Irritazione nervo genito femorale

Per dare un quadro generale più chiaro devo fare una premessa poichè nella zona di cui parlerò c'è una cicatrice.
Circa dieci anni fa sono stato operato di ernia inguinale sinistra, la cicatrice si estende fino a circa un centimetro dalla base del pene. Da allora, la zona è rimasta sempre un pò"sensibile" ma era una cosa veramente irrilevante. Da giugno 2012 il fastidio nella zona è aumentato, soprattutto dopo i rapporti anche se si attenuava nell'immediato. Verso novembre 2012 proprio durante un rapporto ho sentito una piccola scossa localizzata tra la cicatrice e la base del pene , da allora e per circa un anno tutta la zona compreso l'interno coscia si è infiammata. Per prima cosa, subito dopo l'evento, sono andato da un chirurgo il quale ha concluso:"pubalgia in regressione, eventuale terapia con fans, da rivedere al bisogno con esami diagnostici". Il mio medico di base mi ha fatto fare subito dopo un ecografia dalla quale non è risultato assolutamente niente e poi una risonanza magnetica in cui si evidenziava:"un discreto ispessimento del funicolo spermatico sinistro ". Così sono finito da un urologo che prendeva atto delle visite e delle analisi fatte concludendo: "...nulla di patologico, assenza di varicocele. Il dolore riferito dal paziente appare di origine nervosa da apparente irritazione del nervo genito femorale. terapia fans al bisogno" e aggiungeva a voce che questa cosa me la sarei dovuta tenere poichè irrisolvibile.
Oggi , sono ancora allo stesso punto : il dolore è diventato fastidio leggero che si accuisce dopo i rapporti , andando in bici, stando troppo seduto o troppo in piedi. Riesco comunque ad avere una vita abbastanza normale anche se con qualche difficoltà. Per attenuare i dolori ho fatto una visita algologica ma dove mi hanno prescritto ibuprofene 800 a rilascio lento e pomate antinfiammatorie.
Così dovrei restare fino alla fine dei miei giorni, ma non voglio arrendermi .
Vi chiedo gentilmente se pensate si possano fare altre indagini, se avete altre indicazioni da darmi e se esiste una possibile soluzione definitiva almeno per il dolore (intervento chirurgico).
Ringrazio aticipatamente, porgo
cordiali saluti
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Penserei che anche una rmn lombare debba essere eseguita.
Non mi limiterei allo studio solo locale, anche se le probabilità che sia un fatto "locale" sono presumibilmente prevalenti.
Il nervo riconosce le sue origini a livello lombare alto.

Il fatto che il disturbo sia restato quiescente per una decina d'anni, ci suggerisce di esplorare anche questa possibilità.
Una volta eseguita la rmn, potrebbe farsi vedere in ambito specialistico per decidere per un'eventuale infiltrazione nel punto considerato "trigger" dei Suoi disturbi.
Parlare di un intervento mi appare prematuro.
Ev., e se ha piacere, dia ulteriori informazioni.
Cordialità

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta,
neanche a farlo di proposito ,dopo 2 anni , c'è stato un peggioramento proprio lo scorso martedì notte: dolori lancinanti tipo bruciore nella zona tra la cicatrice e il canale inguinale , tutto il canale inguinale e l'interno coscia.
Penso che il fattore scatenante, visto che è l'unica cosa introdotta nella mia vita , è stato un giro abbastanza lungo in bici, seguito a distanza di alcuni giorni da una manipolazione vertebrale per il mal di schiena (di queste ne ho fatte diverse nel corso degli ultimi 2 anni ma sempre senza problemi).
Sono andato al pronto soccorso dove prima mi hanno somministrato Ketorolac e poi contramal ma con scarsissimi risultati.
Ora sto seguendo una cura di gabapentin e targin con all'occorenza una iniezione di diclofenac e i dolori sono sotto controllo.
I dottori del centro anti dolore mi hanno detto che secondo loro potrebbe essere un dolore misto dovuto sia a qualche patologia in sede locale (zona inguinale ) sia a un problema in zona, mi sembra, L1 L2 e così la prossima settimana inizio la mesoterapia in zona affiancata da ciclo laser sulla cicatrice.

La mia domanda, aimè, è sempre la stessa : si riuscirà a risolvere?
Mi sembra di aver capito che per la complessità del problema si avanza per la via empirica. Che a dir la verità è la cosa che ritengo più giusta , mi allarma solo il fatto relativo all'eventuale danno locale poichè se c'è e di difficilissima soluzione in ogni caso anche se ho trovato dei chirurghi che nell'eventualità potrebbero intervenire, continuo a ricevere dei consigli in senso contrario...
Lei cosa ne pensa?
ringrazio anticipatamente porgo
cordiali saluti
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Faccia la rmn, come Le avevo già consigliato.
Penso che più di qualche cosa si possa fare.
Ma prima bisogna fare una diagnosi.
Dia pure ulteriori notizie.
Cordialmente
[#4]
dopo
Utente
Utente
Nuovamente grazie per la risposta.
Ho fatto la risonanza alla schiena ma non è emerso alcunchè. Son stato sottoposto anche ad un ciclo di mesoterapia alla schiena ma senza nessun risulato se non quello di aver escluso un problema vertebrale.
Ora, è passato un mese. Sto continuando ad assumere gabapentin e targin in dosi basse , per fortuna, e questo mi fa ben sperare, tenendo sotto controllo il dolore.

La causa del dolore sembra essere esclusivamente locale e la conclusione sembra essere questa e cioè che una concomitanza di fattori hanno concorso in qualche maniera alla sensibilizzazione della zona inguinale e successivamente dei traumatismi di diverso genere ma molto vicini nel tempo , sono stati il fattore scatenante del dolore.
Mi sembra di aver capito che ci sono due o tre strade da percorrere ancora e cioè:
La prima, in ogni caso, è quella di continuare ancora per diversi mesi a valutare ,senza sollecitare, la parte sperando che il dolore neuropatico regredisca fino a riportarmi ad una condizione antecedente all'evento scatenante, questo mi permetterebbe di sospendere i medicinali conducendo una vita normale ponendo ovviamente alcune attenzioni per certe attività.
La seconda , nel caso la prima non si verifichi, potrebbe essere quella chirurgica e la terza di continuare ad assumere farmaci per il resto della mia vita.
Le spese mediche sono ovviamente aumentate parecchio, prima di fare il prossimo passo, volevo chiederle se secondo lei si possono ancora fare delle indagini strumentali e se si quali.
La seconda domanda riguarda lo specialista (primario) da interpellare: è più indicato un neurochirurgo o un chirurgo?

grazie
cordiali saluti
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
A questo punto andrebbe visionata la rmn (le singole immagini) e confrontarla con l'obiettività clinica.
Resto dell'idea di una infiltrazione diagnostica per vedere se il disturbo va completamente, sia pur temporaneamente, via.
Sarebbe la conferma, o no, di un danno locale.
In questa fase, il Neurochirurgo mi sembra il più indicato.
Cordialità
[#6]
dopo
Utente
Utente
....salve....continuo:
sono stato visitato dal neurochirurgo che sconsiglia l'intervento e invece sostiene che siccome è presente una condizione di comparsa di dolore durante le posture prolungate, è possibile un 'eventuale fibrosi aderenziale stimolata da tensioni muscolari non consone per alterata postura quindi consiglia uno studio baropodometrico per valutare un 'eventuale instabilità del piede e quindi dell'anca e inoltre consiglia una terapia con ultrasuoni in zona inguinale.
Attualmente assumo ancora gabapentin 300 e all'occorrenza uso fans sia in pomata che sistemici.
cosa ne pensa? Ha forse altri suggerimenti o indicazioni da darmi.
nell'eventualità che le varie cure prescritte non sortiscano effetti...cosa si può ancora fare
perchè è così difficile reintervenire chirurgicamente in questa zona? ci sono dei chirurghi che lo fanno?

grazie
cordiali saluti

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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Ma l'infiltrazione che ho consigliato è stata fatta?
Secondo me è la via migliore sia per diagnosi e, presumo, anche per la lisi aderenziale (un reintervento può porre le condizioni perchè altra fibrosi si crei).

Andrebbero visionate le immagini rmn lombare, perchè quello, che può sembrare irrilevante per un Radiologo, può essere rilevante per la correlazione con l'obiettività clinica (sinceramente, resto un po' col punto di domanda nel rilevare quanto un Neurochirurgo Le ha consigliato...).

Non cambio opinione se non abbiamo almeno una diagnosi in mano.
Dia pure ulteriori notizie.
Cordialmente

[#8]
dopo
Utente
Utente
.......passano i mesi e aggiorno la mia storia:
fatta la risonanza magnetica da D12 a S1 più bacino e pelvi....risulta tutto nella norma. Con la risonanza e il resto della mia cartella clinica ho sentito un chirurgo esperto in questo genere di patologie che ha concluso :" reazione fibrotica indotta da materiale protesico che ha comportato l'interessamento del funicolo spermatico. Continuare con terapia antalgica tenendo tuttavia in considerazione una revisione chirurgica con esplorazione del deferente e recisione del nervo..." intendeva immagino la parte genitale del genitofemorale. In realtà anche lui suggeriva di cercare di tener sotto controllo il dolore per quanto possibile e di intervenire chirurgicamente solo e se le cure antalgiche non avrebbero avuto successo.
In considerazione di un infinitesimale miglioramento del dolore in questi ultimi 5 mesi e del fatto che in letteratura guarigioni si sono verificate anche dopo 3 anni ho deciso di aspettare ancora proseguendo con la terapia antalgica.
Nel frattempo mi sono continuato ad informare ho scoperto che assunzioni adeguate e per lungo tempo di acido lipoico assieme a dha,e con aggiunta di l acetil carnitina possono coadiuvare la terapia nel controllo del dolore ma anche nel miglioramento del danno vero e proprio al nervo. La ricerca l'ho condotta con miei propri mezzi acquistando autonomamente gli integratori da banco . Dopo circa un mese c'è stato un miglioramento........
Nessuno dei medici sentiti in questo lungo periodo ha ritenuto di dover effettuare un infiltrazione in loco, ritenendola inultile....immagino che le indicazioni sui punti doloranti e le risonanze effettuatte davano sufficienti garanzie sul tipo di danno .
Alla luce di questi nuovi sviluppi ha altre indicazioni da darmi?
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
No. Se la rmn è neg. e si è sicuri che il fatto è solo locale ed, in più, si registra comunque qualche sensibile miglioramento, diamo per scontato che il miglioramento transitorio ma, confermativo della sede, c'è stato.
Presumibilmente, il cortisone avrebbe potuto lasciare un qualche effetto positivo più duraturo. Ma se c'è già miglioramento, come ho già detto, aspettiamo altri sviluppi positivi in futuro.
Dia pure ulteriori notizie.
Auguri di Buon Anno.