Una 'vera malattia', mi mette molto

Gentilissimi Dottori,
sono una donna di 42 anni, madre di due figli, sposata e con un lavoro che mi richiede una buona dose di energie. La mia vita va abbastanza bene, con le normali sfide e soddisfazioni di ogni giorno. Vi scrivo per chiedere qualche informazione su quale percorso seguire per comprendere e curare le cause della stanchezza e sonnolenza con cui convivo ormai da molti anni. Gli esami del sangue di routine ( emocromo, funzionalità epatica, renale e tiroidea) sono sempre stati nella norma, ad eccezione di un lieve ipotiroidismo in gravidanza. Detto questo, faccio una gran fatica a vivere la mia quotidianità, e ogni volta che devo impegnarmi in un compito fisico o mentale un po' più intenso, mi sento come se non riuscissi più a recuperare. Devo andare a letto, dormire, 'staccare la corrente' per un tempo che a me e agli altri sembra eccessivo, senza peraltro sentirmi mai pienamente in recupero. Fare sforzi anche minimi, come giocare con i bambini o tenere l'attenzione su un cliente mi sembrano imprese ardue e costosissime. Anche per questo motivo sono in terapia con antidepressivi, per curare la possibile componente emotiva di questo fenomeno. Mi sembra di fare una dieta varia ed equilibrata, con verdure, legumi, pesce e carni bianche, oltre a molta frutta e cereali di solito integrali. Inoltre assumo omega 3 e un multivitaminico. Tuttavia continuo a sentirmi quasi' trascinare' nella mia stessa vita quotidiana. Avete un suggerimento su quale puo' essere il processo da seguire o quale tipo di specialista cura problemi come i miei? Questa situazione, che non sembra una 'vera malattia', mi mette molto a disagio e comunque non può corrispondere alla 'salute'...
Grazie della vostra attenzione.
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Cara Signora,
io credo che lei si sia fatta la diagnosi giusta nell'espressione "Questa situazione, che non sembra una 'vera malattia', mi mette molto a disagio e comunque non può corrispondere alla 'salute'..."
Se tutta la parte "organica" è stata indagata accuratamente e non è emerso nulla di clinicamente significativo, ho la netta impressione che stia vivendo una "sindrome depressiva" come diagnosticato spero da uno Psichiatra.
Svogliatezza, senso di non avere le forze per affrontare la giornata quando apre gli occhi, sonnolenza, demotivazione, desiderio di cambiare la sua routine quotidiana: beh più depressione di questa!
Tuttavia poichè il confine tra la natura organica e quella psicologica di questi sintomi è assai sfumato, nè conosco se chi la cura si sia preocupato di scandagliare anche ipotesi cliniche poco frequenti nella pratica quotidiana, sarebbe bene che Ella si rivolgesse ad un Internista serio, esperto e motivato che possa valutarla globalmente, anche dal punto di vista endocrino e confermare o smentire la diagnosi psichiatrica.
Io via web non posso farlo, del che mi spiace molto.
Dia pure notizie, se vuole.
Cordiali saluti,
Dott. Caldarola.