Algodistrofia dell'anca

Buongiorno,
mi è stata da pochi giorni dignosticata un algodistrofia dell'anca, che mi causa dolore e problemi di deambulazione (cammino con l'ausilio di una stampella). Dal momento che la ditta presso cui lavoro spesso invia dipendenti in trasferta (a volte per lungo tempo e molto lontano dalla sede lavorativa), volevo sapere se, a seguito di questa patologia, posso chiedere (ed ottenere!!) che in sede di visita medica aziendale il medico competente, qualora esprima giudizio di idoneità, possa prescrivere (per iscritto) come limitazione (anche temporanea) la non compatibilità con il regime di trasferta, dal momento che questo mi causerebbe forte disagio e sollecitazione dell'arto (trasporto del bagaglio, dover camminare, salire/scendere dai mezzi, guidare, ecc..). Lo stesso medico in occasione dell'ultima visita (avevo già problemi ma non avevo ancora la diagnosi definitiva, che è stata confermata solo pochi giorni fa da RMN) mi ha detto che non può "prevedere" cosa ipoteticamente potrebbe chiedere l'azienda e che quindi non può apporre tale limitazione in anticipo sul referto, e che nel caso dovesse succedere posso comunque chiedere una visita straordinaria. Questa soluzione però non mi lascia tranquillo, perché capita che la ditta chieda ai dipendenti di andare in trasferta anche senza preavviso (il giorno prima) e in questo caso non ci sarebbe il tempo materiale per opporsi e richiedere una nuova visita. Vorrei quindi capire se posso ottenere questo tipo di limitazione da subito, in modo da evitare qualsiasi contenzioso / discussione non appena l'azienda dovesse farmi questo tipo di richiesta.
Grazie molte.
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Dr. Gilberto Marcello Boschiroli Medico del lavoro 178 12
Quanto da Lei riferito non sembra avere molto senso. L'attività in trasferta come Lei la descrive è infatti facilmente prevedibile e fa parte quindi delle possibilità del suo lavoro.
Il medico competente può, anzi a mio avviso DEVE, quando è il caso prevedere delle limitazioni a questa attività, che visto quanto da Lei lamentato mi sembrano plausibili.

Cprdialmente,

Dr. Gilberto Marcello Boschiroli

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie molte dott. Boschiroli, il medico aziendale ha fissato la prossima visita a gennaio. Concretamente cosa posso chiedere in quella circostanza nel caso il medico aziendale non volesse riconoscermi questa limitazione (che come lei dice giustamente rientra nell'ambito delle possibilità di quanto viene - aggiungo io frequentemente - richiesto in azienda)? Potrebbe essere utile esibire una certificazione specialistica con esplicita indicazione di 'riposo' (sebbene la diagnosi in sé di Algodistrofia dell'anca dovrebbe già essere auto esplicativa per le sue implicazioni)? Al momento come documentazione ho soltanto la diagnosi di Algodistrofia fatta dall'ortopedico e il neurochirurgo, supportata da RMN ed elettromiografia. Legalmente quali mezzi ho a disposizione affinché mi venga riconosciuta? Posso rifiutare comunque la trasferta senza incorrere in sanzioni? La ringrazio nuovamente per la sua disponibilità.
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Dr. Gilberto Marcello Boschiroli Medico del lavoro 178 12
Buon giorno,
spieghi con cura al medico competente dell'azienda la sua situazione. Se la diagnosi è già stata posta correttamente ogni ulteriore certificazione è inutile.
Se il medico competente non dovesse esprimere la limitazione alle trasferte, con argomentazioni che non ritiene accettabili, contro il giudizio del medico aziendale può fare ricorso all'apposita commissione della ASL territorialmente competente (quella dell'azienda, non la sua), entro 30 giorni dalla data di redazione del giudizio scritto.
Fino a che vale il giudizio del medico competente aziendale Lei non può esimersi dall'eseguire i compiti assegnati, trasferte comprese.
Può sempre adire le vie legali, nei confronti del medico competente e dell'azienda, per la messa a rischio della Sua salute e per i danni che ne possono conseguire.
Prima di intraprendere tale via, sempre costosa, complicata e dall'esito incerto, cerchi di raggiungere la soluzione concordemente con il medico competente e, tuttalpiù, con il ricorso sopra descritto.
Mi scusi il ritardo nella risposta, ma sono stato presissimo dal lavoro!
Buon fine settimana
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie molte per la sua disponibilità dott. Boschiroli. Purtroppo temo che il MC non voglia prendersi troppe "responsabilità" o magari non conosce realmente le implicazioni della malattia, per questo le avevo domandato se non fosse il caso di munirsi di una documentazione più "parlante" con l'indicazione esplicita su cosa è meglio evitare. Cercherò comunque di addurre le mie ragioni in sede di visita. La ringrazio ancora, è stato gentilissimo.