Tic - disagio bambino 2 anni

Buongiorno
Ho bisogno di un piccolo consiglio.....
Ho un bimbo di 2 anni e a maggio arriverà un fratellino.
È sempre stato un bambino felice, sereno, tanto curioso anche se non sempre tranquillo.
nell'ultimo periodo comincia a manifestare la ribellione. So che a due anni è normale. Sto cercando di gestire il tutto usando la calma e l'empatiai ma non sempre ci riesco. Spesso non sa nemmeno lui cosa vuole, non riesce a portare a termine in gioco, chiede spesso di mangiare (yogurt, biscotto, cracker, pomodori e succo): va davanti al frigo e chiede, ne mangia un pezzetto e poi passa ad altro. Oppure se non è intero (tipo il biscotto) si arrabbia e lo butta via.
La rabbia arriva anche per stupidaggini, urla, piange (il classico pianto finto...) oppure butta via tutto.
È possibile che senta l'arrivo del fratellino? O è semplicemente così che funziona un bambino di 2 anni? Sono tanto in difficoltà perché ho la sensazione di non saperlo aiutare.
La cosa che mi ha allarmato e che nell'ultima settimana ho notato che strizza gli occhi (solo a casa, quando è fuori al parco no). Ho pensato ad un tic o ad un problema agli occhi visto che spesso se lo gratta. Poi vedo che spesso ha qualche difficoltà nell'esprimersi (non parla molto bene, si fa capire ma x me vorrebbe fare di più).
Mi piacerebbe un consiglio perché sento che sto per crollare. Anzi, un paio di volte mi è già capitato e ho urlato a mio figlio. Non vorrei che queste urla capitate qualche settimane fa abbiano reso vano il mio lavoro svolto fino a oggi. Mi sento in colpa e molto triste.
Sono una persona molto serena e finora ho vissuto tutto con serenità (allattamento/svezzamento/co-sleeping con successivo passaggio nel lettino/nuova gravidanza) ma ora mi sento davvero giù e impotente.
Spero davvero riusciate ad aiutarmi.
Un caro saluto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

i bimbi respirano il clima che c'è in casa.
Ha fatto caso se questi comportamenti del bambino hanno avuto inizio da quando Lei si sente così appesantita e in difficoltà?

Lei scrive: "...sento che sto per crollare. Anzi, un paio di volte mi è già capitato e ho urlato a mio figlio. Non vorrei che queste urla capitate qualche settimane fa abbiano reso vano il mio lavoro svolto fino a oggi..."

Comprendo bene che per Lei questo sia inevitabilmente un momento molto stressante per via della gravidanza e la stanchezza si fa sentire, ma vorrei incoraggiarLa a cambiare atteggiamento verso Suo figlio. Magari potrebbe mettere dei paletti quando cerca di averLa tutta per sé (cosa normalissima nei desideri del bimbo) richiedendo la Sua attenzione per il cibo ecc...

Chieda a Suo figlio che cosa vuole, senza fare mille tentativi, in modo da aiutarlo a chiarirsi le idee sulla merenda, sui giochi, ecc..
Se ha già mangiato, lo può esplicitare al piccolo, dicendogli che cenerà o pranzerà a breve e distraendolo con una attività ludica.

E' probabile che il comportamento del bimbo sia legato proprio al Suo comportamento, in quanto più stanca, meno paziente e forse agli occhi del piccolo meno "presente" per i suoi bisogni.

Non se ne faccia una colpa, perché capisco che la situazione è pesante, ma si attivi per cercare un aiuto concreto in casa (nonni o altre figure che riescano ad occuparsi del piccolo) e non abbia timore di ricordare le regole a Suo figlio su tutto, esattamente come ha fatto fin qui.

Un controllo medico per la vista la farei fare al bimbo.

Cordiali saluti,
dott.ssa Angela Pileci

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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