Sindrome di arnold-chiari
Sono una signora di 39 anni, da poco ho scoperto di avere l'erniazione delle tonsille cerebellari (8 mm a destra e 6 mm a sinistra) e soffro di cefalea e vorrei sapere se questa malattia è degenerativa e in quanto tempo. Se c'è qualche rimedio per alleviare il mal di testa (intollerante ai farmaci e al lattosio) e nella vita quotidiana quali sono le cose da evitare e quelle da fare per non far aggravare la malattia. Una curiosità: è normale che toccando il punto dell'erniazione sento dolore? Rispondetemi al più presto... GRAZIE
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Prof. Paolo Perrini
Neurochirurgo
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Gentile Utente,
la cefalea indotta dalla malformazione di Chiari I è una cefalea tipicamente da sforzo, ovvero compare prevalentemente durante l'attivazione del torchio addominale e recede progressivamente una volta terminato lo sforzo.
Una possibile complicanze della malformazione è lo sviluppo di una cavità liquorale nel contesto del midollo spinale, chiamata siringomielia. Per questo motivo, ai pazienti con malformazione di Chiari a cui inizialmente è consigliata una condotta di attesa, è indicato di eseguire controlli clinici e RM periodici.
La sintomatologia della malformazione di Chiari non si modifica toccando la nuca.
Nel suo caso è consigliabile eseguire una valutazione neurochirurgica per stabilire il miglior iter terapeutico.
Cordiali saluti,
la cefalea indotta dalla malformazione di Chiari I è una cefalea tipicamente da sforzo, ovvero compare prevalentemente durante l'attivazione del torchio addominale e recede progressivamente una volta terminato lo sforzo.
Una possibile complicanze della malformazione è lo sviluppo di una cavità liquorale nel contesto del midollo spinale, chiamata siringomielia. Per questo motivo, ai pazienti con malformazione di Chiari a cui inizialmente è consigliata una condotta di attesa, è indicato di eseguire controlli clinici e RM periodici.
La sintomatologia della malformazione di Chiari non si modifica toccando la nuca.
Nel suo caso è consigliabile eseguire una valutazione neurochirurgica per stabilire il miglior iter terapeutico.
Cordiali saluti,
Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 13/04/2014.
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