Protusione discale con impronta a largo raggio sul sacco durale

Egregi dottori,
scrivo per avere una consulenza sul mio problema alla schiena ed eventuali terapie consigliate. Dopo la risonanza magnetica alla colonna lombosacrale ho avuto questa diagnosi: "Accentuata la lordosi fisiologica. Alterazioni spondilo - disco - artrosi diffuse, associate ad ipertrofia dei massicci articolari con conseguente modica riduzione in ampiezza dei recessi laterali, maggiormente evidente in L3 - L4 e L4 - L5. Segni di degenerazione discale tra L2 - S1; in questo tratto protusione discale con impronta a largo raggio sul sacco durale. Nei limiti il cono - cauda." Ho anche problemi allo sfintere e alla chiusura dell'ano senza nessuna presenza di prolasso, già appurato in un precedente controllo medico, e senza motivazione apparente. Volevo sapere inoltre se i due problemi possono essere correlati e se c'è modo di sistemarli senza interventi chirurgici. Vi ringrazio della Vs risposta in anticipo.
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Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 806 28 1
Gentile utente,
è molto difficile rispondere ai suoi quesiti senza avere un obiettività clinica precisa, possibile solamente con una visita approfondita, una valutazione della sintomatologia ed un'anamnesi precisa.
Con i dati da Lei descritti si possono solamente fare delle ipotesi e di conseguenza i consigli sono da prendere con dovuta cautela.
1) I due problemi possono essere correlati?
Forse sì.
2) E' indispensabile un intervento chirurgico?
Se i sintomi da Lei lamentati sono solo di saltuarie algie probabilmente no, ed un trattamento con un piano rieducativo personalizzato potrebbe darle dei benefici.
Cordialità.

Urbano Giulio Pio MD
Specialista Medicina Fisica Riabilitazione
e Psicoterapia
3398917774(h16-20)
NB: il consulto NON sostituisce la visita reale

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
mi permetto di intervenire nell'argomento che è di interesse comune interdisciplinare.
Da quanto risulterebbe dall'esame radiologico, sembrerebbe trattarsi di una severa stenosi del canale lombare con discopatia degenerativa.
Lei però non ci dice quali siano effettivamente i Suoi sintomi e questo rende difficile orientarsi per porre una indicazione terapeutica chirurgica o conservativa.
Anche i disturbi dello sfintere anale non sono chiari. Cosa intende dire? Ha difficoltà in che senso?
Se il proctologo ha escluso una patologia di sua pertinenza, tale disturbo va meglio inquadrato in ambito neurologico.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Giustamente è una cosa abbastanza complicata da descrivere o commentare solo per via testuale. Per visite specialistiche approfondite a chi sarebbe meglio rivolgersi? Ad un neurologo, un ortopedico o altro.. Può sembrare una domanda banale ma con tutte le visite e gli esami fatti non abbiamo avuto ne delucidazioni del problema ne indirizzamenti precisi. Grazie mille.
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dopo
Utente
Utente
Gent. Dottor Migliaccio, i sintomi della schiena sono che stare ferma sia seduta che in piedi crea dolori, inoltre riesco a dormire solo in un fianco e trovo ristoro solo con una borsa d'acqua calda nel punto indicato dalla risonanza. A volte il dolore tende a scendere nella gamba destra.. Per quanto riguarda i disturbi dello sfintere anale ho problemi per l'espulsione delle feci come se ci fosse un blocco, comunque tengo a precisare che ho già fatto una colonscopia e non hanno riscontrato nulla di anomalo nè presenza di prolasso.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
la Sua patologia viene trattata principalmente dallo specialista neurochirurgo o da quello ortopedico con specifiche competenze di chirurgia vertebrale per quanto attiene la terapia chirurgica se, ovviamente, indicata.
Lo specialista Fisiatra collabora con entrambi sia in fase diagnostica che terapeutica. Quest'ultima puo' essere solo medica senza necessità di intervento, o riabilitativa nella fase di convalescenza post operatoria.
Detto questo non è possibile avere una chiara idea sulle terapie da effettuare senza valutare direttamente segni, sintomi e indagini effettuate o eventualmente da effettuare.
Credo di averLe prospettate tutte le possibilità.

Cordialmente
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Gentile signora, intervengo nella discussione sia da specialista chirugo ortopedico che da specialista Fisiatra.
Per quanto concerne la sua artrosi avanzata lombare con segni di discopatia e protrusioni discali varie, è frequente in tantissime persone di media età.
Come accenna il referto RMN " Alterazioni spondilo - disco - artrosi diffuse, associate ad ipertrofia dei massicci articolari con conseguente modica riduzione in ampiezza dei recessi laterali, maggiormente evidente in L3 - L4 e L4 - L5. Segni di degenerazione discale tra L2 - S1; in questo tratto protusione discale con impronta a largo raggio sul sacco durale. Nei limiti il cono - cauda" . Nè dal referto della rmn nè dalla sua sintomatologia si evincono nè un'ernia discale, nè una stenosi del canale spinale, che sono ben altri di quelli da lei descritti. I segni clinici principali sarebbero dei deficit neurologici all'arto o agli arti inferiori, difficoltà ai cambi posturali, astenia agli arti inferiori. Nulla di ciò in lei ! Per cui non si evidenziano motivi di interesse chirugico. Pertanto le consiglio di rivolgersi al suo specialista Ortopedico per delle cure idonee, complete e mirate sia farmacologiche, al bisogno di acuzie sintomatologica, che di fisiochinesiterapia da eseguire affidandosi anche ad un Fisiatra con il fisiochinesiterapista.
Cordialmente

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
L'ipertrofia della articolari con un restringimento del recesso laterale, e probabilmente dei forami di coniugazione ( i fori attraverso cui passano le radici lombari che si dirigono agli arti inferiori)evidenziati alla RM sono suggestivi di una stenosi, anche se non si può averne la certezza, come giustamente già osservato dai colleghi che mi hanno preceduto.
C'è da dire però che non ha ben descritto i Suoi sintomi.
Sarebbe importante, almeno per intuire quali indicazioni terapeutiche si possono dare, se avverte disturbi della deambulazione come, per esempio, avere la necessità di fermarsi dopo 50-100 mt , o se compaiono formicolii, o senso di intorpidimento (parestesie)agli arti inferiori.
Non ci ha detto se accusa dolore in sede lombare.
I deficit neurologici sono pressochè improbabili nelle stenosi del canale.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Gent. Dottor Migliaccio,
mi scuso di non aver ben descritto i miei sintomi, ma non saprei come esprimerli con una terminologia adeguata.
Non avverto disturbi della deambulazione ne ho la necessità di fermarmi, anzi camminare non mi da problemi, viceversa provo dei dolori in sede lombare con senso di pesantezza della schiena sul ventre stando ferma in piedi o seduta, tanto da dovermi coricare nel fianco sinistro con un cuscino quando sono a letto. Non ho senso di intorpidimento, ma ho formicolii con sensazione di "scosse" agli arti inferiori stando ferma in piedi o seduta o coricata tando da costringermi ad alzarmi e muovermi magari camminando anche di notte.

Cordiali saluti
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Signora, quanto riferisce, riguardo ai sintomi espressi adesso su richiesta del collega neurochirugo, confermano sempre più per una patologia severa disco-vertebrale, con protrusioni discali, non ci dovrebbe essere una stenosi del canale midollare , o se vi è sarà senz'altro modestissima , non signigicativa.
Nè i formicolii soltanto o le sensazioni di " scosse" sono significative o esclusive di stenosi del canale.
Ma certamente è una colonna vertebrale da tenere periodicamente sotto cura e controllo.
Per cui le confermo e ribadisco quanto già espressole nel consulto precedente .
Senza deficit neurologici o limitazione marcata della funzionalità dell'arto o degli arti inferiori o della deambulazione e della stazione eretta, non vi ovrebbero sono veramente le indicazioni, almeno per adesso, di un intervento chirurgico.
Il fatto che abbia sollievo con il calore, avvalora sempre più la convinzione che debba fare delle cure complete e importanti di fisiochinesiterapia e farmacologiche al bisogno, sempre dopo aver fatto necessariamente un giro di consulti importanti come quelli che le ho già detto: ortopedico, neurologo - neurochirugo e fisiatra.
Signora, senza uno approfondito e mirato esame clinico funzionale del rachide e degli arti inferiori, della deambulazione e della ortostasi e dei cambi posturali, senza una valutazione diretta delle documentazione sanitaria per immagini, come le hanno già saggiamente detto i Colleghi , non è possibile dire alcunchè di certo .
Cordialmente
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
consulti quindi il Fisiatra perchè sembra che il sintomo preponderante sia il dolore la cui casua risiede probabilmente nella discoartrosi.
In tali forme, come giustamente ribadito, la terapia fisica dà ottimi risultati.
Solo se, dopo il congruo periodo stabilito dal Fisiatra e adottate le procedure fisioterapiche opportune, la sintomatologia dovesse perdurare o riacutizzarsi, il Suo caso andrà ridiscusso collegialmente.

Molti auguri e cordialità