Malattia professionale e indennizzo dopo 2 anni

Buonasera,
vi scrivo per porvi un quesito al quale cerco risposta. Circa 2 anni fa ho lavorato come commesso/magazziniere in una grossa catena di supermercati. Il periodo lavorativo è stato quello estivo, il mio lavoro si alternava tra il negozio e il magazzino: all'interno del negozio rimaneva sempre in funzione l'impianto di condizionamento, regolato (non solo a parer mio) in maniera errata, infatti, si riscontravano (nonostante la stagione estiva) temperature molto basse, dove in certe zone si potevano riscontrare addirittura delle correnti!!! al contrario al magazzino e all'esterno del negozio le temperature erano piuttosto alte, si riscontrava dunque, un grosso sbalzo termico, anche di 20°. Sarà per i continui sbalzi termici, lavoro continuo (si sudava parecchio), sarà lo stress, mi sono procurato una paresi facciale con infiammazione del 7° nervo cranico. Ho avuto una prognosi di circa 30 giorni, e ho fatto tantissime cure, che grazie a Dio mi hanno fatto guarire completamente. Al momento della malattia non avevo proprio pensato alla denuncia di malattia professionale. Sapevo che nel caso, tale denuncia, doveva essere fatta nel periodo in cui mi sono ammalato. Pochi giorni fa però parlando con alcune persone sono venuto a conoscenza che ho 3 anni di tempo per fare tale denuncia. Volevo sapere se questa cosa risulta vera, e se eventualmente avrei speranza di avere un indennizzo nel mio caso, visto che la mia si tratta di malattia professionale non tabellata e dunque da dimostrare.
grazie per l'attenzione
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

il termine di prescrizione INAIL per le prestazioni per malattia professionale è appunto di tre anni, come può verificare al seguente link:
http://www.inail.it/repository/ContentManagement/node/P1142973863/TERMINI%20PRESCRIZIONI_OSSICINI.pdf

Peraltro sarà difficile che l'infermità venga riconosciuta come malattia professionale, se non dimostra, con onere della prova a Suo carico, il nesso causale con l'attività lavorativa svolta.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Dr. Mascotti la ringrazio della sua gentile risposta. Quindi secondo lei è praticamente impossibile dimostrare il nesso causale?? ho comunque tutti i certificati medici degli specialisti, nella banca dati inail è registra la malattia con indicazione della determinata patologia. Crede che sia una battaglia persa in partenza? Con onere della prova a mio carico cosa intende??
la ringrazio ancora!!
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

come già indicato nella precedente risposta, sarà importante che Lei dimostri il nesso causale fra l'attività lavorativa e la malattia in questione, dato che altrimenti non potrà avere il riconoscimento del carattere di "professionale" all'infermità.

Distinti Saluti.