Ripeteró il test per l'hiv fra un mese, e se negativo anche fra due mesi

Salve dottore, sono un ragazzo di 32 anni e ho una terribile paura,
Per la prima volta nella mia vita, il giorno 16/11/2016 ho avuto un rapporto sessuale ad altissimo rischio;
Ho fatto un test per l'HIV dopo solo una settimana e ovviamente è risultato negativo; la sera stessa mi è sorto un dolore al petto di natura muscolare, e dopo 3 giorni è sopraggiunta una forte stitichezza accompagnata da fortissimi dolori lombari, i quali si presentavano solo al mattino e per 1 ora, dopo di che nulla;vado al pronto soccorso e i medici non riscontrano nulla di anormale, se non solo questa forte stitichezza e mi prescrivono un lassativo, una pomata da applicare nei punti dove fa male(etoflam) e delle pasticche (diclac);
Dopo un paio di giorni i piedi ed un ginocchio si sono gonfiati, ma senza dolore; non ho alcun sintomo influenzale, i linfonodi non sono gonfi e non ho alcuna piaga sul corpo; ripeteró il test per l'HIV fra un mese, e se negativo anche fra due mesi;
Vorrei sapere se ci puó essere una relazione fra un'eventuale contagio da hiv e questi sintomi;
Grazie in anticipo.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
con i limiti del consulto telematico non vedo che relazione ci possa essere tra la sua stitichezza e i suoi dolori addominali e lombari di 1 ora al mattino e l'infezione EVENTUALE da HIV.
La stessa considerazione vale per i piedi gonfi e il ginocchio, che forse meriterebbero una consulenza clinica almeno del suo medico curante.
La tempistica per il test HIV (30gg e 90gg dal rapporto) è corretta.
Io considererei anche la sierologia per la Sifilide (VDRL - TPHA) che è possibile effettuare con risultato definitivo già a 60 gg o quando farà il test di conferma a 90gg. Ovviamente se non insorga prima un sifiloma primario da qualche parte.

Cordialità,
Dott. Caldarola.
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Utente
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Grazie mille dottore
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Utente
Utente
Dottore, secondo una diagnosi del medico dovrei avere una forma di artrosi,della quale ho iniziato ad avere i primi sintomi dopo solo una settimana dal rapporto a rischio;non presento alcun sintomo influenzale o piaghe o altri sfoghi cutanei...può essere questo un campanello di allarme?
Chiedo scusa per le tante domande ma la paura mi sta consumando...
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
ma quale artosi!
Io non posso visitarla ma lei potrebbe presentare i sintomi di una connettivite, tipo l'Artrite Reumatoide o di una artropatia da infezione causata da Streptococcus Beta Emoliticus di Gruppo A o ancora da iperuricemia.
Dica al suo medico di indagare in questa direzione, se lo sa fare, altrimenti si rivolga a un Internista o ad un Reumatologo.

Arrivederci,
Dott. Caldarola.
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Utente
Utente
Chiedo scusa per l'errore, intendevo artrite. purtroppo vivo fuori sede e rientreró in Italia la prossima settimana;ho già prenotato visite specialistiche alle quali mi sottoporró appena rientro, ma vorrei sapere se ci possono essere correlazioni fra un eventuale contagio da hiv e le patologie da lei descritte...
Grazie ancora dottore
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Non vedo nessuna correlazione.

Cordialità,
Dott. Caldarola.
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Utente
Utente
La ringrazio dottore
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Utente
Utente
Salve dottore, chiedo scusa ancora una volta per il disturbo, ma ho un'altra domanda da farle;
Ho appena saputo che la mia partner è risultata positiva alla chlamydia trachomatis;possono essere dovuti a questo i problemi che sto riscontrando in questi giorni?naturalmente al mio rientro in Italia farò tutti i test riguardanti le STD
La ringrazio in anticipo;
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
la Chlamydia Trachomatis è causa nel maschio principalmente di infezioni dell'apparato genito - urinario. E' tuttavia rara ma possibile la comparsa della Sindrome di Reiter in cui si associano anche sintomi di artrite sieronegativa.
Pertanto è necessario che lei verifichi la presenza della Chlamydia nel suo organismo. Che se presente va ovviamente curata.

Cordialità,
Dott. Caldarola.

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Utente
Utente
Grazie mille dottore;
Non presento alcun segno cutaneo Sia al livello genitale che in alcun altra parte del corpo e non avverto alcun dolore durante la minzione, ma urino molto spesso e il ginocchio destro, ora sgonfio, continua a far male;non ho più alcuna stitichezza, ma quando sopraggiunge lo stimolo dell'evacuazione i dolori lombari tornano;
la ringrazio ancora per le delucidazioni da lei fornitemi...in ogni caso la mia condizione potrebbe essere dovuta al contagio da chlamydia?
grazie ancora
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Non fa più menzione dei piedi.
Sono guariti anche quelli?
E i dolori lombari tornano contemporaneamente allo stimolo a defecare o solo durante il ponzamento (lo spremersi per far fuoriscire le feci)?
A questo punto credo che la Chlamydia c'entri nulla.
Ma il dolore associato alla defecazione va indagato se persistente.

Cordialità,
Dott. Caldarola.
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Utente
Utente
I piedi sono ancora un po' gonfi e fanno ancora male e si, i dolori lombari sono quasi sempre presenti, ma sono più forti quando ho lo stimolo;
Ho seguito una cura di amoxicillina quest'ultima settimana, che è terminata ieri, ma se non prendo antidolorifici i dolori sono ancora molto forti...
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Guardi,
lei sostanzialmente ha la stessa sintomatologia di cui si lamentatva all'inizio. Tranne la stitichezza.
Non so chi e su quale base le abbia consigliato l'Amoxicillina che non ha alcun effetto sui patogeni intracellulari obbligati come la Chlamydia Tracomatis.
Rimane pertanto in piedi, e va esclusa, la possibilità di una S. di Reiter "incompleta" in assenza di sintomatologia uro - genitale eclatante.
Per via telematica non è possibile fare alcuna diagnosi concreta: tanto più che nella replica #10 il quadro clinico sembrava ormai in risoluzione ora nella replica #12 lei afferma testualmente:
"se non prendo antidolorifici i dolori sono ancora molto forti..."
Pertanto torni in Italia, se ancora non vi è tornato, e vada a visita da un serio Internista che possa valutarla realmente, proporle un percorso diagnostico, formulare una diagnosi ed eventualmente suggerirle una terapia.
Poi se vuole ci faccia sapere.
Cordialità,
Dott. Caldarola.

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Utente
Utente
Dottore la ringrazio per la disponibilità, torneró in Italia martedì, e ho già prenotato una visita da uno specialista e appena avrò dei riscontri vi farò sapere;
In ogni caso sarebbe da escludere che questi sintomi siano dovuti ad un'eventuale sierocorversione?
La mia ex partner ha contratto la clamidia, ma ho avuto un altro rapporto a rischio con un'altra persona...
Grazie ancora dottore
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
I suoi non sono sintomi che suggeriscono una sindrome da sieroconversione.
Ma se Lei, e questa è l'ennesima sorpresa, dice di aver avuto un rapporto a rischio, dopo quello ad "altissimo rischio" del 16/11, con un'altra persona, deve fare ex novo tutti gli esami per escludere le MST.
Scusi ma a Lei le esperienze di vita non insegnano nulla?
O nel paese estero in cui lavora o risiede è proibito l'uso del profilattico?
Mah! Faccio davvero fatica a comprenderla. Del resto ciascuno è artefice della propria sorte. Lo dicevano i Latini, in Latino ovviamente.
Buona serata,
Dott. Caldarola.
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Utente
Utente
Il rapporto è sempre quello, la mia ex ragazza è partita per il Giappone il15/11(è giapponese) ed ho avuto quel rapporto occasionale il giorno dopo, ma ero sprovvisto di contraccettivi purtroppo...solo dopo 5 giorni sono venuto a conoscenza del rischio al quale sto andando incontro...e le assicuro che mi sono sempre protetto a meno che non conoscevo l'altra persona(ma evidentemente non conoscevo neanche la mia ex che ha contratto la clamidia10 giorni prima il 15/11 in un weekend a Londra con le amiche)...è stato un giro di tremende combinazioni;
Chiedo scusa per lo sfogo, ma sto vivendo un'incubo...
In ogni caso la ringrazio per la disponibilità
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Utente
Utente
Salve dottore, ho rifatto il test su tutte le STD Dopo più di 3 mesi dal rapporto a rischio e sono risultato negativo a tutto per fortuna(hiv, clamydia, gonorrea, sifilide e epatite);
La diagnosi fattami dall'ospedale che mi ha avuto in cura è stata spondilite anchilosante sieronegativa, dovuta appunto a chlamydia trachomatis;
Tuttavia ho ancora dolori al livello articolare, nonostante tutti i valori delle analisi del sangue siano rientrati; (pcr e ves sono tornati normali)
Crede che siano solo delle artralgie destinate a sparire nel tempo o dovrei essere sottoposto ad ulteriori cure?
Grazie mille per tutto; ho apprezzato e apprezzerò la sua disponibilità...
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
se l'artropatia è legata alla Chlamydia Trachomatis va curata, con grande probabilità di remissione completa e durevole.
Deve valutarla realmente un reumatologo.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
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Utente
Utente
il reumatologo mi ha detto che è in fase remissiva, ma che le artralgie possono persistere anche fino ad un anno o più...il messaggio in se per se era solo per metterla al corrente riguardo la mia situazione, e magari essere utile a chiunque altro si trovi nella mia condizione;
La ringrazio ancora per la sua disponibilità e per l'aiuto fornitori da lei;
Un cordiale saluto e un ulteriore grazie;
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Di nulla!
Buona guarigione e anche rapida!
Dott. Caldarola.
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