Contagio da virus intestinale

Buongiorno.

La mia famiglia è stata colpita da un virus intestinale che provoca, come noto, nausea, vomito e diarrea.
La prima ad ammalarsi è stata mia nonna, che ha 97 anni e vive in una casa di riposo, dove anche altri diversi anziani sono stati colpiti. I primi sintomi si sono presentati sabato.

La domenica notte è stato male mio padre, presumibilmente perchè ogni giorno va ad accudire la nonna: nausea e fortissima diarrea per 24 ore, poi si è ristabilito.

Mercoledì sera è toccato a mio fratello (vomito e un po' di febbre), che era stato a contatto con mio padre la domenica.

Ieri si è sentita male mia sorella (vomito, diarrea e febbre), che era stata a casa di mio padre quando già lui stava meglio.

Mia madre, invece, che si è presa cura di tutti quanti, non si è (almeno finora) ammalata.

Vorrei capire il meccanismo di contagio di questo virus.
Quanto dura l'incubazione, cioè dopo quanto tempo da quando si è stati vicino ad un malato si possono manifestare i sintomi?
Fino a quando un malato può dirsi infettivo?
In quale modo si trasmette il virus, e quindi in quale modo ci si può proteggere?

Grazie.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Il punto di fondo è che noi non sappiamo che tipo di virus è coinvolto perchè di virus intestinali ve ne sono tantissimi e tanti altri virus, classico quello influenzale, possono causare disturbi gastroenterici. Di norma sono infezioni banali che nel giro di qualche giorno , dopo un'incubazione anch'essa di qualche giorno, scompaiono. Non esistono cautele preventive per evitare il contagio, perchè spesso si trasmettono per via aerea interessando poi anche stomaco ed intestino. L'unica cosa è evitare il contatto con persone affette.

Un saluto

A. Baraldi