Paralisi arto inferiore dx

Salve, mia moglie (37 anni) nel 10/2012 soffriva di dolori alla schiena ed alla gamba destra (soprattutto al ginocchio) e dopo una RMN si notano 1 ernia discale L3-L4 e 2 protrusioni L4-L5 e L5-S1. Avendo eseguito tutte le terapie farmacologiche antinfiammatorie e antidolorifiche, poichè il problema non fu risolto ci rivolgemmo ad un altro neurochirurgo che decise di operarla nel Dicembre 2012. Dopo l'intervento mia moglie, che prima dal dolore non riusciva a camminare, portando per i primi tempi un busto e facendo fisioterapia (anche se sbagliarono pacchetto) riusci a camminare nuovamente anche se avvertiva sempre un leggero, ma continuo, dolore alla schiena ed al ginocchio e tallone della gamba dx. Domenica 08/06/2014 alle ore 21:45 circa avvertendo mal di schiena si sdraia sul letto per pochi minuti e nel rialzarsi avverte un dolore ancora più forte e le si paralizza la gamba dx, non avvertendo più ne dolore, ne sensibilità alla temperatura. Ci siamo rivolti ad un ortopedico credendo che fosse un problema dovuto ad ernia discale, visto i precedenti, ma il medico ci informa che dalla risonanza magnetica eseguita in data 10.06.2014 non si evince nulla che possa comportare la paralisi dell'arto, che lui ha definito flaccida. Infine lo stesso medico ci consiglia di rivolgerci al NEUROMED di Pozzilli (IS) in cui uno dei primari in neurochirurgia visita mia moglie dicendomi le stesse cose dell'ortopedico e che solo con quella RMN non era in grado di poter fare una diagnosi e che a breve la farà ricoverare per ulteriori accertamenti anche a livello celebrale. Ora io mi chiedo, tale patologia, può essere la causa di un'ischemia o ictus, visto che mia moglie ebbe una lieve ischemia circa 10 anni fa, o quali sono le possibili cause che potrebbero portare a tale infermità?
Vorrei provare a capire come può accadere che una persona che cammina normalmente dopo 4/5 minuti che trascorre sdraiata al letto nel rialzarsi possa perdere l'uso di un arto inferiore, trattasi di patologia pregressa che si è manifestata in quell'occasione o potrebbe essere altro?
Inoltre sarebbe opportuno una terapia con cortisone (soldesam 4mg endovena) fino a che non sarà ricoverata per gli accertamenti, come mi ha consigliato l'ortopedico?

Volevo aggiungere che il pomeriggio dopo la paralisi mia moglie riusciva a muovere le dita dei piedi e sentiva il tallone e la caviglia, ma dopo 4/5 giorni ha perso nuovamente il movimento e sensibilità. Poi la notte tra Domenica 15.06.2014 e Lunedì 16.06.2014 (prima della visita al NEUROMED) ha avvertito un forte dolore alla gamba paralizzata, riuscendola a muovere e avvertendo anche il tatto e temperatura, però dopo essersi addormentata, al risveglio non avvertiva più nulla come prima.

Si ringrazia anticipatamente
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
non è possibile capire di che trattasi senza una visita diretta e senza visionare le immagini della RM.
Se tale sintomatologia è comparsa a distanza di due anni dall'intervento, dallo stesso lato (gamba dx? o tutto l'arto inferiore dx?) è più verosimile pensare a un nuova patologia a livello lombare (recidiva? nuova ernia?).
Però questo contrasterebbe con la riferita paralisi flaccida.

Non Le rimane che attendere gli approfondimenti diagnostici che consiglierei di eseguire con una certa urgenza.

Se crede, ci tenga informati

Cordialità ed auguri
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dopo
Utente
Utente
Egr. dott. Migliaccio, i suoi colleghi che hanno visitato mia moglie dicono che la paralisi all'arto inferiore dx fino alla zona perineale non trova riscontro dalla RMN eseguita alla zona lombare, per loro è impossibile che si tratti di ernia discale, vedendo tali immagini, a causare la paralisi.

Il fatto che saltuariamente lei è riuscita a muovere l'arto o le dita dei piedi, può essere un segnale di ripresa?

Inoltre l'ortopedico che la visitò la prima volta mi disse di somministrarle soldesam fino a che non avessimo trovato la soluzione, secondo lei è una giusta terapia?

La paralisi può essere causata da problemi relativi ad ernie dorsali o cervicali, o può essere una lesione del nervo periferico o del midollo?

Per gli approfondimenti diagnostici il primario del NEUROMED Lunedì scorso mi disse che per accelerare i tempi la farà ricoverare lì per eseguire tutti gli esami. Poichè non ci ha ancora chiamato credevo che per lui la cosa non fosse urgente, mi consiglia di sollecitarlo?

Grazie per la sua risposta.
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Posso rispondere solo all'ultima domanda: lo solleciti!
Alle altre non ho modo di rispondere perchè la risposta può venire solo dopo la visita diretta.
Il cortisone può essere indicato, ma solo dopo aver fatto diagnosi, quindi non mi sento, a distanza, di esprimere un parere né in un senso né nell'altro. soprattutto a cautela della paziente di cui non so nulla di questi o altri aspetti clinici.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Salve Dottore, mia moglie è stata ricoverata lunedì 23/06/2014 e il pomeriggio stesso ha iniziato ad acquistare, anche se non al 100%, sensibilità alla gamba ed inizia a effettuare piccoli movimenti.

In ospedale le hanno eseguito i seguenti esami:

RMN cervicale / dorsale: solo protrusioni

Elettromiografia: negativa

Oggi hanno eseguito l'esame dei potenziali evocati. Può dirmi cortesemente entro quanto possa essere pronto l'esito dell'esame?

Il Medico ci ha comunicato che con questo ultimo esame dovrebbe essere in grado di darci la diagnosi.

Inoltre volevo chiederLe un'ultima cosa: dai sintomi che ha mia moglie, è possibile sospettare che si tratti di sclerosi multipla?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
non posso conoscere i tempi con cui il laboratorio di neurofisiologia dell'Ospedale presso cui è ricoverata Sua moglie invia l'esito.
Non ho modo di sospettare alcuna diagnosi, a distanza.

Con cordialità e auguri
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Utente
Utente
Egr. Dottore, di seguito le riporto la lettera di dimissioni rilasciata dall'ospedale:

Anamnesi: paziente sottoposta ad asportazione di ED L3-L4 dx nel Dicembre 2012, con regressione della sintomatologia dolorosa preoperatoria. Circa 2 settimane prima dell'attuale ricovero riferisce episodio di lombalgia acuta a cui faceva seguito un quadro di ipostenia ed ipoestesia completa dell'arto inferiore destro. Riferisce al momento del ricovero un parziale recupero della sensibilità. Ha eseguito RM L/S (10.06.2014) chem ostra piccola ernia L3-L4 dx e protrusioni discali ai livelli sottostanti.

Esame obiettivo neurologico all'ingresso: deambulazione possibile solo con appoggio bilaterale. Zoppia destra. Monoparesi A.I. dx con impossibilità a mantenere il mingazzini. Ipoestesia in A.I. dx senza precisa distribuzione radicolare. ROT patellare dx ipoevocabile. Clono assente. alluce muto bilaterale.

Esami neuroradiologici e neurofisiologici eseguiti nel corso della degenza:
- EMG_ENG arti inferiori: l'esame ha evidenziato un globale deficit di attivazione volontaria nei distretti esaminati all'arto inferiore destro, in assenza di alterazioni morfologiche delle unità motorie e senza attività di denervazione.

- RM cervicale e dorsale: segni discopatia degenrativa con iposegnale in T2 dei dischi intersomatici. A livello C6-C7, protrusione discale mediana, paramediana dx che determina una impronta sulla faccia ventrale del sacco durale. L'esame a livello dorsale non ha mostrato significative immagini riferibili ad ernie o protrusioni discali. Non area di alterato segnale a carico del midollo spinale. Canale vertebrale di ampiezza nei limiti.

- RM encefalo: tonsille cerebellari al limite della squama dell'occipite. Non aree di restrizione della diffusività. Non grossolane alterazioni del segnale parenchimale. Ventricoli cerebrali in asse. Regolari gli spazi subaracnoidei. Lieve ispessimento infiammatorio della mucosa delle celle etmoidali e del seno frontale di destra.

- PEM: risposte radicolari e corticali nei limiti della norma bilateralmente. Tempo di conduzione motoria centrale nei limiti della norma bilateralmente.

- PESS: risposte radicolari e corticali nei limiti della norma bilateralmente. Tempo di conduzione motoria centrale nei limiti nella norma bilateralmente.

Decorso clinico: nel corso delle degenza la paziente ha presentato un parziale recupero spontaneo del deficit motorio sensitivo in arto inferiore destro.

Prescrizione alla dimissione: 1. trattamento riabilitativo neuromotorio; 2. visita neuriologica ambulatoriale

Ora chiederLe cosa significa "lieve ispessimento infiammatorio della mucosa delle celle etmoidali e del seno frontale di destra"?
Inoltre vorrei, se possibile, anche un suo parere in merito a quanto su esposto, tenendo conto che dopo 2 giorni dalle dimissioni dall'ospedale mia moglie ha perso nuovamente la sensibilità e mobilità che aveva recuperato parzialmente.

Grazie in anticipo.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
il lieve ispessimento ecc. ecc. significa che si tratta di un pò di sinusite e ovviamente non c'entra nulla con il problema motorio.
Da quello che Lei riporta sembra che tutto sia nella norma, tranne il fatto che allo spazio L3- L4 dx, piccola o grande, ci sarebbe un'ernia che può essere ancora responsabile dalla sintomatologia.

Non posso ovviamente confermare questa ipotesi, in assenza di una valutazione clinica diretta.

Con cordialità
[#8]
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Utente
Utente
Secondo Lei a livello C6-C7 la protrusione discale mediana, paramediana dx che determina una impronta sulla faccia ventrale del sacco durale non può comportare tale problematica?
[#9]
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Utente
Utente
Aggiungo che la mattina del giorno in cui mia moglie ha avuto questa paresi, le faceva male il polso destro (con anche pollice ed indice), non riuscendo a stringere la mano. Inoltre da ieri mattina ha iniziato ad avvertire dolore e rigidità al collo ed al braccio sinistro e stamattina dice di sentire anche un formicolio alla spalla destra.
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dopo
Utente
Utente
Salve, di seguito riporto referto RMN eseguita in data 22.08.2014 per chiederVi se secondo Voi è possibile se tale situazione può essere la causa di una paralisi all'arto inferiore DX.

RMN CERVICALE
RMN DORSALE

Esame si vedono tecnica SE e STIR in condizioni di base.
Non è stato possibile completare l'esame sul tratto dorsale per la interruzione volontaria della Paziente.

Rettilineizzata la lordosi cervicale (in decubito supino)
In C6-C7 si segnala ernia discale mediana-paramediana destra migrata caudalmente per 3mm, idratata, determinante marcata riduzione dello spazio perimidollare anteriore e lieve impronta sul profilo anteriore del midollo spinale (che non presenta alterazioni di segnale nel suo contesto): concomita protrusione discale ad ampio raggio con parziale interessamento foraminale bilaterale e impronta sulle tasche radicolari.
In C5-C6 è visibile protrusione discale ad ampio raggio con maggiore componente paramediana-preforaminale sinistro, idratata, con marcata riduzione dello spazio perimidollare anteriore; si associa modesta impronta su entrambe le tasche radicolari.
Protrusione focale paramediana-foraminale in C3-C4.
A livello dorsale, per quanto valutabile con le sole sequenze acquisite e con i grossolani artefatti del movimento, non si apprezzano alterazioni di segnale focali o diffuse di significato patologico a carico del midollo spinale.
Conservata la cifosi dorsale.
Angioma a contenuto misto (vascolare adiposo) del diametro assiale massimo di 1 cm si osserva a livello D10.
Altro millimetrico angioma vertebrale è presente a livello C6.


In attesa di un riscontro, porgo distinti saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
a livello cervicale sembrerebbero evidenziarsi due ernie significative, ma per poter valutare se i sintomi della signora possano essere attribuiti a queste o all'ernia lombare è necessaria la visita medica.

Sulla scorta delle RM, si può escludere il sospetto di SM
Finora non è stata vista da nessun specialista?

Cordialmente
[#12]
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Utente
Utente
Si, è stata visitata al Neuromed dal prof. Innocenzi (neurochirurgo) e del dott. D'Alessio (neurologo). Entrambi escludono che la paralisi sia dovuta alle ernie cervicali o agli angiomi D10 e C6.

Ma comunque resta il fatto che il nostro medico (ASL) non crede che sia un discorso soggettivo/emotivo causa della paralisi e pertanto mi chiedo: se da queste risonanze non si evince nulla che possa essere la causa della paralisi, l' EMG e Potenziali Evocati sono negativi, quali sono le cause possibili che possano provocare questo disturbo?

Ho letto vari articoli in cui si parla di angiomi vertebrali che provocano perdita di sensibilità e di forza negli arti, quello riscontrato a livello D10 di un diametro massimo di 1cm, non può essere la causa?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gli angiomi midollari spinali sono una cosa, gli angiomi del corpo vertebrale (cioè dell'osso vertebrale) sono un'altra.
I primi si trovano nel contesto del midollo spinale che è una struttura funzionale, cioè trasporta gli impulsi nervosi che fanno muovere gli arti, i secondi non hanno pressoché importanza clinica.

I colleghi hanno escluso che la causa possa essere in sede cervicale (che però rimane suggestiva).
Quali accertamenti ulteriori hanno fatto per escludere la paralisi dell'arto inferiore o per ricercarne la causa in altri distretti?

Poi si tratta di paresi o di plegia? (Paresi se ci sono ancora,seppur ridotti, dei movimenti. Plegia se è assente ogni movimento).
L'esame clinico ha stabilito trattarsi di un deficit di tipo periferico o di tipo centrale?

Sono tutti questi aspetti clinici che vanno valutati, ma chiaramente impossibili a distanza.

Cordialmente
[#14]
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Utente
Utente
Gli accertamenti eseguiti sono i seguenti: RMN encefalo, cervicale, dorsale e lombare. Poi è stata eseguita una EMG e Potenziali Evocati. Oltre ai suddetti esami non è stato fatto null'altro.
Trattasi di Plegia, o come ho sentito dire da più di un medico, paralisi flaccida.
Per il tipo di deficit i medici mi hanno solamente riferito che per loro tutti gli esami sono negativi, cioè che ciò che è stato riscontrato non può causare quel disturbo. Ed effettivamente come Lei ha evidenziato, i medici hanno escluso che la causa possa essere in sede cervicale, giustificando la cosa dicendomi che l'EMG e Potenziali evocati sono negativi.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Stando così le cose, in effetti sembrerebbe un caso inspiegabile.
Non so dirLe altro.
Forse non rimane altro che eseguire un esame del liquor cerebro-spinale.