Febbre alta e sangue nelle urine

Salve, vorrei chiedere un consulto riguardo un serio problema di salute di mia madre. È una donna di 72 anno con vari acciacchi ipertensione, sindrome parkinsoniani a tre dita della mano destra, cefalea, per un periodo di tempo le hanno riscontrato anche l'uricemia alta, tra le altre cose è anche obesa, insomma ha una serie di disturbi per cui fa uso costante di medicinali per le varie patologie di cui soffre. Una ventina di giorni fa ha avvertito un dolore al ginocchio destro che di seguito le si è gonfiato, il dolore era così debilitato che dopo un paio di giorni non riusciva più a stare in piedi da sola, per cui si è messa a letto, più i giorni passavano più i dolori erano forti e si estendeva anche ad altre giunture. I problemi seri si sono presentati quando ha cominciato ad avere anche febbre fino a 39° le si sono gonfiati anche mani e piedi ed avvertiva dolori anche alle spalle. Dopo averla visitata un neurologo ed un ortopedico (entrambi hanno escluso patologie riguardanti il loro campo), sabato scorso abbiamo pensato di farle fare un pronto soccorso. In ospedale le hanno fatto vari accertamenti, rx Toracica, elettrocardiogramma e alcune analisi del sangue, il medico di turno mi ha detto che non potevano ricoverarla perchè aveva solo i globuli bianchi alti a 12.500, che per lui era un'infezione alle vie urinarie e che in ospedale non fanno di questi accertamenti, le hanno messo un catetere e l'hanno dimessa. Una volta a casa abbiamo provveduto a farle fare il prelievo per accertamenti consigliati dal medico curante, tra cui la ves che era a 105, abbiamo provato a far venire un reumatologo, ma senza successo, nel frattempo ha cominciato una cura di fiale di zetamicin e tachipirina 1000 che hanno dato i loro risultati per soli due giorni dopo due giorni la febbre è risalita a 39° ed i dolori continuano. Ma la mano si è a gonfiata. Ogni qualvolta la muoviamo o la lavo o la siedo sul letto, vedo nel tubicino del catetere del sangue, stasera, stanca di non vedere miglioramenti ed in più le è venuta una micosi in bocca, ho chiamato la guardia medica ed il loro referto è un'infezione alle viene urinarie , le hanno cambiato l'antibiotico e cambiato la tachipirina con il tachidol. Secondo loro sarebbe il caso di ricoverarla e farla vedere da un nefrologo, ma cosa c'entrerebbero i dolori agli arti. Ho paura possa trattarsi di setticemia. Spero possiate aiutarmi.
Grazie
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Dr. Remo Luciani Nefrologo 839 52 6
egregia signora,
il quadro clinico da Lei descritto definisce una situazione a mio aprere seria. La presenza di febbre associata ad artralgie può fare pensare ad un quadro di tipo immunologico a tipo vasculite e/o quadro di glomerulopatia post-infettiva con interessamento renale. Nelle analisi da Lei descritte non parla di esame urine e/o di livelli di funzione renale. Scrive inoltre che ha assunto un antobiotico quale la zetamicina che ha anche effetti nefrotossici quale aminoglicoside.
Consiglierei di eseguire una rapida valutazione del profilo autoimmunitario (complemento,ves,pcr,ANA,Anti ds DNA,crioglobuline,ANCA) associato ad esami generali e colturali. pratichi inoltre una visita enfrologica con eventuale ricovero.
Resto a disposizione per chiarimenti
RL

Dr. Remo Luciani

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dr. Luciani, innanzitutto la ringrazio per la risposta, in questi giorni abbiamo eseguito una serie di analisi, le riporto di seguito anche i risultati: ANTICORPI ANTI MITOCONDRIO assenti, ANTICORPI ANTI NUCLEO assenti, ANTICORPI ANTI MUSCOLO LISCIO Assenti, SSA assenti, SSB assenti, Sm assenti, RnP/Sm assenti, SCL70 assenti, JO-1 Assenti, glicemia 84, C3 (complemento) 158, C4 (complemento) 42, IgA sieriche 305; quando tre settimane fa facemmo il pronto soccorso aveva la ves a 105. In questi giorni ha fatto una cura a base di ciproxin e sembra che l' infezione sia passata, al momento ha il catetere e l'urina, a parte la mattina che sembra più scura, il giorno è di colore chiaro. È venuto un reumatologo a visitarla e secondo il suo papavero si tratta di poliartrite, da una settimana ha iniziato con il deltacortene e colchina, anche se molto lentamente, sembra che ci siano dei progressi, purtroppo continua a stare a letto, credo che la blocchi molto anche la paura di avvertire di nuovo dolore se dovessero rialzarsi, ma gradualmente stiamo affrontando anche questo problema. Lei pensa che i risultati di queste analisi bastino a scongiurare malattie immunologiche o eventuali tumori ossei, o sarebbe il caso di fare altro?
Dovremmo ripetere gli esami delle urine ma ci hanno consigliato di farlo nel momento in cui toglierà il catetere, ma, come detto sopra, non vuol toglierlo perchè non se la sente di scendere dal letto.
La ringrazio nuovamente per la risposta è la disponibilità.
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Utente
Chiedo perdono per le parole sbagliate uscite in automatico.
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Dr. Remo Luciani Nefrologo 839 52 6
egregia signora,
nelle analisi da Lei indicate non vengono citate altri indicatori di malattia autommunitaria e vasculite (ANCA,ANTI-Ds-Dna-Crioglobuline) e mancano indicazioni sulla funzionalità renale. per il resto,se la terapia del Collega ha dato benefici,come criterio ex iuvantibus direi che è un buon inizio.
Cordialmente
Remo Luciani
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dopo
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La terapia sembrerebbe dare buoni risultati, ma non riesce ancora ad alzarsi, forse dipende dal suo peso o dalla paura di avvertire dolore. Ho notato che quando si siede sul letto o quando la lavo, dentro la sacca del catetere si vede un pò di sangue, l'infermiere che le ha fatto il lavaggio vaginale ha detto che è normale perchè se si muove il catetere può graffiare la vescica, dovremmo ripetere l'urinicultura ma lei non vuole toglierlo.
Mi chiedo se riuscirà dinuovo a camminare, ma forse dovrei girare la domanda alla specializzazione di reumatologia.
Grazie ancora

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