Mastopatia fibrocistica e pillola

Salve, mi chiamo Angela e ho 27 anni.
Da tempo sono in cura con la pillola anticoncezionale "Yasmin" che mi era stata prescritta poichè presento dei microfollicoli alle ovaie ma che avevo interrotto da circa 1 anno e mezzo.
Per un pò di tempo non ho avuto il ciclo e il mio ginecologo lo ha sollecitato con una cura fatta per tre mesi a base di Dufaston, Clomid, Gonasi. Il ciclo si è ripresentato non del tutto puntuale per circa 5 mesi nei periodo in qui mi sono sottoposta ad una ecografia ginecologica sp con monitoraggio follicolare con esito "ovaie bilateralmente caratterizzate dalla presenza di numerosi (almeno 20) microelementi follicolari delle dimensioni massime di 5-6 mm, a disposizione prevalentemente sottocorticale.
Si associa bilaterale iperplasia dello stroma.
Endometrio ipoecogeno, dello spessore di 4mm, con ecopattern non ben definibile.
Si eseguono 7 successivi controlli , fino al 22° giorno del ciclo, senza variazioni sostanziali del repertorio descritto al 7° giorno".
Il mio ginecologo mi ha spiegato che non presento ovulazione e che potremmo occuparci di questo in seguito visto che al momento non sono sposata e non ho l'imminenza di avere un bambino.
Ha deciso di ridarmi la pillola che ho ripreso da circa tre mesi.
circa tre giorni fa ho effettuato una visita senologica e mi è stata riscontrata in entrambi i seni una lieve mastopatia fibrocistica...la dottoressa mi ha detto di sospendere la pillola poichè si potrebbe trasformare in tumore (nella mia famiglia non esistono casi di tumore al seno) mentre il mio ginecologo dice che non è vero.
COSA DEVO FARE? LA PILLOLA AUMENTA IL RISCHIO DI UN TUMORE E PUò TRASFORMARE LA MASTOPATIA IN ALTRO?
non sono molto serena, potreste darmi un consiglio?
Grazie anticipatamente
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Facciamo un pò di ordine :
1) In passato vari studi avevano suggerito che l'uso dei contraccettivi orali comportasse un aumento significativo del rischio di sviluppare un tumore del seno se
-molto precoce ,cioè in età adolescenziale
-prima della prima gravidanza
-se molto tardivo
-in donne con una storia familiare di tumore al seno

2)Una rianalisi di una cinquantina di studi epidemiologici ha concluso che DURANTE L'USO e NEI 10
ANNI SUCCESSIVI all'interruzione vi è UN PICCOLO AUMENTO
di rischio che tuttavia tende a diminuire con l'aumentare degli anni dall'interruzione.

Quindi ,tenendo conto del fatto che nella Sua famiglia non ci sono stati casi di tumore al seno e pur tenendo
conto che Lei assume contraccettivi "da tempo" (Da che età ? Da più o meno di dieci anni consecutivi ?) ,mi sento autorizzato a tranquillizzarLA soprattutto perchè
la diagnosi MOLTO generica di "lieve mastopatia fibrocistica" (!) non comporta un rischio di sviluppare
un tumore del seno superiore ad altri fattori di rischio su cui molto probabilmente nessuno ha mai indagato nel corso delle visite senologiche ,come ad esempio il menarca precoce, la dieta occidentale ricca di zuccheri e amidi raffinati,grassi e proteine animali, il sovrappeso ecc.
Per ulteriori informazioni su questo ultimo aspetto La invito a visitare il mio sito (www.senosalvo.com) nella sezione "La vita occidentale è nemica del seno ".
In ogni caso la malattia fibrocistica riunisce un gruppo eterogeneo di lesioni benigne che il più delle volte sono da considerare NON una vera malattia ma piuttosto un fenomeno parafisiologico determinato da squilibri ormonali.
Stia tranquilla con i più cordiali saluti
Salvo Catania

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Sperando di aver contribuito ad attenuare parte della SUA preoccupazione, mi preme precisare ed aggiungere ,rileggendo il Suo messaggio ("ho effettuato tre giorni fa una visita senologica ") che in Italia non è riconosciuta la specializzazione in Senologia nè tantomeno quella della figura del SENOLOGO. Ad esempio il sottoscritto,responsabile di una Unità di Senologia Chirurgica, può legittimamente presentarsi come chirurgo oncologo e non come senologo.Nel senso che si "abusa" talvolta del termine Senologo tanto è vero che i Centri di Senologia sono sorti d'incanto come i funghi anche in assenza di un training professionale e di una competenza specifica e soprattutto di una casistica significativa.
Se in futuro dovesse avere ancora dubbi, il mio consiglio quindi è quello di identificare un medico con un training professionale specifico in un ambiente specifico.Trattare di patologia mammaria ,come di altre patologie complesse, implica , per la sua elevata incidenza ed il suo elevato potere simbolico , una notevole conoscenza epidemiologica, clinica, chirurgica, radiologica e...soprattutto psicologica.
Probabilmente il "senologo" che l'ha visitata rispondeva a tutti i requisiti di cui sopra, tuttavia è incorso in un errore molto comune dagli effetti prevedibili e cioè quello di "marchiare a vita " una giovane donna con una generica (tra l'altro "lieve") diagnosi di mastopatia fibrocistica che al giorno d'oggi.... NON SI NEGA A NESSUNO !!
Cordiali saluti.
Salvo Catania
www.senosalvo.com
[#3]
dopo
Attivo dal 2005 al 2006
Ex utente
Dr.Catania,
la ringrazio per la sua cortese ed esaustiva risposta, mi sento più tranquilla.
Guarderò al più presto il suo sito
Cordiali saluti,
Angela