Sofferenza epitelio corneale

Buongiorno, volevo avere un vostro parere sulla seguente diagnosi:
Iperemia congiuntivale. Permane sofferenza corneale puntiforme diffusa. Lieve Tyndal + in CA. Iperemia congiuntivale con stasi vasale. Cornea fluor +ve settore superiore da pregresso rimozione CE. Qualche deposito stomale corneale.
Per quanto sopra mi ha prescritto: OFTAQUIX 1 x 3;DICLOFTIL 1 x 3; Ciclolux 1 x 3; LIPIMIX 1 x 4; Lacrime Artificiali.
Volevo chiedervi se secondo voi siccome dopo circa un mese di cure varie a seguito di una scheggia di ferro toltami dalla cornea, e siccome ancora oggi ho problemi alla vista, se la cornea tornerà come prima ed in qaunto tempo. Grazie

[#1]
Attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissimo,
bisogna avere molta pazienza con gli esiti metacicatriziali corneali da corpi estranei corneali di tipo metallico!
L'epitelio corneale può essere particolarmente soggetto ad erosioni od abrasioni che rappresentano spesso la sede di pericolose infezioni. I microtraumi a livello epiteliale possono essere causati sia da un uso scorretto della LAC che da inserimento di ciglia o corpi estranei tra l'epitelio e la lente stessa.
Nel caso di infezione dell'abrasione corneale la lesione caratteristica é rappresentata da un infiltrato bianco-giallastro con sensazione di dolore intenso, lacrimazione, fotofobia e, talvolta, secrezione purulenta.
La diagnosi deve essere tempestiva e la terapia rapida ed appropriata al fine di evitare il propagarsi dell'infezione agli strati corneali profondi; la terapia comprende l'utilizzo di pomate o colliri antibiotici .
La particolare trasparenza della cornea è dovuta ad una singolare disposizione dei cheratociti, che sono gli elementi cellulari che la contraddistinguono. Tali cellule sono disposte a piani sovrapposti; all’interno di ogni piano le singole cellule, di forma fusiforme e molto allungata, sono disposte ben parallelamente l’una all’altra. L’orientamento dell’asse maggiore delle cellule dei vari piani è tale che gli effetti refrattivi di ogni strato si elidono con quelli degli strati che stanno accanto, dando così luogo ad una struttura trasparente. La trasparenza della cornea dà modo di scorgere, al di sotto di essa, le strutture della camera anteriore dell’occhio, ed in particolare l’iride, che con il suo maggiore o minor carico di pigmenti caratterizza il colore degli occhi. Una delle caratteristiche peculiari della cornea, che ne fanno un tessuto quasi unico dell’organismo è la mancanza completa di vascolarizzazione. I cheratociti ricevono nutrimento per diffusione dall’umore acqueo con il quale la cornea viene a contatto sul lato interno. Anzi, la presenza di una vascolarizzazione rappresenta una risposta tessutale della cornea ad un qualunque danno di natura infiammatoria; la comparsa di vasi sanguigni, naturalmente, va a scapito della trasparenza e quindi della funzionalità oculare. Le malattie della cornea possono provocare anche la formazione di cicatrici, e quindi un opacamento molto grave e definitivo, che può essere corretto solo con un trapianto. La patologia che può colpire la cornea è assai varia. Come detto, una reazione fondamentale della cornea alla presenza di un agente dannoso è l’opacamento, che può essere temporaneo o, nei casi più gravi (quando si mette in atto un vero e proprio processo cicatriziale) permanente. * I traumi. Una delle più comuni cause di danno corneale è la patologia traumatica. La posizione della cornea, fortemente esposta, rende conto della frequenza con la quale questo meccanismo dannoso si trova ad agire. Va peraltro detto che la cornea è protetta dalle palpebre, che sono pronte a chiudersi istantaneamente non solo al momento dell’applicazione di un trauma, ma anche soltanto in previsione dello stesso (riflesso d’ammiccamento). II trauma corneale può essere meccanico (da corpo contundente; da corpo penetrante; da corpo estraneo); si producono, a seconda dei casi, degli stati contusivi oppure delle vere e proprie ferite da punta, con gemizio di umor acqueo e fortissimo pericolo per il recupero dell’occhio leso. Una diversa modalità traumatica è costituita dal trauma chimico; schizzi di liquidi irritanti o corrosivi possono facilmente penetrare negli occhi durante molte lavorazioni industriali, soprattutto se non vengono rispettate le norme di sicurezza (occhiali, maschere etc.). Anche molti gas possono dare luogo a patologia a livello corneale. * Le infezioni. Esistono processi infiammatori sostenuti da agenti viventi, sia di natura batterica chdifendono l’organismo vengono trasportate dal sangue; la cornea si difende dai traumi grazie alla chiusura delle palpebre, che avviene con meccanismo riflesso tutte le volte che un corpo estraneo si avvicina alla cornea. La difesa dalle infezioni è invece dovuta alla struttura complessa della cornea, che dispone di robuste barriere; questa barriera può però essere superata tutte le volte che una contusione o una ferita lede la superficie della cornea. Se un processo infettivo riesce a stabilirsi nella cornea, la mancanza di vascolarizzazione costituisce uno svantaggio, perché le cellule del sistema immunitario non riescono a raggiungere la zona infetta: è per questo che le infezioni corneali sono difficili da curare e spesso si cronicizzano. A volte, all’interno della cornea avviene una proliferazione di vasi sanguigni, in risposta ad un processo infettivo: questo fenomeno costituisce un tentativo di difesa, ma non è molto vantaggioso, perché la presenza di vasi sanguigni provoca una diminuzione della trasparenza del tessuto corneale, e quindi un offuscamento della vista, che può diventare permanente se si forma una cicatrice.
Queste cicatrici in quanto tali sono irreversibili ed a volte bisogna intervenire,se indicato e possibile,con il laser ovvero con la PTK!
Un caro saluto