Infezione cronica citomegalovirus?

Cari colleghi,
qualcuno mi ha detto che la mia sintomatologia caratterizzata da instabilità, cefalea occipitale e dolore ai muscoli retronucali e paravertebrali, sensazione di pressione auricolare e malessere potrebbe essere dovuta ad una riattivazione del CMV. (nella mia precedente mail sono elencati gli esami che ho eseguito nell'arco di quattro mesi Rx cervicale, RMN cranio senza mdc, dopler vasi epiaortici, visita ORL, neurologica ed oculistica). Premetto che circa un anno e mezzo ho, avuto un'infezione sintomatica da CMV con febbricola per 8 settimane ed intensa astenia ed in quella occasione gli esami sierologici documentarono anche una pregressa infezione da Epstein Barr. Attualmente gli esami documentano per il CMV IgG 10000 ed IgM positive con una avidità del 42%. All'obiettività ho una forte iperemia del faringe non dolorosa con piccole petecchiette, avverto solo come un nodo in gola, scolo faringeo biancastro e linfoadenopatia laterocervicale con linfonodi dal diametro max di 3 cm con caratteristiche reattive ed un lieve ingrandimento delle ghiandole salivari sottomandibolari (eseguita accutara ecografia), le poche volte che ho misurato la temperatura era 37-37,1. Da alcuni giorni ho fastidi ai muscoli degli arti inferiori simil influenzali che peggioramo il mio senso di instabilità con senso di debolezza, mi sento dolori agli occhi come se mi facessero male i muscoli oculari e a volte mi sembra di vederci peggio (eseguita come accennato visita oculistica ed i miei occhi sono organicamente sani) e spesso sono costretta a letto per la cefalea occipitale con forte instabilita sensazione di testa pesante e confusa, malessere.
Emocromo ed esami ematochimici nella norma.
Un collega mi ha consigliato di eseguire una terapia antivirale per due mesi insieme alla diaminocillina.
Ho eseguito qualche giorno fa una visita fisiatrica con indicazione ad eseguire la mesoterapia in regione occipitale e cervicale per cercare di attutire la sintomatologia ed una visita neurologica che ha confermato la negatività dell'esame obiettivo neurologico per quanto riguarda i fastidi agli ari inferiori.
Un cardiologo visitandomi mi ha riscontrato un piccolo prolassetto della mitrale che secondo lui potrebbe essere di origine infettiva virale.
Sono 4 mesi che non riesco a risolvere il mio problema, potrebbe effettivamente dipendere da questo (anche se io ho sempre saputo che la riattivazione o la non risoluzione dell'infezione da CMV sono tipiche dei pz immunodepressi)?Esiste veramente questa forma cronica dell'infezione? Ci sono altri esami che dovrei eseguire?
Cordiali saluti.
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Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
domanda del 24 Febbraio.
Egregia, sa benissimo che “esami ematochimici tutti nella norma, non vuol dire niente, soprattutto per la interpretazione che deve essere fatta in base ai dati clinici, che conducono nel ragionamento diagnostico, infatti, non solo vanno letti sugli spostamenti dal “centro” dei valori cosiddetti “normali”, che derivano da una statistica; inoltre lei chiede quali altri esami dovrebbero essere eseguiti, come faccio, se non so quelli che ha eseguito; ha effettuato veramente quelli necessari per condurre la diagnosi?

Analizzando i suoi sintomi, parto da quel “senso di nodo alla gola”, “ disturbo della deglutizione”, che posso considerarlo caratteristico di una infiammazione della tiroide, la cefalea, instabilità sono riconducibili, non solo alla alterazione della regolazione della ghiandola, ma anche alla riacutizzazione di una infezione virale.
Tutto questo, va anche ricondotto ad una iniziale Sindrome da stanchezza cronica, fibromialgia.
Considero molto i sintomi vaghi e aspecifici, per questo, eseguo esami strumentali in studio, che mi chiarificano e mi conducono nel ragionamento diagnostico, in tempo reale, in modo da controllare sempre ogni dubbio. Ad esempio se penso un interessamento della ghiandola tiroidea, ho la possibilità di controllare immediatamente, il suo funzionamento, quali agenti patogeni sono presenti, successivamente, consiglio esami ematochimici e strumentali che mi affinano quella che è la mia diagnosi iniziale, che già ho avuto la possibilità di dimostrarne la validità.
Quindi vanno ricercati quegli agenti patogeni che sono presenti e possono essere alla base dei suoi sintomi.
Come vede, la ricerca si sposta completamente, quel disordine muscolo tensivo, può avere una origine ben precisa nella fibromialgia, come quella cefalea, nella sindrome da stanchezza cronica, ampiamente descritto in letteratura internazionale, le cui cause sono ormai ben conosciute.
Comunque, vanno sempre ricercate le cause che determinano quei sintomi vaghi e aspecifici, cardine della prevenzione, senza attendere l’arrivo della malattia conclamata.
Lei sa benissimo che esiste un innesco infettivo, susseguente a questo, una fase di latenza, prima che si verifichi la malattia conclamata, base della malattie autoimmuni, in cui si verificano quei sintomi vaghi e aspecifici, analizzarli attentamente, conduce alla diagnosi precoce, in modo tale da non far accadere la malattia; lei è in questa fase di latenza.
Sospetto una sindrome da stanchezza cronica, fibromialgia, tiroidite iniziale.

Questa era la prima risposta che avevo preparato, prima di leggere la seconda domanda di Sabato 3 Marzo, e non mi è sembrato il caso di modificarla, vedendo la seconda domanda, che effettivamente, lei ha dimenticato di riferire parti di anamnesi importantissimi:
“Premetto che circa un anno e mezzo ho, avuto un'infezione sintomatica da CMV con febbricola per 8 settimane ed intensa astenia ed in quella occasione gli esami sierologici documentarono anche una pregressa infezione da Epstein Barr.”
Quindi presenza di CMV, il quale ha proprio la caratteristica, non solo di rimanere in forma latente, ma anche quella di attaccare le strutture nervose, soprattutto nervo ottico, vestibolare e acustico, oltre ad albergare nelle cellule epatiche, oltre a innescare allergie. Anche il virus di Epstein Barr, ha questa caratteristica di permanere latente nelle cellule, preferibilmente linfatiche, non essere più individuato, riattivarsi periodicamente e di innescare patologie ben importanti come, nel suo caso, sindrome da stanchezza cronica, tiroidite.
Quella faringite, è caratteristica della riattivazione del virus di Epstein Barr, come quei linfonodi laterocervicali, reattivi; perché reattivi, reattivi a cosa?
La febbre chi la provoca?

Continua a riferire esami ematochimici nella norma, senza indicarli, ma un CMV IgG 10000 ed IgM positive con una avidità del 42%.”?, occorre analizzarlo attentamente, facendo partire il ragionamento da questo.
Quel “pregressa infezione da Epstein Barr.” Considerandola “pregressa” e non presenza attiva del virus, le toglie una buona fetta di possibilità di diagnosi. Lei attualmente ha riferito due dati importantissimi per giungere ad una diagnosi presenza di due virus pericolosissimi, CMV, ma EBV, ancor più pericoloso.

Questi vanno portati via, ma non con Diaminocillina, che non funziona sui virus, ma nemmeno con antivirali, la cui efficacia è completamente nulla.

L’intervento deve essere diretto verso i virus stessi, come indicato dalla letteratura; sul sistema immunitario, individuando quelle che sono le sue alterazioni create dai virus, ma soprattutto dall’EBV.

Quindi come accennato nella prima risposta, ma ora confermato dai dati che lei ha riferito, lei ha una sindrome da stanchezza cronica, fibromialgia, tiroidite, provocata dal CMV ed EBV, che chiaramente vanno portati via, ma bisogna essere sicuri effettivamente della progressione della loro eliminazione.

saluti Alberto Moschini
moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it







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Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregia collega, sarebe opportuno che ci tenesse informati sull'andamento della sua sintomatologia, Grazie

Saluti alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it

[#3]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali


Egregia collega, riferisca i valori della tipizzazione linfocitaria, degli ormoni tiroidei e degli anticorpi antitiroide.
La pregressa infezione da Epstein Barr è sempre attiva, considerate le caratteristiche di questo virus, come quelle del Cytomegalovirus, che rimangono latenti nelle cellule per riattivarsi periodicamente; quello che effettivamente va cercato non sono le grandi infezioni, visibili ai comuni esami, ma quelle minime, per cui occorrono esami strumentali specifici, come la tomografia elettrolitica extracellulare, che indica le zone in cui risiede il virus, da cui deve partire il ragionamento, per la soluzione terapeutica. Questi virus vanno portati via, poiché cominciano a produrre la sindrome da stanchezza cronica, i suoi sintomi ne indicano l’insorgenza, fra questi “anche se continuo ad avere fastidi agli arti inferiori come se i muscoli tremassero durante la marcia, sintomo comparso negli ultimi 15 giorni.”
Sia il Cytomegalovirus, che l’Epstein Barr, possono innescare, non solo le tiroiditi, ma anche la sindrome da stanchezza cronica, fibromialgia, ed altre patologie importanti.
Questo è il motivo per cui appena ne riscontro la presenza, immediatamente appronto la terapia per la loro eliminazione.
Saluti alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it

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