Ritardo globale di crescita con ritardo di mielinizzazione

Buongiorno,
Sono la mamma di una bambina di 19 mesi che presenta un ritardo globale di crescita (altezza, peso e circonferenza cranica proporzionalmente al di sotto del terzo percentile). La bambina rifiuta il cibo dallo svezzamento e, causa perdita di peso a partire da maggio, negli ultimi mesi è alimentata con sondino naso gastrico, nonostante prosegua il tentativo quotidiano di alimentarla per bocca. Dall'inizio dell'alimentazione enterale è cresciuta molto, sia in peso che in altezza, sia in sviluppo psicomotorio. A oggi la bimba cammina benissimo con supporto, ha fatto qualche timido passo senza supporto, ma ha paura a lasciare il dito per camminare da sola. Si alza senza problemi con qualsiasi supporto. Gattona. È molto attenta e segue bene tutto ciò che le indichiamo. Capisce alcuni semplici comandi. Riconosce famigliari e conoscenti. È socievole, molto, sorride. Saluta, quando ne ha voglia. Batte le manine. Sa fare alcuni semplici incastri (cerchio e talvolta triangolo). Ama travasare tutti i giochini da una scatola a un'altra e poi rimette tutto dentro. Sa chiudere la scatolina con le palline dentro. Coccola e da i baci a noi e ai suoi pupazzi. Se ci vede mangiare ci porta il cibo alla bocca, ma mai alla sua. Le piace giocare a lanciarci la palla e a farsela rilanciare. Ama portare le sue macchinine in giro per tutta la casa. È più timida in ambienti esterni quando i genitori non sono presenti (nido). Indica ciò che vuole con la mano, non con il dito. Se le propongo una scelta tra due giochi solo raramente ne sceglie uno. Raramente prova a impilare i giochini. Non parla. Non dice ancora nulla. Dopo numerosissimi esami ancora nessuna risposta è arrivata e con il passare dei mesi la nostra preoccupazione aumenta. Quel che mi lascia più in ansia è il risultato della risonanza magnetica che recita ritardo globale di mielinizzazione della sostanza bianca e lieve ipotrofia cerebellare. La neurologa ci ha detto che all'età in cui è stata fatta (16 mesi) non è significativa. La mia domanda è: la situazione potrebbe cambiare? La prossima risonanza è prescritta dopo il compimento dei due anni. Se si riscontrassero ancora queste anomalie cosa potrebbe significare? Cordialmente
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Dr. Adelia Lucattini Psichiatra, Psicoterapeuta 182 7 26

Concordo con la Neuropsichiatra Infantile che quello che guida nella diagnosi e nella prognosi è la clinica, cioè come sta il bambino, di cui gli esami strumentali sono però un valido supporto e spesso una necessaria integrazione.

In questi casi è importante seguire con scrupolo le indicazioni del Neuropsichiatra Infantile in modo da iniziare quanto prima la riabilitazione.
E' noto che l'intervento precoce è in termini di efficacia e di risultati positivi anche alla distanza, è l'indicazione principale e dell' Organizzazione Mondiale della Sanità.

Nelle sindromi da Disturbo Generalizzato dello Sviluppo è importante anche un supporto psicologico per i genitori e una consultazione psicoanalitica del bambino per valutare l'eventuale necessità di un supporto psicoterapico che favorisca lo sviluppo del pensiero simbolico, dei processi cognitivi e infine l'armonizzazione dell'emotività.

Dr. Adelia Lucattini.
Psichiatra Psicoterapeuta.

Psicoanalista Ordinario SPI-IPA.Esperta in bambini e adolescenti.Depressione-Disturbi dell'umo