Collo dell'utero infiammato

Gentile dottore,vorrei un parere per ciò che riguarda la mia situazione.
A luglio ho fatto,come di consueto ogni anno, il pap-test dal mio ginecologo che mi ha riscontrato un utero molto infiammato.
Mi ha perciò prescritto Zitromax cps (2 cps) e Decon Ovuli x 10gg.Dopo questa cura mi ha fatto un tampone (a distanza di 10gg) che ha rivelato la presenza di Mycoplasma Urea.
Contestualmente sono anche usciti i risultati del pap-test che rivelano:
Scarsa presenza cellulare
Flogosi moderata
Assenza di cellule maligne o in via di modificazione.
Presenza di sangue.
Utile controllo dopo la terapia.

Quindi mi ha fatto prendere nuovamente Zitromax cps (3 cps da prendere io e il mio fidanzato e ripetere la cura dopo 7 gg dall'ultima assunzione) e detto di rifare il pap test dopo 6 mesi.
Settimana scorsa a distanza di 6 mesi dall'ultimo pap-test,ho rifatto il controllo e il tampone (a distaza dall'ultimo ciclo di 11 giorni) e mi ha trovato ancora un pò quest'utero infiammato.
Ho la "piaghetta",l'ovaio micropolicistico,e sono insulino resistente....ma non ho particolari dolori o fastidi,non avverto dolore durante la minzione,non ho dolori o fastidi durante i rapporti.Mi capita,mooolto raramente, che a seguito di un rapporto particolarmente "passionale" posso avere delle piccole perdite di sangue rosso vivo (ma il ginecologo tempo fa mi disse che era normale avendo io la "piaghetta",e dal momento che era una cosa molto sporadica dovevo lasciar cosi il tutto)
Mi è capitato di avere delle perdite,ma quest'ultime non discostano mai dal colore "lattiginoso" che da sempre ricordo di aver avuto.
Ragion per cui mi chiedo: cosa può causare quest'utero infiammato?
Il tempone vaginale è uscito negativo,mentre il pap-test ancora non è pronto.
Grazie anticipatamente per la disponibilità.


[#1]
Dr.ssa Lucia Vecoli Ginecologo 1.3k 57 78
Gent. Sig., il collo dell'utero è una zona particolare, dove spesso agenti flogistici e traumatici possono agire, favorendo lo sviluppo di varie patologie. La " piaghetta" termine in uso comune corrisponde alla presenza di epitelio cilindrico, di solito intracervicale, sull'esocervice, quella parte di collo dell'utero che protrude in vagina, che come la vagina è rivestita da epitelio pavimentoso. La presenza di tale epitelio cilindrico, che ha caratteristiche diverse da quello pavimentoso, comporta una maggiore produzione di muco, quindi perdite vaginali più abbondanti del solito, una zona di colore rosso sull'esocervice, un pH vaginale alterato, alcalino invece che acido. Questi fattori possono alterare l'ecosistema vaginale e facilitare infezioni, nella maggior parte dei casi sono però un reperto normale, specialmente nelle donne giovani, che hanno partorito, usano la pillola, ecc. Dopo la menopausa l'ectopia o ectropion scompare, per la risalita della giunzione che si trova al confine dei 2 epiteli. L'aspetto congesto della cervice e le perdite aumentano a seconda della fase del ciclo, scarse dopo le mestruazioni, molto più accentuate in prossimità delle mestruazioni. Quindi un reparto fisiologico cambia in senso peggiorativo se lo si osserva dopo o prima delle mestruazioni. L'importante è che il pap test e tampone siano negativi, poi giudicherà il suo ginecologo curante se limitarsi a controlli periodici o se ricorrere ad una terapia distruttiva, che , in caso di lesioni benigne, al limite della fisiologia, oggi è sempre meno utilizzata, se non in casi particolari. Cordiali saluti.

Dr. Lucia Vecoli

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la gentile risposta!!
Ieri ho ritirato il referto del pap test che riporta quanto segue:

Indicatri di qualità:flogosi eccessiva

Negativo per lesioni neoplastiche o preneoplastiche
Organismi:flora batterica mista
Commento: Negativo per lesioni neoplastiche e preneoplastiche
Quadro citologico da spiccata infiammazione
Flora batterica mista

Come anticipavo in precedenza,il tampone fatto sempre dal ginecologo cita:

Tampone :negativo

Ragion per cui ora mi chiedo??Come procedo??Da cosa può esser dovuta quest'infiammazione cosi severa??
Il medico mi ha dato solo degli ovuli di DECON x 10 gg e ripetere il pap test verso Giugno....Io,da profana, credo sia una cura fin troppo blanda.Secondo voi??Dovrò rivolgermi a qualche altro specialista?
Grazie a chi mi risponderà
[#3]
Dr.ssa Lucia Vecoli Ginecologo 1.3k 57 78
Gent. Sig., in assenza di sintomatologia significativa, a parte le generiche " perdite vaginali", con un tampone vaginale, se completo per tutti i patogeni, negativo e un pap test pure negativo è lecito secondo me, " rilassarsi" un attimo. La risposta del pap test fondamentalmente ha valore dal punto di vista oncologico, mentre è il tampone che è di ausilio, oltre alla visita, per diagnosticare le infezioni.. Se poi il suo ginecologo, che la conosce personalmente, non ha ritenuto di darle ulteriori cure è perchè , dagli elementi che ha prodotto verosimilmente non ne ha bisogno.
Come le ho già scritto la vagina è una specie di " zoo", nel senso che è abitata da una miriade di microrganismi saprofiti che la difendono dall'aggressione di germi patogeni. A seconda della fase del ciclo in cui viene fatto il pap test, è normale che aumenti la presenza di leucociti e cellule infiammatorie nella secrezione vaginale. La presenza della piaghetta fa il resto. Se il pap test, come spesso succede, non è effettuato nel periodo strettamente ovulatorio, dopo qualche giorno di astinenza sessuale e senza episodi flogistici in atto, è frequente che il citologo segnali segni generici di infiammazione, senza che n realtà ci sia una reale infiammazione bisognosa di cure. Tali risposte, che gettano nel panico le pazienti più ansiose, non necessariamente richiedono ulteriori accertamenti e cure. Un atteggiameno eccessivamente interventistico anzi, oltre a non essere giustificato sul piano clinico, rischia, con l'introduzione ingiustificata di farmaci a livello vaginale, di turbare l'equilibrio del delicato ecosistema ivi presente e di conseguenza di aprire la strada alle vere infezioni. Spero con questo di avere chiarito una volta per tutte i suoi dubbi, per la verità comuni a molte altre pazienti.
Per la sua serenità, concludo consigliandole di lasciare al suo ginecologo l'onere di interpretare i referti degli esami che le prescrive e darle le opportune spiegazioni . Cordiali saluti.
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