Chiarezza sull'etilometro. falsi positivi, attendibilità ecc...

Buongiorno. Sono un praticante avvocato ed avrei bisogno di alcuni chiarimenti riguardo al c.d. etilometro. Mi sono capitati casi in cui i soggetti sottoposti ad etilotest affermano di non aver ingerito alcool (se non in quantità minima) ma di esser rimasti sorpresi della quantità alcolica rilevata con il test. (solitamente una quantità non superiore al limite legale di 0,5 gr/litro, o anche superiore in alcuni casi).
Essendo ignorante in medicina avrei da domandarvi:

1) è possibile che l'apparecchiatura possa rilevare un "falso positivo" nei soggetti che assumono farmaci a contenuto alcolico? Esistono farmaci con contenuto alcolico tale da poter incidere sulla presenza di alcol nel sangue? (Esistono farmaci di uso comune per patologie generali acquistabili senza ricetta con tali caratteristiche alcoliche?)

2)dopo quanto tempo dall'assunzione dell'alcol è possibile fare il test affinchè risulti corretto? E' vero che se fatto dopo pochi minuti l'apparecchiatura può rilevare una concentrazione non rispondente a realtà?
In altre parole: quanto tempo è necessario affinchè il fisico metabolizzi l'alcool in modo tale da far sì che una misurazione con l'etilometro rispecchi fedelmente le reali quantità di alcol presenti nell'organismo?

3) esistono farmaci o stratagemmi in grado di attenuare la percentuale alcolica presente nel sangue oppure di "ingannare" (anche solo in parte) la misurazione fatta con etilotest?

4) è evidente che l'etilometro non è allo stato attuale lo strumento migliore di diagnosi dello stato di ebbrezza o di ubriachezza, dato che anche un incompetente come me in materia è in grado di rendersi conto che la risposta all'alcol varia da soggetto a soggetto e soprattutto (mi pare) in relazione alla massa corporea, per cui il limite di 0,5 può significare una sintomatologia di ebbrezza in certi individui con le evidenti ripercussioni sull'autocontrollo, mentre in altri soggetti può non significare un'alterazione delle capacità psicofisiche.

Al momento attuale uno strumento che rileva una percentuale ( 0,5 o maggiore) e solamente un numero non mi pare la soluzione al problema, dato che di x sè è un valore un pò insignificante in quanto variabile da persona a persona quanto ad effetti psicofisici.

La domanda è: esistono altri sistemi in grado di accertare la REALE capacità psicofisica di un soggetto che ha ingerito alcool?? QUali?
L'etilometro misura un numero ma non mi pare dica nulla dello stato e delle capacità psicofisiche del soggetto esaminato.

Saluti grazie in anticipo.
Silvio.
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Dr. Maurizio Golia Medico legale, Medico del lavoro 1.9k 95
Egregio avvocato,
faccio parte della Commissione provinciale patenti di guida, non è semplice fornire una risposta esaustiva in questa sede, per quanto riguarda gli aspetti medico-legali, esistono dei limiti fissati per legge alla prova dell'etilometro (0,5 g/l)ed in alcuni casi pur non effettuando la prova (per rifiuto)oppure a conferma della prova effettuata, gli agenti di polizia verbalizzano per esempio condotta di guida anomala, alito vinoso, barcolla, ride immotivatamente, ecc)e provvedono alla sanzione e a sospendere la patente.
Comunque in ospedale possono essere effettuati gli esami del sangue per verificare l'alcolemia.
Tutti gli eventuali stratagemmi, i tempi intercorrenti, e altre considerazioni non possono essere generalizzate, eventuali falsi positivi andrebbero dimostrati nelle sedi opportune solo con eventuale perizia medico legale di parte.
Comunque esistono in rete e sui siti ministeriali opuscoli che forniscono tutte le informazioni in merito alle quantità massime di alcool possibili da assumere per non superare il limite, i tempi di assorbimento, ecc.

Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
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