Isterectomia o miomectomia?

Gentili Dottori buonasera,

ho bisogno del vostro aiuto.
Premetto che ho 41 anni e non ho avuto figli.
Vi espongo brevemente la mia storia:
riscontrato primo fibroma intramurale a 23 anni causa di frequenti menometrorragie.
A 27 anni raschiamento dovuto a perdite di sangue molto abbondanti.
Nel 2000, all'età di 30 anni miomectomia isteroscopica eseguita in due tempi per rimozione fibroma.
A distanza di pochi mesi isteroscopia operativa per rimozione setto uterino.
Recidiva nel 2002 per la presenza di un'altro fibroma tipo G1 di circa 2-3 cm, quindi ricomparsa della sintomatologia.
Diagnosticata, sempre nel 2002 leucemia mieloide cronica.
Ulteriore raschiamento subito nel 2009.
Effettuata ad agosto 2010 isteroscopia diagnostica dove si è riscontrata la presenza di altri due fibromi molto piccoli.
Proposto in un primo momento l'asportazione dei fibromi per via laparotomica con incisione sovrapubica.
Visto le altissime probabilità di recidive valutata la possibilità (anche da parte dell'oncoematologo) di un isterectomia parziale.
Considerando la mia storia clinica e la malattia oncologica da cui sono affetta ho bisogno di avere ulteriori consigli per poter decidere con serenità. Preciso che per la leucemia sono in trattamento con imatinib ottenendo risposta maggiore.
In una paziente leucemica quale procedura è più corretta? Ci sono controindicazioni? Quali i rischi e le complicazioni?
Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Opterei per la laparotomia per un controllo maggiore del campo operatorio e possibilità di decidere serenamente(con il suo consenso)per una MIOMECTOMIA o ISTERECTOMIA naturalmente con conservazione degli annessi.
Salutoni

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore buonasera,

dalla sua risposta mi sembra di capire che la scelta andrebbe presa (da parte del chirurgo)in fase di intervento in laparotomia che consente un controllo maggiore del campo operatorio. Quali sono quindi le cause per cui il medico decide di fare l'isterectomia oppure di limitarsi a una miomectomia? Da cosa dipende la scelta?
La ringrazio per l'attenzione e per i chiarimenti che vorrà fornirmi.

Cordiali saluti.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Dipende dalla presenza di eventuali altri piccoli miomi nom evidenziati all'esame ecografico,dalla difficolta che potrebbe comportare la MIOMECTOMIA che comporterebbe una perdita ematica maggiore rispetto alla stessa ISTERECTOMIA,in ultimo un miglior approccio ad eventuale aderenze peritoneali conseguenti al precedente intervento di miomectomia.
SALUTI
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Utente
Utente
Gentile Dottore,

dall'isteroscopia diagnostica è emerso la presenza di un mioma G1 della emicavità di dx di circa 3 cm il quale risulta intensamente vascolarizzato con vasi sottili rettilinei. Inoltre si è già potuto constatare la presenza di altri due piccoli. Hanno evidenziato anche esiti di pregressa miomectomia ed esiti di parziale asportazione di setto uterino.
Ho fatto due iniezioni di Decapeptyl a distanza di 28 giorni una dall'altra, l'ultima il 12 di ottobre. Se si optasse per l'sterectomia questa cura può compromettere la riuscita dell'intervento? Se mi arrivano le mestruazioni?
Ho paura ad affrontare l'intervento,vivo giorni d'ansia.
Rimango in attesa di una sua gentile risposta e la ringrazio infinitamente.

Cordialità.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
La terapia che ha eseguito aiuta a migliorare il controllo della eventuale perdita ematica intraoperatoria.
NON accade nulla se dovessero comparire le mestruazioni!
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Utente
Utente
Grazie Dottore per la sua disponibilità. Credo che l'intervento sarà programmato a breve quindi avrò sicuramente ancora bisogno di consultarla.

Cordiali saluti.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
In bocca al lupo!
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Utente
Utente
Gentile Dottore buongiorno,

come le avevo già anticipato ho ancora bisogno dei suoi consigli.
Sono stata sottoposta ad intervento di "Isterectomia addominale subtotale con conservazione degli annessi" il 24 novembre.
Il decorso post-operatorio è stato complicato da anemizzazione per cui sono stata sottoposta ad emotrasfusione di 3 sacche di emazie concentrate. Il fatto si è verificato il terzo giorno dopo l'intervento quando l'emocromo ha evidenziato un notevole calo dell'emoglobina. Successivamente dall'ecografia fatta con urgenza si è potuto constatare che avevo perdite interne e nell'addome si era formata una raccolta di sangue.
Tengo a precisare che perdite di sangue esterne (tipo spotting) le ho avute solamente i primi tre giorni dopo l'intervento e sono ricomparse nuovamente il 06 dicembre sempre sotto forma di spotting ma di colore rosso molto chiaro tipo sangue annacquato e persistono tutt'ora.
Vorrei sapere se è una cosa normale oppure e segno di infezione o qualcos'altro?
Posso attendere la visita di controllo che è programmata per il 20 dicembre o mi devo preoccupare e chiamare il medico?
Rimango in attesa di una sua gentile risposta e la ringrazio anticipatamente.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
E' difficile per me ,stabilire la causa della perdita ematica post-operatoria,non avendo partecipato e quindi senza nessun criterio di valuatzione.
Le perdite vaginali che lei definisce "esterne" sono nella norma(cicatrizzazione del fondo vaginale).
Se non son abbondanti e non si tratta di sangue rosso vivo,e le condizioni generali sono buone ,attenda serenamente la visita.
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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Blasi La ringrazio per l'immediato riscontro.
Le perdite non sono abbondanti e mi sento discretamente bene quindi attenderò la visita del 20 dicembre.
Vorrei comunque sapere quanto tempo possono durare le perdite?
La ringrazio cordialmente.