità normale.

Ecografia effettuata a 36+3 settimane:
BDP: 92,10
AD: 89,7
Femore: 70,2
P.I. = 0,78
R.I. = 0,64
S/D = 2,81
Liquido amniotico in quantità normale.

Confrontando i parametri ho notato che AD è diminuito invece di aumentare. Mentre BDP E Femore sono aumentati. Potrebbe significare un ritardo di crescita?

Inoltre volevo sapere il vostro parere sulla flussimetria. Io non so valutare l’andamento delle onde però ho letto da qualche parte che i valori dovrebbero diminuire con il passare del tempo, invece a me sembrano aumentati. Potrebbe essere un problema di placenta, di mancato nutrimento al feto, di gestosi?

Grazie mille per il consulto.

[#1]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Quando Lei riporta il dato AD (probabilmente diametro addominale), riporta, quasi sicuramente il diametro addominale trasverso (DAT).
Esso costituisce una misura incompleta dell'addome fetale, molto esposto a falsi positivi o negativi, in virtù di parametri quali la posizione del feto, la quantità del liquido amniotico, la presenza o meno di movimenti "respisratori" ecc.ecc.
In questi casi migliore attendibilità clinica ed ecografica possiede il valore dell'intera circonferenza addominale (AC o CA come preferisce).
Riguardo i dati relativi alla flussimetria, essi rientrano tutti nella norma per le varie epoche.
I valori dell'indice di pulsatilità possono presentare dlele piccole oscillazioni fra parametri diversi in quanto legati:
a) all'angolo di insonazione del vaso
b) alla frequenza cardiaca del feto
c) all'intensità del segnale in relazione al guadagno impostato della macchina (gain)
d) all'uso di filtri di parete adeguati o meno
e) al posizionamento del gate o cancello ultrasonico in modo più o meno corretto
f) all'area del cordone (più o meno vicino all'inserzione ombelicale dello stesso) insonorizzata.

Ciò per rammentarLe le variabili più frequenti.
Non ultima, anche quella della ripetizione da parte dello stesso operatore o meno.

Perciò: tranquilla. Non mi sembra un quandro tipico per IUGR.
Per il futuro si faccia ripostare, enl referto di fine esame, il valore della circonferenza addominale, quello della circonferenza cefalica, la posizione del feto ed anche la lunghezza di un altro osso lungo (es. l'omero).


Saluti.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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