Ptosi variabile della palpebra

Salve vi scrivo per chiedervi un consulto circa un problema che ho da poco più di tre anni. Premesso che fino a circa quattro anni fa ho sempre utilizzato lenti a contatto e sporadicamente gli occhiali giusto per una questione di riposo di fatto non sono miope e anche senza correzione riesco a vedere bene ma mi affatico. Circa quattro anni fa ho notato che a fine serata avvertivo gli occhi stanchi e le palpebre pesanti anche perché trascorro molto tempo al computer e ho pensato che fosse del tutto normale.

Subito dopo ho iniziato a notare però che una palpebra fosse più abbassata rispetto all'altra. Da lì in poi ho iniziato a farci caso tanto che notavo che alla mattina appena sveglio le palpebre erano perfettamente allineate.
Con il trascorrere del tempo della giornata la pesantezza specialmente ad una delle due palpebre diventava sempre più evidente e così ogni giorno fino ad oggi. La situazione dunque è una palpebra più bassa rispetto all'altra ma non sempre allo stesso modo durante il giorno: alla mattina quasi simmetriche poi con il passare del tempo e con il lavoro al computer la sinistra diventa più pesante e asimettrica rispetto alla destra. Negli ultimi periodo e a fine serata a volte mi viene di tirarla su.

L'asimmetria comunque è alcuni giorni maggiore altri minore. Ho notato che condizioni di luce (esempio di giorno al sole) mi attenua il problema. Con il buio o ambienti molto caldi e umidi mi appesantiscono la palpebra rendendo l'asimmetria più evidente. Da una prima lettura vi sembrerebbero sintomi di una ptosi che ho letto potrebbe essere risolta con un intervento chirurgico?

Da aggiungere che ho sempre avuto uno sguardo simmetrico e adesso questo problema che è sopraggiunto mi crea, specialmente a fine serata, una sensazione di stanchezza diffusa dovuta a questa palpebra che inizia a darmi anche un po' di fastidio. Preciso che in famiglia in età avanzata ho notato un problema analogo anche se forse un pò più evidente del mio, a mio nonno.
Grazie
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Dr. Demetrio Romeo Oculista 511 10 2
Buongiorno.
I sintomi che descrive sono quelli di una iniziale ptosi palpebrale. La ptosi è dovuta ad uno squilibrio del sistema muscolo-tendineo deputato al sollevamento della palpebra.
Le forme iniziali sono caratterizzate da sintomi intermittenti perchè il sistema muscolo-tendineo riesce, grazie ad un maggior lavoro, a compensare la posizione della palpebra. Questo compenso viene meno nelle condizioni di stanchezza generale o comunque la sera per fisiologico affaticamento.
Esistono molti tipi di ptosi palpebrale, per cui una diagnosi precisa richiede la visita accurata da parte di un oculista esperto in chirurgia oftalmoplastica ed eventualmente anche alcune analisi specifiche. Tuttavia la ptosi del nonno potrebbe orientare verso una forma detta "aponevrotica", dovuta ad eccessiva lunghezza del tendine del muscolo elevatore (ma naturalmente è una mera supposizione e solo la visita di un esperto può orientare correttamente la diagnosi).
Cordiali saluti

Dr. Demetrio Romeo

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Gent.mo dott.Romeo,

Mi chiedevo nel caso in cui dovesse trattarsi di una ptosi acquisita, se l'intervento chirurgico/estetico ha alte possibilità di riuscita e ottimi risultati estetici. Non le nascondo che la mia non è una questione puramente estetica perché vede, probabilmente chi già ci nasce sviluppa una sorta di naturale tolleranza, ma per un soggetto che come me non ha mai avuto problemi a riguardo il sopraggiungere di questo problema mi crea una sorta di stanchezza diffusa poiché la pesantezza delle palpebre forse inconsciamente mi trasmette appunto stanchezza e affaticamento. Magari mi sbaglio ma io sento che sia così. Ad ogni modo un intervento sugli occhi è un qualcosa che mi spaventa tremendamente per la delicatezza che mi trasmette una zona come quella degli occhi/ sguardo, lei si sente di tranquillizzarmi a riguardo? Comunque mi saprebbe indicare l'eccellenza in Italia circa questo genere di interventi? Grazie e auguro buon lavoro.
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Dr. Demetrio Romeo Oculista 511 10 2
Gentile utente, di solito l'intervento è risolutivo e dagli ottimi risultati estetici, anche se talvolta può essere necessario eseguire un ritocco. Inoltre si esegue in anestesia locale e non rappresenta un'esperienza terribile per il paziente.
Stiamo però inoltrandoci in un campo di ipotesi non confermate. Giusto quindi farsi vedere da un esperto, ma su questo non mi sento di consigliarla in quanto conosco ottimi colleghi in tutta Italia ma, per mia ignoranza, non so suggerirle nella sua area.
Tuttavia può trovare utili riferimenti scorrendo l'elenco degli specialisti di questo sito o, in alternativa, consultando il sito della SICOP (società italiana di oftalmoplastica) e scrivendo una mail per informazioni.
Cordiali saluti