Grave insufficienza renale e respiratoria e altri problemi

Buongiorno dottori voglio richiedere un vostro parere su questa situazione... Mio padre è stato ricoverato per un blocco intestinale e un dolore ai reni... Dopo un ricovero di un mese allettato e con catetere mai tolto i problemi sembravano risolversi e i dottori hanno optato per fare una colonscopia in quanto c'erano tracce di sangue occulto nelle feci... Una sera pochi giorni prima della sua dimissione gli venne un arresto respiratorio da lì un veloce declino psico-fisico... Ho pregato i dottori per portarlo a casa ma niente! lo hanno tenuto un altro mese a letto... Dopo due mesi e le mie continue richieste sono riuscito a convincererli...
La mia insistenza nel portarlo a casa è stata per la risposta dei dottori non c'è niente da fare faremo la radioterapia ma probabilmente lo terremo qui fino alla fine...
Mio padre non si reggeva nemmeno in piedi e fare una radio sarebbe stato improponibile ma loro volevano andare avanti a tutti i costi (finchè un giorno una dottoressa parlandmi umanamente mi disse portatelo a casa e fategli vivere ciò che resta con l'ossigeno altrimenti da qui nn esce più!)

Ora io vorrei solo avere un parere sul quadro clinico di mio padre e se voi aveste fatto la radio a un uomo in queste condizioni: Grave insufficenza respiratoria e decadimento psico-fisico in BPCO con riscontro di nodulo polmonare discariocinetico, ipertrofia prostatica diabete, vasculopatia ATS sistematica con encefalopatia vascolare, ipertensione arteriosa, cardiopatia ipertensiva, insufficenza renale,stipsi cronica , proctite.

Il tumore non aveva metastasi in quanto hanno fatto i vari accertamenti... voi a un uomo cosi quanto tempo avreste dato?
Un ultima cosa il lavoro dei dottori è stato eccezionale anche dal lato umano non mi esprimo sul resto perche sono veramente allibito da ciò che ho visto in quel reparto...
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Dr. Filippo Mangione Nefrologo, Medico internista 899 50
Gentile Signore,
comprendo lo sgomento generato da una situazione che, mi pare, sia quasi "precipitata" in un periodo relativamente breve.
Dal suo racconto, emergono svariati problemi clinici, anche severi, che sono difficili da puntualizzare in un consulto a distanza.
Tra questi, l'insufficienza renale potrebbe non essere il più rilevante.
Risulta parimenti difficile giudicare l'opportunità di fare radioterapia che vi è stata offerta, anche se a priori parrebbe una opzione un po' "estrema". Certo, sarebbe utile sapere cosa si attendevano i medici da un trattamento del genere: controllo del dolore non gestibile con i farmaci?
Comunque, ritengo sia molto difficile dare risposte alle domande che lei pone.
Mi conforta sapere che lei ha trovato competenza e umanità nel personale medico che ha gestito i problemi durante il ricovero.
Le segnalo che anche sul territorio, a domicilio, esiste la possibilità di accedere a quelle cure che possono alleviare il discomfort di situazioni non altrimenti risolvibili (c.d. cure palliative). Il suo medico di famiglia saprà indirizzarla in tal senso.
Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la celere risposta ho dimenticato di scrivere due dati significativi mio Papà aveva 79 anni
per le cure palliative ci siamo rivolti alla Gigi Ghirotti che tanto ci ha aiutato con farmaci e oggetti altrimenti di difficile reperimento...
Per la sua domanda cosa si aspettavano i medici io sinceramente nn lo so, la risposta a questa domanda (che ho fatto anche io è stata) lo portiamo fino alla fine...
Da quello che ho potuto capire sarebbe stato solo accanimento terapeutico...
Perchè anche la dottoressa disse se facciamo la radio magari aggiustiamo quel punto ma danneggiamo qualcosa intorno e su un uomo con tutte queste patologie nn ha senso...
Ma allora io mi chiedo se io non portavo via mio padre dopo( due mesi di allettamento non si reggeva in piedi) dall'ospedale perchè loro avrebbero continuato l'iter sapendo che comunque lo avrebbero portato a morte certa o quasi?

Siamo riusciti a tenerlo a casa per un mese e 4 giorni poi il giorno 28 è andato in coma e all'una del 29 è spirato... ovviamente in me resta il dubbio che si poteva fare dell'altro ma sinceramente non è che in ospedale mi avessero dato speranze migliori e quindi stimoli per continuare l'iter....
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Dr. Filippo Mangione Nefrologo, Medico internista 899 50
Mi dispiace per l'infausto epilogo della vicenda di suo padre.
Non credo sia possibile, nè utile, cercare risposte in questa sede; risposte che nessuno, credo, le possa dare.
Cordialmente
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