La terapia seguita

Gentilissimo Dottore, ho 60 anni , dinamico e amante della bici (solo amatoriale ). Anche se il mio mal di schiena è iniziato dai 18 anni, negli ultimi 7 anni, accuso sempre più frequentemente (1-3 volte l’anno) dolori localizzati sul zona lombo sacrale causati, a volte, da movimenti semplici mentre gli ultimi 4 casi (il più forte nov/2007) a seguito di sforzi scomposti e inaspettati al fine di evitare cadute di mio padre, non più autosufficiente. La terapia seguita in questi ultimi anni è stata sempre, 4-6 Muscoril e Neuramide intramuscolare osservando un periodo di riposo tra 5-15gg a seconda della gravità.
L’ultimo evento (24/magg), invece, si è scatenato con una piccolissima scossa sul gluteo dx, senza giustificata causa, al quale è seguito un dolore allucinate, al gluteo e muscolo tibiale ant., con immobilizzazione sudorazione e semi-svenimento, e da lì sempre peggio. Per brevità non espongo tutto il “calvario” vissuto (passando anche attraverso un blocco urinario di 4gg) ma solo fornisco i seguenti dati: 4 crisi di dolore violentissime, 2 ingressi al pronto soccorso con rispettive visite Neurochirurgiche ed n° interventi Medico curante. I farmaci assunti e modificati in continuazione, poiché inefficaci, sono stati: (Bentalan+Toradol, x 1gg) - (Artrosilene 2ml+Muscoril 2ml, x 6gg) – (Contramal 1f+Soldesan 1f, x 1g) - (Contramal500mg+Valium 10gocce, x 4gg, aggiunto Cproxin 500mg) - ( Bentalan 2ml+ Efferalgal 500mg+ Valium 17gocce, x 14gg). Solo da 4gg sono stato in grado di alzarmi e iniziare i primi passi in casa con un lento recupero.
Le chiedo gentilmente un suo parere su quanto esposto, priorità e/o gravità sulle anomalie riscontrabili e consigli per i prossimi passi o specialisti da seguire.
Ringrazio sentitamente per l’attenzione.
Di seguito gli esiti delle ultime 3 RMN.
RMN RCH Lombo Sacrale, 25/3/2002 : Modeste manifestazioni artrosi che. Si apprezzano protusioni discali L3-L4 con caratterizzazione erniaria in sede paramediana destra foraminale, L4-L5 con presenza di ernia discale paracentrale sinistra espulsa sottolegamentosa e parzialmente migrata in direzione caudale ed L5-S1 disco anulare con lieve prevalenza paramediana destra. Coesistono segni riferibili a degenerazione discale. Discreta artrosi interapofisaria posteriore.
RMN RCH Lombo Sacrale, 17/11/2007: Considerando S1 la vertebra di transizione al passaggio lombo sacrale si apprezzano protusioni discali L3-L4, L4-L5 più evidente disco anulare con lieve prevalenza sinistra ed L5-S1 marcata disco anulare con lieve prevalenza sinistra . Coesistono segni riferibili a discopatie croniche. Piccolo angioma di S1. Modesta artrosi interapofisaria posteriore.
RMN RCH Lombo-sacrale 28/5/2009: Vertebra di tarsizione interpretata come sacralizzazione di L5 con disco ipoplasico tra L5-S1. Segni di discopatia su L3-L4 in misura più evidente per disidratazione discale. Protusione discale L4-L5 con impegno foramino-esoforaminale a destra ove assume aspetto di ernia che impronta la radice che appare modicamente aumentata di calibro per verosimile edema, con evidente stenosi secondaria del canale di coniugazione. Protusione discale L3-L4 con mpegno foramino-esoforaminale bilaterale con stenosi anche a tale livello dei canali di congiunzione, L2-L3 con evidente ulteriore stenosi bilaterale dei canali di congiunzione con prevalenza dx ove si associano segni di fessurazione del disco intersomatico. Nei limiti il canale der ampiezza. Normoposizionato a livello di D12 cono midollare. Minima componente angiomatosa sul soma L5 priva di rilievo patologica.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. Signore,
credo che sia opportuno che si faccia visitare da un neurochirurgo affinchè valuti, assieme a quanto repertato nella RM, le Sue condizioni cliniche e sintomatologiche, al fine di decidere se sia indicato (come intuitivamente ritengo)l'intervento chirurgico e quale tecnica utilizzare.
Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
La ringrazio infinitamente per la pronta risposta. Seguirò fiducioso il suo consiglio che metterò in pratica quanto prima. La terrò informato sugli sviluppi futuri.
Infinitamente Grazie
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dopo
Utente
Utente
Egr.Dottore,

Di seguito un aggiornamento sulla mia situazione.

Premessa:
Dall’ultima mia comunicazione del 20/6 ad oggi, oltre alla visita del neurochirurgo, svoltasi il 13/7, ho eseguito alcune sedute di diadinamiche, mobilizzazione vertebrali, elettrostimolazione del quadricipite dx. ed una elettromiografia raccomandata dal fisiatra.

Visita neurochirurgo:
In data 13/7 ho eseguito la visita, da Lei suggerita, durante la quale ho esibito tutta la documentazione (RMN; lettromiografia e terapia eseguita). Il dottore, a conclusione della visita, si è detto molto sorpreso dei colleghi dell’ospedale civile della mia città poiché hanno scartato a priori l’intervento chirurgico che, nel mio caso, sarebbe stato risolutivo all’annoso problema della caduta del piede. Pertanto, visto il troppo tempo già trascorso, mi ha suggerito di continuare la terapia in corso cioè : ((Nicetile 4ml 1f al giorno per 30gg + Lyrica 75mg 1-2 comp. al giorno per 30gg + Benexol 1 comp. al giorno per 30gg.), esercizi in acqua soprattutto il nuoto dorsale, poiché, un intervento chirurgico, dopo circa 2 mesi, non garantirebbe il pieno recupero della funzionalità del piede e, nello stesso tempo, mi rimanda ad una visita di controllo fra 2 mesi.
Nota: la data della visita neurochirurgica (13/7) è stata condizionata dal calendario del dottore il quale effettua dei consulti privati, nella nostra città, solo una volta al mese.

Condizioni fisiche attuali:
Persiste un continuo dolore (sopportabile) sul muscolo tibiale frontale (dx) e sopra la caviglia oltre, ovviamente, al problema della caduta del piede. Aggiungo inoltre altri 2 problemi minori :
1-poca sensibilità dell’alluce anche se risponde ai comandi;
2- dopo un periodo in posizione eretta la coscia perde di sensibilità (come intorpidita).

Nonostante tutto, dopo un congruo riposo di, 1/2’-1 ora, riesco a camminare per 5-10 minuti quasi correttamente ma sempre col piede caduto, mentre poi inizio ad accusare un dolore all’anca e di conseguenza la camminata non è più equilibrata.

Ancora una volta mi rivolgo a lei al fine di avere un suo personale parere in merito all’intervento (si/no e quale tecnica eventualmente consiglierebbe) Sempre ammesso che in questo periodo d’estate riesca a trovare una struttura disponibile a farlo.

Il neurologo che mi ha eseguito l’elettromiografia ha consigliato vivamente di eseguire sedute di elettrostimolazione del peroneo al fine di rivitalizzarlo (cosa ne pensa??)

In attesa di un suo parere in proposito e con la speranza di riaquisire la funzionalità del piede, La saluto e ringrazio anticipatamente


Risultato Elettromiografia (neurologia)
Note:
Muscoli esam: ELD dx, VMdx, gemello mrdiale dx.
AS: fibrillazione a liv. di ELD dx.
AV: reclutamento neurogeno

Conclusioni: segni emgrafici di radicolopatia acuta denervativa L5 dx.

Nervi motori Destro peroneus
LatSD(ms) AmpSD(mV) VCSD(m/s) Amp%(%)
Pos 1-Rec pos 4.5 3.5
Pos 2-Pos 1 11.5 2.8 50 -20