Gonfiore palpebra destra

Vorrei richiedere un consulto sul gonfiore alla palpebra superiore destra di mio figlio di 4 anni: è la terza volta che succede in due mesi. Si sveglia con un leggero gonfiore alla palpebra superiore che nel corso della giornata aumenta fino a diventare rossa. Il giorno dopo l'occhio rimane quasi chiuso dal gonfiore ma sparisce il rossore. L'edema inizia poi spontaneamente a regredire. Il tutto dura due/tre giorni. Mi hanno parlato di allergia e prescritto cortisonici che non so se usare. Sottolineo che si gonfia sempre e solo la palpebra destra. Non so se può avere una qualche importanza ma due volte su tre la sera prima siamo andati a letto tardi. Aggiungo che il bambino ha sofferto tutto l'anno di irritazione agli occhi, di fastidio al risveglio con la luce solare, di bruciore interno. Alla sera lui stesso chiedeva delle gocce lenitive che gli davano sollievo. I suddetti sintomi con l'estate sono scomparsi. Ringrazio anticipatamente chiunque mi possa aiutare.
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
deve verificare se esiste una pallina anche piccolissima nella palpebra superiore che si possa sentire anche al tatto!!
Potrebbe essere un calazio recidivante!
Mi ricontatti pure per qualsiasi chiarimento!
Un caro salutp
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottor Siravo, la ringrazio molto per la tempestività della risposta. Ieri sera ho provato a verificare la presenza di una pallina. Effettivamente ho sentito qualcosa di molto piccolo nel bordo inferiore esterno della palpebra. E' possibile che sia quella la localizzazione? Comunque come per le altre due volte ieri sera l'edema era già in fase calante ed oggi l'occhio si sta normalizzando. Se effettivamente si tratta di calazio quali sono le cure? Grazie mille
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
Il calazio unitamente all'orzaiolo, rappresenta una delle più frequenti lesioni acquisite della palpebra.
Le palpebre contengono alcune strutture annessiali particolari: le ciglia con annesse le ghiandole di Zeiss (gh. sebacee); le ghiandole di Moll,sudoripare modificate, e le ghiandole di Meibomio. Queste sono ghiandole sebacee olocrine inserite profondamente nel piatto tarsale e completamente indipendenti dai follicoli delle ciglia. Sono presenti in un numero variabile da 20 a 30 sulla palpebra superiore e da 10 a 20 in quella inferiore e producono un materiale lipidico normale costituente del film lacrimale.
Qualora si verifichi l'ostruzione del dotto escretore o quando una primitiva infezione batterica (orzaiolo interno) ne provochi la rottura,il rilascio del materiale lipidico nei tessuti circostanti produce una reazione da corpo estraneo costituita da istiociti, cellule giganti multinucleate, plasmacellule, eosinofili, linfociti e leucociti polimorfonucleati. Si costituisce così il calazio, un lipogranuloma che si sviluppa attorno alle ghiandole di Meibomio. La diagnosi differenziale principale va posta con l'orzaiolo, infezione batterica a carico del bulbo pilifero e/o delle ghiandole di Zeiss (orzaiolo esterno) o delle ghiandole di Meibomio (orzaiolo interno), il più delle volte sostenuta dallo Staphylococcus aureus.
Può regredire in circa una settimana o si incista ed allora resta.
Il calazio è quindi una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.
oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per
ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di infezione.
• L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze sterili medicate preconfezionate.
• L’igiene oculare nei bambini ed in particolare nei
neonati: pulire quotidianamente ed accuratamente gli occhi
dei neonati, per ridurre il rischio di infezioni, in quanto non dotati di difese immunitarie completamente sviluppate.
Comunque è meglio verificare se esistono problemi di stitichezza e/o intestinali senso lato.
L'evoluzione del calazio è condizionata dalla possibilità della ghiandola di svuotarsi, se ciò avviene, può guarire spontaneamente; l' applicazione ripetuta nel corso della giornata di impacchi caldi agevola questo processo. Se si associa una blefarite significativa, può essere utile un antibioticoterapia topica.
E' ovvio che una volta incistato il calazio ha come unica terapia quella chirurgica(è un interventino banale!).
Un caro saluto.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore, in effetti devo dire che il bambino tende a giocare molto fuori e a stropicciarsi spesso gli occhi. Proverò senz'altro a seguire il suo consiglio e a fargli lavare di frequente sia le mani che gli occhi. La ringrazio di nuovo per la cortesia ed il tempo impiegato a rispondermi, davvero molto cortese.. Un carissimo saluto anche a lei.
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
GRAZIE A LEI PER AVER PARTECIPATO A MEDICITALIA!!