La parte inferiore all'occhio

Buongiorno,
da 5 gg. ho un calazio interno alla palpebra inferiore con rigonfiamento di tutto la parte inferiore all'occhio; il mio medico di base mi ha consigliato di usare 2 volte al dì il collirio exocin 0,3%, io sto' mettendo anche la pomata colbiocin, ma putroppo non noto nessun miglioramento, anzi mi brucia e noto che non si sgonfia.
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie per l'eventualem consulto.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
la terapia di un calazio all'inizio è sicuramente medica
quindi un pò di pazienza e mettiamo le pomatine per qualche giorno...dire per almeno una settimana e poi vediamo se la situazione migliora...
se il calazio non guarisce così ed in genere non guarisce così , si puo fare una piccola infiltrazione intralesionale di cortisone o provvedere all'asportazione chirurgica
a presto
suo
PROF LUIGI MARINO

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Gentile paziente,
Il calazio unitamente all'orzaiolo, rappresenta una delle più frequenti lesioni acquisite della palpebra. Negli adulti i calazi
rientrano il più delle volte nel quadro clinico delle meibomiti croniche associate ad alcune affezioni dermatologiche quali la dermatite seborroica e l'acne rosacea.

Le palpebre contengono alcune strutture annessiali particolari: le ciglia con annesse le ghiandole di Zeiss (gh. sebacee); le
ghiandole di Moll,sudoripare modificate, e le ghiandole di Meibomio. Queste sono ghiandole sebacee olocrine inserite profondamente
nel piatto tarsale e completamente indipendenti dai follicoli delle ciglia. Sono presenti in un numero variabile da 20 a 30 sulla
palpebra superiore e da 10 a 20 in quella inferiore e producono un materiale lipidico normale costituente del film lacrimale.

Qualora si verifichi l'ostruzione del dotto escretore o quando una primitiva infezione batterica (orzaiolo interno) ne provochi la rottura,il rilascio del materiale lipidico nei tessuti circostanti produce una reazione da corpo estraneo costituita da istiociti, cellule giganti multinucleate, plasmacellule, eosinofili, linfociti e leucociti polimorfonucleati. Si costituisce così il calazio, un lipogranuloma che si sviluppa attorno alle ghiandole di Meibomio. La diagnosi differenziale principale va posta con l'orzaiolo, infezione batterica a carico del bulbo pilifero e/o delle ghiandole di Zeiss (orzaiolo esterno) o delle ghiandole di Meibomio (orzaiolo interno), il più delle volte sostenuta dallo Staphylococcus aureus.

L' affezione si risolve in 5-7 giorni con il drenaggio spontaneo dell'ascesso . Si differenzia inoltre dalla Cellulite presettale, che si manifesta con eritema ed edema palpebrale, per la mancanza di febbre e leucocitosi . L'evoluzione del calazio è condizionata dalla
possibilità della ghiandola di svuotarsi, se ciò avviene, può guarire spontaneamente; l' applicazione ripetuta nel corso della giornata di impacchi caldi agevola questo processo. Se si associa una blefarite significativa, può essere utile un antibioticoterapia topica.
Quando il trattamento conservativo fallisce si ricorre all' infiltrazione di 0.05-0.2 ml di Triamcinolone 5 mg/dL, che determina la guarigione delle lesioni entro 1 o 2 settimane, questo approccio terapeutico si è dimostrato più efficace rispetto al solo trattamento
conservativo.

In ultimo si può ricorrere al curettage transcongiuntivale del granuloma. Qualunque sia la scelta terapeutica è bene tenere presente
che la presenza di calazi a livello della palpebra superiore può determinare un transitorio appiattimento della porzione centrale della cornea con conseguente diminuzione del visus, peraltro reversibile a seguito della guarigione. I soggetti affetti da calaziosi vanno educati ad una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo (Dermatite seborroica,rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti esmi dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito,colecistopatie etc.etc.
DUILIO SIRAVO
http://www.baab.it/siravoduilio_/
https://www.medicitalia.it
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La dermatite è un'infiammazione della pelle dovuta a varie cause (per esempio atopica, allergica o da contatto), con sintomi comuni come prurito e arrossamento.

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