poliabortivita'

Buonasera, racconto brevemente la mia storia.
In aprile 2014 la mia compagna rimane incinta, sembra tutto regolare finché non comincia ad avere perdite ematiche e alla fine di agosto 2015 ha rottura delle membrane che comporterà ospedale e aborto indotto.
A maggio dell'anno successivo di nuovo incinta, ma non riesce neanche a fare evo che ha aborto biochimico.
Ci siamo rivolti ad uno specialista per la riproduzione che opera nel pubblico. Ho fatto uno spermiogramma dal quale risultava solo il 2% di forme normali. Ci ha consigliato di procedere con iui. Così abbiamo fatto e il 28 aprile c.a., dopo alcuni esami, abbiamo fatto l' inseminazione su ciclo controllato. Beta fatte la settimana successiva positive, rifatte una settimana dopo crescenti. Fatta la eco giovedì settimana 5+6,risultava camera gestazionale vuota. Ci hanno detto di aspettare mercoledì prossimo ma probabile uovo bianco.
ci sono esami che possiamo fare specifici per capire le cause di questi aborti ripetuti?
Grazie in anticipo, qualsiasi consiglio è gradito.
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Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 8.1k 178 86
Gentile Signore,

mi dispiace molto per la vostra storia così sfortunata, e spero con tutto il cuore che lei e la sua compagna possiate realizzare il sogno di diventare genitori.
Il primo aborto a quante settimane si è verificato?
La sua compagna ha fatto esami di approfondimento?

Dr.ssa Valentina Pontello
Ginecologa Fitoterapeuta Counsellor Consulente in sessualità tipica e atipica
https://linktr.ee/vvpginecologa

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta così veloce.
Il dolore per il primo episodio è tutt ora vivo in entrambi: facemmo la transucenza ed era perfetta. L'episodio avvenne alla 20 esima settimana. La mia compagna fece allora è prima delle iui dei tamponi e degli esami del sangue risultati tutti negativi.
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Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 8.1k 178 86
Gentile Signore,

in casi come il suo vale la pena di fare un approfondimento presso un centro per gravidanze a rischio per fare una serie di esami mirati ad escludere patologie, come trombofilie ed altre condizioni materne che possano predisporre a aborti del secondo e terzo trimestre. Un centro di eccellenza nella sua regione è ad esempio il S Orsola a Bologna.
Le possibili cause possono essere di tipo infettivo (ritenute la causa più probabile di rottura delle membrane) o legate a disfunzioni placentari.

Riguardo invece all'aborto precoce, si tratta in tutta probabilità di una anomalia cromosomica, un errore che avviene a caso e la cui probabilità aumenta con l'aumentare dell'età materna. In questo caso, non servono terapie specifiche, ma solo riprovarci.

Le consiglio di dare un'occhiata al sito CiaoLapo, dove trova informazioni utili per chi, come voi, purtroppo ha vissuto il dramma della perdita di un figlio.
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