Rischio di paralisi

Buonasera, in seguito ad una caduta, mia madre si è procurata una frattura ad una vertebra.
Andando subito al pronto soccorso, ci è stato detto che il dolore era provocato dalla "botta" e di stare a riposo qualche giorno.
Dopo un paio di mesi, a causa del dolore persistente, tornando in ospedale ed eseguendo di nuovo i raggi, è stata scoperta una frattura (e ricontrollando i raggi del giorno dell' incidente, la frattura era presente da quel giorno).

Oggi, in seguito ad una RM COL. LOMBO SACRALE, ci è stato presentato il seguente referto, quindi Vi scrivo per chiedere consiglio su cosa dover fare, e magari il contatto di qualche specialista che possa eseguire un' operazione così delicata, nel caso un intervento fosse l' unica soluzione possibile.
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RM COL. LOMBO SACRALE
Si osserva importante quadro scoliotico del rachide dorso lombare con rotazione dei metameri. Si osservano fenomeni spondiloartrosici su base degenerativa di severa entità con grossolani osteofiti marginali e irregolarità delle limitanti somatiche per la presenza di ernie intraspongiose di Schmorl e diffusa disomogeneità dell’ intensità del midollo spinale per verosimili fenomeni di involuzione adiposa. In tale contesto si apprezza a carico di D12 area di iperintensità di segnale iperintensa in tutte le pesature da riferire ad angioma somatico semplice.
Il soma di L1 appare deformato a cuneo in verosimili esiti di pregresso evento traumatico ormai consolidato.
Si osserva lieve retrolistesi di L3 rispesso ad L4.
A pressoché tutti livelli esaminati i dischi appaiono ipointensi e ridotti in altezza per disidratazione e degenerazione e si osservano protrusioni discali ad ampio raggio che determinano bilateralmente impegno dei forami di coniugazione riducendo i piani di clivaggio adiposo con le radici emergenti.
Il descritto impegno foraminale nell’ intero tratto D12-S1 è aggravato bilateralmente dalla presenza di estesi fatti artrosici a carico dei massicci posteriori e da ipertrofia dei legamenti gialli.
Il midollo spinale nel tratto esaminato per quanto valutabile con i descritti fenomeni di rotazione e di curvatura del rachide per scoliosi presenta intensità di segnale conservata con apice in L1.
Si apprezza immagine compatibile con piccolo lipoma del filum terminale.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Buona sera a Lei,
quale operazione delicata? Se si riferisce alla frattura di L1, secondo la descrizione del referto, è una frattura inveterata che non avrebbe indicazione, ormai, al trattamento chirurgico.
E' però da valutare complessivamente lo stato clinico e sintomatologico di Sua mamma (quanti anni ha?) in funzione della patologia discoartrosica della colonna lombare.
Lei accenna solo al dolore in sede di trauma, ma verosimilmente non è il solo sintoma che avverte.
E' stata visitata da un neurochirurgo?

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera, la ringrazio per la velocissima risposta.
Ha 67 anni.

Di recente non è ancora stata visitata da un neurochirurgo, l' ultima visita risale a una decina di anni fa, durante la quale erano state evidenziate 5 ernie del disco.

Ho scritto "operazione delicata" in quanto ci è stato detto, sia dal medico di famiglia, che dai medici dell' ospedale, che sarà necessaria un' operazione per fermare una vertebra che si sta spostando con conseguente rischio di fuoriuscita del midollo spinale.

Questa operazione inoltre ci è stato detto che ha un elevato fattore di rischio (50%) di portare alla paralisi in caso ci fosse qualche complicazione.

Il medico di famiglia ci ha consigliato di consultare un primario neurologo, in quanto secondo lui sarà il caso di effettuare delle infiltrazioni di "cemento" e successivamente tale operazione.

I sintomi che avverte sono:
difficoltà nel camminare a causa del dolore della parte sinistra del fianco ,natica e gamba.

Temporaneamente le è stato prescritto di portare il busto, ma anche con questo il dolore è acuto, tale da rendere difficile il sonno la notte.

Non sappiamo proprio cosa fare, la settimana prossima andrà a fare una visita in traumatologia, ma più passa il tempo più la situazione peggiora.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Non credo ci sia indicazione alla vertebroplastica (cioè il " cemento").
La vertebra che si sta spostando (retrolistesi di L3/L4) è definita lieve e non credo che sia necessario stabilizzarla ("fermarla").
Qualora ci fossero i presupposti per eseguire un intervento di artrodesi (fissare la vertebra) quella percentuale è forse nella casistica ipotetica di chi non ha mai usato un bisturi sulla colonna vertebrale e nemmeno conosce l'anatomia poichè a livello di quelle vertebre non c'è il midollo spinale, ma solo radici nervose.

Il rischio di complicanze è invece molto basso e spesso inferiore al rischio di peggioramenti se non si interviene.

Come Le dicevo in precedenza bisogna valutare se il dolore è dovuto alla frattura o alla patologia discale degenerativa.
In entrambi i casi va ponderata quale strategia terapeutica è la più idonea.


Cordiali saluti