Rm intero rachide - emg con test ischemico in malattia del connettivo

Buonasera, ho 32 anni. Causa vari problemi ho effettuato una visita neurologica ed una serie di esami. Di seguito il referto emg + test ischemico: Muscoli esaminati deltoide, bicipite brachiale, estensore comune delle dita, vasto laterale, tibiale anteriori e gastrocnemio bilateralmente. Assenza di attività spontanea a riposo. A debole contrazione PUM ampi al detolide bilateralmente, a sinistra si inscrivono su un tracciato modicamente ridotto; al bicipite brachia, e PUM ampi bilateralmente, a destra anche polifasici; all'estensore comune delle dita Pum polifasici a destra, a sinistra ampi. Agli arti inferiori, Pum ampi bilateralmente al vasto laterale, a sx anche polifasici; al tibiale anteriore rari pum polifasici a dx, a sinistra anche ampi; al gastrocnemio PUM ampi e polifasici bilateralmente inscritti su un tracciato di scarso reclutamento. Si segnala un aumento della latenza distale della VCS del surale di sinistra; nella norma gli altri valori. Risposte riflesse in ritardo in tutti i distretti esaminati. Al test ischemico per la valutazione della tetania latente, dopo i 10 minuti d'ischemia all'arto destro compare un'attività spontanea di tipo doppiette-triplerre, che scompaiono all'iperventilazione. CONCLUSIONI: radicolopatia cronica C5 bilaterale con preval. sx; radicolopatia C6 bilaterale con preval. dx, cronica a sx ;radicolopatia c7 bilaterale, cronica a sx. radicolopatia cronica l4-l5-s1 con prevalenza sinistra. comparsa di doppiette-triplette al test ischemico per la valutazione della tetania latente. Referto RM:
I tre segmenti sono stati studiati con scansioni digitali sagittali, coronali ed assiali con immagini pesate in Spin-Echo T1 e Fast Spin-Echo T2.
Congenitamente nella norma i diametri sagittali del canale e del sacco durale. regolari, per morfologia ed intensità di segnale, il midollo cervicale, il midollo dorsale, il rigonfiamento lombare, il cono terminale e le radici della cauda equina che decorrono regolarmente addossate alla parete posteriore del sacco durale. Nel tratto cervicale il segmento rachideo ha perso la fisiologica lordosi per assumere andamento rettilineo. Da C4-C5 a C6-C7 sono apprezzabili alterazioni degenerative discali ma non sono presenti compressioni discali sul sacco duale. Esiti di pregressa osteocondrosi giovanile nel tratto dorsale con degenerazione fibrosa dei dischi coinvolti ed irregolarità nei profili dei piatti vertebrali con associate ernie intraspongiose. Iniziali alterazioni degenerative discali e somatiche sono presenti nei tratti dorsali intermedio e distale. In D6-D7 un'ernia discale mediana-paramediana destra impronta il sacco durale contatta la superficie anteriore del midollo spinale.Discopatia degenerativa in L5-S1; il disco intersomatico protrude posteriormente ad ampio raggio prevalentemente in sede mediana-paramediana e lambisce la porzione prossimale della tasca radicolare S1 d'ambo i lati; il quadro è complicato da focalità erniaria intraforaminale a dx. Vorrei capire il quadro.
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Dr.ssa Roberta Ravenni Neurologo, Neurofisiopatologo 22 2 1
Il referto EMG è un po' troppo articolato e non arriva ad una conclusione diagnostica.
Ne parli con il Suo neurologo di fiducia, alla luce dei referti è impossibile emettere una diagnosi precisa.
Cordialità

Roberta Ravenni, MD, MSc

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dopo
Utente
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Gent.ma Dottoressa,
La ringrazio per avermi risposto.
Vorrei chiederLe di spiegarmi se è possibile, cosa emerge dalla risonanza magnetica.
Premetto che le ragioni per le quali mi hanno consigliato emg e rm sono i seguenti sintomi:
formicolii arti e testa, crampi, parestesie, perdita di equilibrio, movimenti involontari e due episodi di trofismo delle mani.
Mercoledi ho appuntamento con il neurologo di fiducia, ma vorrei sapere cosa devo domandare.
L'emg avrebbe dovuto indicare altre conclusioni?
Cordialià.