Formicolio e debolezza

Buongiorno, 51, maschio, buone condizioni di salute generali, fumatore, analisi sangue e urine recenti nella norma, da diversi mesi accuso questo problema. Quest'estate, a seguito di una serie di lavori in casa con notevole sforzo fisico e posture spesso inginocchiate, ho iniziato ad accusare formicolii persistenti alle dita esterne del piede destro (medio, anulare e mignolo) e, in forma più lieve, a quelle del piede sinistro, e un leggero intorpidimento ad anulare e mignolo della mano destra, che il medico curante ha attribuito ad affaticamento e problemi posturali. In particolare, percepisco come una sorta di impressione di compressione dietro al ginocchio destro, che mi sembra influenzi la sensazione di fastidio e intorpidimento delle dita del piede destro, mentre per quanto riguarda il braccio destro se premo la zona dietro al gomito sento formicolio ad anulare e mignolo. I sintomi con il passare dei mesi si sono attenuati, ma non del tutto scomparsi, ed essendo un soggetto fortemente ansioso e ipocondriaco da alcuni giorni ho iniziato a temere di avere qualche patologia neurologica grave come SM o SLA; parallelamente ho iniziato a percepire una sensazione di debolezza a polpacci e braccia, che tende a regredire assumendo ansiolitici, e che in ogni caso non mi impedisce di svolgere le normali attività quotidiane (cammino per km senza avere problemi e sollevo pesi), cosa che mi fa pensare a una somatizzazione da ansia, cui non sono peraltro affatto nuovo. A fronte di questo quadro è plausibile pensare a una compressione dei nervi, o una patologia neurologica grave non è da escludere?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

la possibilità che la sintomatologia abbia un'origine ansiosa è possibile, ovviamente dopo aver escluso condizioni organiche, anche non gravi.
Pertanto è indicata una visita neurologica in seguito alla quale il collega potrebbe richiedere esami diagnostici mirati al caso e se ritenuti opportuni.
SM? Poco probabile a 51 anni (ma ancora possibile).
SLA? Il dolore iniziale è di solito un criterio di esclusione della malattia.


Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dott. Ferraloro, e grazie innanzitutto per la sua cortese risposta. Le chiedo solo una precisazione: la frase "il dolore iniziale è di solito un criterio di esclusione della malattia" è da intendersi che, non avendo io dolori di alcun tipo ma solo i fastidi sopra descritti, la SLA è tendenzialmente improbabile?.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

assieme ai dolori anche i formicolii, essendo sintomi sensitivi, non fanno parte del corredo sintomatologico della SLA che è una malattia esclusivamente motoria, almeno nelle fasi iniziali.
Ugualmente questi sintomi la rendono molto improbabile.

Cordialmente
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Utente
Utente
Gentile dott. Ferraloro,
grazie nuovamente per la sua risposta. A breve prenoterò una visita neurologica perché, da buon ipocondriaco, è l'unico sistema per tranquillizzarmi e levarmi quell'ansia che continua a giocarmi brutti scherzi. In questi giorni infatti persiste la sensazione di debolezza a braccia e gambe, che tuttavia non mi sembra avere poi riscontri nella pratica: faccio costantemente almeno 5 km al giorno a piedi per recarmi in ufficio, senza accusare inciampi, cedimenti delle gambe, andatura non lineare o altri manifestazioni di non coordinamento dei movimenti, lo stesso dicasi per le braccia. So che non ha senso, ma ho fatto anche le classiche prove empiriche - camminare ad occhi chiusi per vedere se sbando, toccare la punta del naso ad occhi chiusi, controllare eventuali tremori o movimenti involontari, ecc. - da cui non noto nulla di strano, solo questa sensazione di "mollezza" che si attenua un poco solo quando assumo ansiolitici o, distratto da altro, distolgo la mente e l'attenzione da questi "sintomi". Il problema è che, anche privatamente, i tempi di attesa sono relativamente lunghi (rapportati alla mia ansia): sto davvero esagerando e "facendo tutto da solo"?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

In effetti mi sembra che stia esagerando.
Le ricordo che la debolezza soggettiva non corrisponde ad un deficit motorio, Lei lo conferma facendo almeno 5 km al giorno senza difficoltà.
L'ansiolitico diminuisce la sensazione? Dovrebbe farLa riflettere.
Faccia la visita neurologica e stia sereno.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Buonasera dott. Ferraloro,
ho prenotato una visita neurologica specialistica, che effettuerò alla fine della settimana prossima. Nel frattempo persistono i fastidi che ho sopra descritto, cui cerco di non fare troppo caso. Stamani però mi è accaduta una cosa che mi ha un po' spaventato. Mi sono svegliato con una sensazione di indolenzimento dietro al ginocchio sinistro, accompagnata a una sensazione di compressione a un nervo sempre dietro al ginocchio (simile a quella che si prova quando si tiene un arto ripiegato a lungo, per intenderci), e alzandomi di scatto ho avuto un piccolo cedimento del ginocchio stesso, subito recuperato. Per il resto della giornata non ho avuto altri episodi di questo genere (a parte la sensazione intermittente di debolezza di questi giorni, che comunque continua a attenuarsi o sparire sotto l'effetto di ansiolitici), ma camminando ho continuato a sentire una sensazione di fastidio dietro al ginocchio, localizzato indicativamente nella cavità fra il tendine esterno e il centro del ginocchio. Premendo quella zona mi è anche sembrato di percepire a tratti accentuarsi la sensazione di formicolio alle dita esterne del piede. E' qualcosa di significativo o dipende banalmente da una compressione dovuta a postura durante il sonno o magari dalla tensione di questi giorni?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

entrambe le ipotesi che Lei avanza sono possibili, nel complesso comunque non mi pare nulla d'importante.
Faccia serenamente la visita neurologica.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile dott. Ferraloro,
non so come scusarmi per disturbarla ancora, ma pare che più mi avvicino al giorno della visita (il prossimo venerdi), più tensione e ansia sembrano aumentare e giocarmi scherzi. Premesso che mi sembra di percepire un continuo stato di tensione muscolare, e che i fastidi in corrispondenza del passaggio dei nervi al gomito sembrano essere aumentati, oggi mi sono accorto che, cercando di descrivere un movimento completo di ripiegamento ed estensione del braccio destro o sinistro, il movimento è inizialmente fluido ma circa a metà dell'estensione sembra avvenire per un tratto a scatti, non fluidamente. E' un po, per intenderci, come se avessi la muscolatura contratta come quando si compie uno sforzo per sollevare un oggetto pesante, anche se non mi sembra di rilevare cali di forza e se provo a reggere un peso (un paio di kg) sospendendo il braccio questo resta perfettamente fermo e non ho tremori da sforzo o altro. Noto inoltre che la cosa si accentua o diminuisce a seconda di come tengo il braccio durante il movimento, con i palmi delle mani in alto o in basso. Anche questo può essere dovuto alla forte ansia di questi giorni e a una conseguente contrazione muscolare/nervosa costante?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

sicuramente, può essere causato da tensione muscolare dovuta all'ansia.

Buona giornata
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dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Ferraloro,
dopo il suo supporto di queste settimane, sono lieto di aggiornarla sull'esito della visita neurologica cui sono stato sottoposto ieri. Dopo i controlli e i test di protocollo lo specialista non ha ravvisato alcuna anomalia, tanto da non ritenere necessario alcun tipo di accertamento strumentale data l'evidenza della situazione, ravvisando invece un pronunciatissimo stato ansioso con forti somatizzazioni. Mi è stata quindi prescritta una terapia a base di alprazolam + citalopram a salire progressivamente fino al dosaggio di 10 gocce/die per 60 giorni, cui far seguire rivalutazione della sintomatologia , e un integratore come coadiuvante per il trattamento delle parestesie, che ha ritenuto al momento fortemente accentuate dal mio stato di tensione nervosa e muscolare (in effetti già oggi, a distanza di sole 24 ore, la loro intensità sembra essere calata).
Nel salutarla cordialmente, voglio ringraziarla ancora per la sua gentilezza e il supporto offertomi in queste settimane un po' "impegnative" dal punto di vista psicologico.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

mi fa piacere l'esito negativo della visita neurologica, in effetti me lo aspettavo.

Adesso faccia la terapia così come prescritta e stia sereno.

Cordialmente