Clearance creatinina e ace inibitori

Egregi dottori,
mi rivolgo a voi in cerca di un serio chiarimento.
Ho 38 anni sono iperteso ed in trattamento con Norvasc 5mg da circa 8 anni. il mio cardiologo mi consigliava il passaggio ad un ACE inibitore. Considerando che ho valori di creatininemia alti (1,3) e clearance non buona (74), GFR 112, vorrei capire se l'uso di un ACE inibitore in linea generale è consigliato o meno in questi casi. Lo chiedo perchè ho letto ed avuto da vari medici pareri assolutamente contrastanti che mi hanno notevolmente irritato.
grazie per la cortese risposta
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Dr. Luigi Villa Nefrologo 49 1
Gentile Utente,
numerosi studi clinici controllati dimostrano l'efficacia dell'utilizzo degli ACE-inibitori sia in termini di prognosi cardiaca che renale.
Il fatto che già lei presenti un filtrato glomerulare ridotto non è una controindicazione all'uso di ACE-inibitori. Sarebbe comunque utile, anche vista l'età di inosorgenza dell'ipertensione, accertare mediante ecocolordoppler delle arterie renali la presenza di stenosi. Quest'ultima sarebbe una controindicazione all'utilizzo di ACE-inibitori.
Ha già eseguito indagini volte a chiarire la natura della riduzione della funzione renale? (esame delle urine e del sedimento; proteinuria; ecografia renale).
Cordiali saluti,

Dr. Luigi Villa
Medico Chirurgo - Specialista in Nefrologia

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Dottore
innanzitutto la ringrazio per la cortese e sollecita risposta.
Le riporto i risultati degli ultimi esami effettuati precisando che il centro antipertensione anni fa dichiarò la mia ipertensione primitiva dopo un bel po' di esami (in famiglia molti ipertesi):
Eco addome completa: niente da segnalare
Scintigrafia renale sequenziale : rene dx 50%, rene sx 50%, G.F.R. totale 118 ml/min, tempo al picco paren. 3 min. per entrambi i reni.
esame urine: densità 1026
albumina, glucosio,acetone, pigmenti biliari, nitriti, mucopus, cellule alte vie, cristalli e cilindri tutti assenti. invece emoglobina (++), cellule basse vie : rare
leucociti circa 25 e eritrociti circa 75/mcl.
Clearance creatinina 74 ml/min con creatinuria 1424/24h, diuresi 1000 cc, creatinina 1,33 (ma l'ultimo esame in un altro laboratorio da 1,0 mg/dl e azotemia 47). Non ho altre patologie (forse).
Dunque l'ACE inibitore è una buona scelta ?? (ho in famiglia casi severi di miocardiopatie dilatative). grazie ancora
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Dr. Luigi Villa Nefrologo 49 1
Gentile Utente,
gli esami da lei riportati non evidenziano proteinuria allo stick nè la scintigrafia mostra alterazione funzionale di un singolo rene, reperto che potrebbe essere suggestivo della presenza di stenosi. Sarebbe comunque utile sottoporsi ad ecocolordoppler delle aa.renali prima di iniziare il trattamento con ACE-inibitore.
Doserei anche la microalbuminuria considerata la sua storia clinica di iperteso. Se l'esame fosse ripetutamente positivo (almeno due su tre determinazioni nell'arco di 3-6 mesi) ci sarebbe un'ulteriore beneficio sulla riduzione del rischio cardiovascolare con l'assunzione di ACE-inibitore.
Ha mai avuto alterazione dei valori di glicemia o è diabetico? Questa eventualità rappresenterebbe una ulteriore indicazione all'assunzione di ACE-inibitori.
Due-tre settimane dopo aver iniziato l'assunzione di ACE-inibitore esegua un prelievo di sangue per la determinazione di creatininemia e potassemia, in quanto in corso di trattamento con ACE-inibitori si può sviluppare un transitorio aumento di questi parametri che va monitorato.
L'eventuale insorgenza di tosse è un effetto collaterale della terapia con ACE-inibitori.
In definitiva gli ACE-inibitori sono farmaci dal consolidato effetto protettivo su rene e cuore e rappresentano una buona scelta nel suo caso.
Cordiali saluti,
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Gentile dottore
volevo chiarire che le mie domande hanno in realtà un effetto retroattivo in quanto già da un mese ho sostituito il Norvasc con l'ACE inibitore (coversyl 5mg).Non manifesto tosse e paradossalmente il valore di creatininemia e passato da 1,33 a 1,0 (errore dei laboratori?) Non ho dati sulla potassemia al momento. Non sono diabetico(prova di carico al glucosio effettuata con buon risultato[106/210/116/91/75], ma valori di glicemia a digiuno in passato spesso sopra i 100 anche se al momento sono normali dopo aver interrotto da alcuni mesi assunzione di integratori proteici e attività disordinata in palestra ).
ultima cosa e non disturbo più: la dose a 5mg è giusta?? i valori pressori sono discreti con uno dei due valori sist/dist (ma mai entrambi) spesso sopra il limite accettato di 80/130 .
cordiali saluti
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Dr. Luigi Villa Nefrologo 49 1
Gentile Utente,
se si tratta di perindopril parliamo di 4 mg, non esistono formulazioni da 5 mg.
La dose può essere raddoppiata (8 mg al dì) se i valori pressori non sono controllati (sistolica >130, diastolica >80). Se anche la dose massima non controlla la pressione è necessario associare ulteriori farmaci. Sarebbe utile che lei compilasse un diario pressorio monitorando i valori nel corso dell'intera giornata, per capire quando è più opportuno somministrare gli anti-ipertensivi. In alternativa può sottoporsi a monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa.
Cordiali saluti,
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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