Ipotrofia e fascicolazioni

Gentili dottori
Ho 29 anni e da ca. 6 mesi soffro di numerosi disturbi: stanchezza, vertigini soggettive, parestesie agli arti, tensione e fascicolazioni ai muscoli facciali, rapidi movimenti dita mani e piedi, crampi ai piedi, diffusi bruciori muscolari, fascicolazioni in tutto il corpo. Negli ultimi mesi ho riscontrato evidente ipotrofia eminenza tenare ad entrambe le mani con associati bruciori. Non mi sembra di riscontrare deficit di forza, tuttavia le mani incominciano a dolermi per affaticamento e ad essere esauste – soprattutto nell’eminenza tenare e ipotecare – dopo limitati sforzi (tenere in mano un libro o scrivere qualche riga). Negli ultimi giorni s’è aggiunta e maggiore affaticabilità di piede e gamba sinistra dopo una breve camminata.
Ho eseguito due visite neurologiche negative ed ho eseguito nell’ultimo mese i seguenti esami:
Potenziali evocati visivi e somatosensoriali – negativi
TAC encefalo – negativa
RMN encefalo e cervicale con mdc in cui è emerso solamente “appiattimento della fisiologia lordosi cervicale con accenno ad inversione della curvatura di atteggiamento in lieve cifosi. Iniziali segni di spondilosi in C6-C7 con sclerosi delle opposte limitanti somatiche ed osteofitosi marginocorpale anteriore e posteriore”.
Esami sangue elettroliti, tiroide, CPK ed urine - negativi
EMG arti superiori – “Attività a riposo assente. Transizione ricca con presenza di PUM polifasici in percentuale aumentata sui mm. OP dx e EUC dx. Interferenza/transizione ricca con PUM morfologia regolare nelle altre sedi esaminate: Conclusioni – modesta sofferenza neurogena motoria cronica di tipo assonale nel territorio radicolare C7-C8 a destra”.
Temo per la Sla e l’ipotrofia dell’eminenza tenare, insieme al facile affaticamento di mani e gamba sinistra, non riesco a giustificarli altrimenti. Inoltre dall’EMG è risultato in tutte le sedi esaminate un quadro di ridotto reclutamento PUM (interferenza/transizione ricca) che mi sembra confermi le mie paure.
Vi sarei molto grato se poteste darmi una vostra opinione ed in particolare se riterreste opportuni ulteriori esami e quali altre cause possono determinare una sintomatologia analoga.
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Dr. Marino Giuliano Neurologo, Medico fisiatra 174 8
Gentile utente.
Il dato clinico, specie in neurologia, ha sempre un risvolto fisiopatologico che nel suo caso è quasi nullo. Ci sono delle forme di amiotrofia che interessano me mani in primis, ma sono tipiche dell'età avanzata. Però il dato elettrofisiologico non le conferma.
Deve essere valutato a cadenze precise per rilevare effettivi segni di sofferenza oggettiva ed escludere le SOGGETTIVITà.

Cordialità

Marino GIULIANO

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dopo
Utente
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gent.mo dottore, La ringrazio per la sollecita risposta, dal tenore della quale mi pare di capire che Lei riconduca i sintomi che ho descritto a carattere di soggettività. Le segnalo peraltro che l'ipotrofia ad entrambe le mani è oggettiva, è stata osservata e confermata dal neurologo in differenti momenti. E' sorta nel giro di qualche mese, dopo un periodo in cui avvertivo nel palmo della mano bruciore associato ad arrossamento. Il neurologo elettromiografista ha escluso sindromi da intrappolamento. Anche le fascicolazioni sono oggettive, e sono state osservate dai neurologi che mi hanno visitato. Al momento, continuano tutti i sintomi ed avverto le mani sempre più indolenzite dopo aver fatto normali e quotidiane attività. La mia domanda è finalizzata a capire se, oltre agli esami che ho fatto (RMN TAC PP.EE., EMG, ENG), ce ne sarebbero degli altri.
Nel ringraziare ancora, La slauto cordialmente