Dolori al testicolo sinistro

A seguito di intervento laparoscopico per ernia inguinale bilaterale e varcocele sinistro, soffro di dolori al testicolo sinistro. I dolori ci sono da un mese (operazione il 5/3/08). Il chirurgo che mi ha operato e l'urologo che mi ha fatto l'ecografia dicono che si tratta di una nevralgia. Alcuni medici consultati dicono che potrebbero passare mesi prima che passi o addirittura che si cronicizzi ed altri, come chi mi ha operato, sdrammatizzano; mi è stato anche consigliato di andare a correre. Preciso che dopo una prima ipotesi di infezione quindi curata con antibiotici, poi scartata, si è approdati alla nevralgia e quindi mi hanno dato una cura di 4 mg. al dì di bentelan + orudis in fiale intram. per sei giorni. Attualmente ho concluso con l'orudis e sto proseguendo col bentelan scalando la dose. Il dolore è attenuato ma persiste e non so cosa devo fare. Specifico che il dolore, è assente se sto fermo; si presenta quando tocco il testicolo ed è li localizzato, altrimenti camminando o sedendomi in auto, ed in quest'ultimo caso, il dolore lo sento sia al testicolo che lungo la zona inguinale. Ora l'ultima è che devo fare delle infiltrazioni di cortisone. L'ecografista, ha notato che la retina impiantata a sinistra è abbastanza grande ( cioè sale quasi fino all'altezza dell'osso del fianco ). Mi è stato detto da quest'ultimo che potrebbe essere la retina ad infastidire qualche terminazione nervosa. Qualcuno mi aiuti per favore, perchè non ci sto capendo più nulla.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
questo tipo di disturbi possono verificarsi a seguito delle manovre chirurgiche per l'intervento di ernia inguinale. Spesso sono transitori, in rari casi si cronicizzano.
Tale dolore è quindi una complicanza dell’intervento per la correzione dell'ernia inguinale dovuta all’accidentale lesione dei nervi che decorrono nella sede da trattare.
Le strutture nervose lì presenti hanno dimensioni molto piccole dell’ordine di 1-2 mm. di calibro, risultando, il più delle volte, invisibili all’occhio dell’operatore.
La loro sezione con gli strumenti chirurgici è rara come lo è anche la formazione di un neuroma dovuto all’inglobamento di terminazioni nervose nella plastica(retina)
In quest’ultimo caso la sintomatologia regredisce con terapia medica e raramente con necessità di un reintervento.
La lesione accidentale del nervo (4% dei casi), invece, può causare dolore locale in forma transitoria (6-8 mesi,in media) o permanente, soprattutto nei casi di formazione di neuroma da amputazione.
La nevralgia post chirurgica e i disturbi della sensibilità sono presenti in circa il 15-20% dei casi trattati mentre il dolore cronico nel 5% dei pazienti.
Il traumatismo sui rami nervosi si può verificare sostanzialmente per sezione completa,stiramento e contusione ad opera delle manovre chirurgiche o per l’ elettrocoagulazione indispensabile per l’emostasi o, infine, per inglobamento nei punti di sutura nella sintesi dei piani muscolari e cutanei.
Per quanto La riguarda in effetti è trascorso poco più di un mese dall'intervento, per cui è presto per ipotizzare qualunque evoluzione del dolore.
Per il momento assuma degli antidolorifici e ne parli con il Suo chirurgo.
Le faccio molti auguri per una pronta guarigione.
Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Migliaccio,
La ringrazio. E' stato molto preciso ed esaustivo nella risposta.
Ho sentito diversi professionisti e nessuno, fin ora mi aveva informato fornendomi questi dettagli. Mi conforta quindi sapere che le percentuali di ripristino della normalità sono alte. Come detto nella richiesta di consulto, il dolore in questi ultimi giorni si è attenuato notevolmente. Vi è quindi una evoluzione positiva. Al momento, su suggerimento del mio medico, ho scalato a 2 mg. di bentelan ( già fatto per tre giorni ). Da oggi (domenica) mi ha consigliato di scendere ad 1 mg. di bentelan ed una compressa di danzen fino a completa scomparsa della sintomatologia dolorosa. Le infiltrazioni di cortisone ho deciso di non farle visto il miglioramento. Riprenderò anche, con dovute cautele, l'attività fisica: rimettere in moto l'organismo forse può aiutare a sbloccare.
L'unica cosa che lamento della mia esperienza in generale è la scarsa informazione fornitami, dai professionisti contattati.
Grazie ancora.
Se ha dei consigli, li accetterò volentieri.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
No, al momento non ho ulteriori consigli da darLe, se non quello di avere un po' di pazienza.
Se nell'arco di un paio di mesi i sintomi non regerediscono, allora bisognerà valutare se e cosa fare.
Ancora auguri e buona domenica
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dopo
Utente
Utente
Graizie tante per il prezioso aiuto.
La saluto.
Giovanni Pisano di Catania.