Un po' più prominente del recesso ascellare

Buongiorno,
vorrei sottoporre il mio problema.
Ho 32 anni, altezza 180 cm e peso 80 kg.Ho sempre praticato diversi sport, e dopo oltre 10 anni di allenamento in palestra, nel dicembre 2007 eseguendo un esercizio in extrarotazione (lento dietro con bilanciere) con carico (circa 50kg su entrambe le braccia) mi sono infortunato. Ho sentito un rumore di rottura e un dolore alla spalla destra. Dopo circa tre mesi di pausa in palestra, dolore persistente e notevole difficoltà ad eseguire alcuni movimenti (dormire con gomito sotto la testa, prendere oggetti posti dietro la scapola interessata) ho effettuato una ecografia e un RM il cui esito è il seguente: Minima struttura cistica sub condrale a livello del trochite.Il tendine del sovra spinato risulta un po’ assottigliato nell’indagine ecografica ma l’indagine RM non dimostra segni di rottura. Minima dilatazione della borsa sinoviale subacromiale e regolare il tendine del sottospinoso e del sottoscapolare. Conservato il capo lungo del bicipite e non versamento articolare.Trofismo muscolare regolare. In seguito alla visita ho eseguito un ciclo di Fkt con laser e ultrasuoni ottenendo dei benefici per ciò che riguarda l’acuità del dolore in determinate posizioni del braccio. Persistendo però il continuo indolenzimento della spalla, ho eseguito una visita specialistica e una Rm con mezzo di contrasto il cui referto indica: Buono il trofismo dei muscoli rotatori. Acromion con morfologia tipo II con lieve accentuazione dell’inclinazione anteriore. Normale il segnale dei tendini sovra spinato, sottospinato, sottoscapolare e piccolo rotondo. Non si apprezzano segni riferibili a micro instabilità anteriore in particolare non risulta compromesso l’ancoraggio bicipitale. Si segnala la presenza di una lesione labro-legamentosa coinvolgente il cercine da ore 3 a ore 6 e il legamento gleno-omerale inferiore, caratterizzata da una diffusa presa di segnale con tumefazione e aspetto un po’ più prominente del recesso ascellare. A seguire lo specialista mi ha consigliato una riparazione artroscopica del cercine con ancorette in materiale riassorbibile. Ad ora la situazione è di abbastanza frequenti indolenzimenti anche di forte entità,che non limitano pèrò le attività normali, che interessano la spalla estendendosi posteriormente lungo la scapola e i muscoli dorsali. Nessuna particolare limitazione funzionale nello svolgimento delle attività quotidiane (guidare, portare moderati pesi, prendere oggetti posti dietro il capo). Lieve limitazione nelle attività sportive che però riesco a praticare (palestra con carichi molto moderati e senza nessun esercizio per le spalle o il petto, sci, calcetto).
E' ora giunto il momento di decidere per l'intervento chirurgico.
Volevo sapere se a che distanza dall'intervento generalmente si inizia la fkt e in che cosa consiste il trattamento previsto per il recupero.
Inoltre volevo sapere se ci sono rischi di non riprendere il corretto uso del'articolarità.

Grazie infinite
[#1]
Dr. Francesco Forte Medico fisiatra, Medico osteopata 159 2
Egr generalmente la riabilitazione inizia precocemente, durante il primo mese nel quale di solito si indossa un tutore si iniziano esercizi molto semplici per poi passare gradulmente ad esercizi sempre più complessi. è una riabilitazione lunga di solito circa 6 mesi , ma se fatta bene riprendera' sicuramentela iena funzionalità dell'arto superiore. le consiglio di affidarsi ad un equipe di medici e riabilitatori che siano in conatto tra loro,in quanto lo scambio di informazioni trachirurgo-fisiatre-fisioterapista è fondamentale per la buona riuscita del programma riabilitativo
cordialmente

Dr. Francesco  Forte
Direttore Centro Scoliosi Salerno
Master in Ozonoterapia www.gruppoforte.it - www.scoliosisalerno.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
intanto grazie della cortese risposta.
Ogni tanto il dolore sembra in regressione(specie quando non pratico nessun tipo di sport), ogni tanto l'indolenzimento diventa veramente importante come in questi giorni.
Secondo lei l'unico modo per risolvere il problema(che mi porto dietro ormai da oltre 2 anni) e poter ancora praticare attività sportiva senza particolari problemi è l'intervento chirurgico??(o c'è qualche possibilità che possa rimarginarsi la lesione con fisioterapia o riposo??)
Ho provato la settimana scorsa a recarmi da un fisioterapista (su consiglio dell'ortopedico per vedere se si riesce a eliminare il dolore) e ho fatto una prima seduta in cui sono stato visitato e mi sono state fatte fare delle specie di flessioni su due cavi con un apparecchio che li muoveva in continuo. Sul momento nessun problema particolare ma dal giorno dopo indolenzimento molto forte alla spalla che perdura da ormai 4 gg.
Non sò veramente che cosa fare, l'intervetno un pò mi impaurisce(per le possibilità di peggiorare ulteriormente) ma se dovesse essere l'unico modo per uscire da questa situazione dovrò certamente affrontarlo...

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Dr. Francesco Forte Medico fisiatra, Medico osteopata 159 2
Egr signore, la cosa migliore che può fare è affidarsi ad un chirurgo ortopedico espero di chirurgia della spalla.
cordialmente

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