Pulizia con ultrasuoni: possibile danno allo smalt

Mi rivolgo al forum per un consulto in merito ad una pulizia professionale con ultrasuoni che ha effettuato.
La stessa è stata praticata da una igienista dentale (o presunta tale) - l'odontoiatra non era presente - ed in seguito alla seduta si sono verificate abrasioni / erosioni dello smalto.
In particolare si sono creati spazi o "fessure" moggiormente localizzati nei contatti interprossimali, ovviamente parlo di frazioni di millimetro comunque visibili rispetto a prima. I denti sarebbero diventati lievemente più piccoli e più triangolari in seguito all'evento ed accuso problemi e fastidi all'articolazione temporo-mandibolare, nel senso che l'occlusione mi sembra lievemente cambiata.
Mi sono rivolto ad un medico legale il quale però necessita che un odontoiatra rilevi e quantifichi il danno... In altre parole mi si dice che chi effettua la diagnosi dovrà poi essere disponibile a prestare una dichiarazione giurata e quanto ne consegue. Dopo un giro di consultazioni sono riuscito a parlare con un CTU del tribunale per una consulenza medico-legale. Mi viene detto che il problema anche se reale sarebbe difficilmente dimostrabile e che anche in caso positivo non è certo di come quantificarlo; inoltre statisticamente il fatto che uno strumento ad ultrasuoni possa ridurre lo smalto o arrecare danno è un' evenienza rara.
Il danno e' ovviamente per quanto mi riguarda sia estetico che funzionale. Sono a chiedere un consiglio su come procedere e trattare la questione.
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Medico di continuità assistenziale, Medico di medicina generale, Dentista attivo dal 2004 al 2008
Medico di continuità assistenziale, Medico di medicina generale, Dentista
CARA PAZIENTE,
NON CREDO CHE UNA IGIENE ORALE ESEGUITA IN MODO CORRETTO POSSA PROCURARE TALE FASTIDIO. PER QUANTO MI RIGUARDA NON HO MAI AVUTO DI QUESTI PROBLEMI, NE TANTOMENO I MIEI COLLEGHI. TUTTAVIA E 'NOTORIO CHE L'IGIENE ORALE VENGA ESEGUITA A DISTANZA DI TEMPO MINIMO DI 8-12 MESI L'UNA DALL'ALTRA. MA COMUNQUE, I COMUNI MEZZI TECNICI NON SONO IN GRADO DI PROCURLE TALE PROBLEMATICHE. RESTO IN ATTESA DI NUOVE DELUCIDAZIONI PER ESSERLE PIU' ESAURIENTE.
LA SALUTO CON AFFETTO, DOTT. ANTONIO CILIO.
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Dr. Pietro Convertino Dentista, Ortodontista, Esperto in medicina del sonno 150
Gentile paziente un'igiene orale anche se eseguita in maniera deontologicamente e professionalmente scorretta, difficilmente se non assolutamente potrà arrecarLe i problemi che Lei accusa.

Pertanto Le consiglio " vivamente " di astenersi da qualsiasi azione legale perchè qualsiasi giudice dopo consulto periziale Le darebbe torto con aggravi economici legali a suo carico.

Saluti e sono a disposizione per ulteriori delucidazioni.

Dott. Pietro Convertino
Odontoiatra
Perfezionato in Ortognatodonzia e Kinesiologia Applicata
Perfezionato in Chirurgia Oale Avanzata e Implantologia
Consulente C.T.U. Tribunale di Bari


Dr. Pietro Convertino
Odontoiatra

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Dr. Enio Dell'Artino Dentista 143
Di fatto delle microlesioni allo smalto con una ablazione eseguita in maniera errata sono possibili, e questo si può verificare lavorando con ingrandimenti. Le discontinuità alla superficie della corona del dente, non essendo oltretutto localizzate sulla superficie masticatoria, non possono provocare danni all'ATM come da Lei sostenuto.

Dr Enio Dell'Artino
Viale Lavagnini, 45 Firenze
Via Colombo 16/b Scandicci Fi
tel 055 481829 - 499646

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Dr. Angelo Giuseppe Bondesan Dentista 21
Esiste la possibilità, anche se molto remota, che un apparecchio ad ultrasuoni (per l'ablazione del tartaro)non di recente costruzione, non certificato (e quindi non a norma)oppure non tarato a dovere possa lievemente danneggiare lo smalto.
Anche l'uso improprio della punta dello strumento(ad esempio se usata sempre perpedicolarmente al dente e con una forza della mano eccessiva)può arrecare qualche danno allo smalto.
Ma escluderei sicuramente la sintomatologia da lei riferita, e mi associo al collega che le sconsiglia l'azione legale in quanto non è praticamente dimostrabile, un nesso di causa tra le sue "lesioni" e l'avvenuta seduta di igiene orale.
Cordialità

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Dr. Paolo Patrucco Dentista 185
Caro paziente ,
visto la gravità , da lei riferita ,degli esiti successivi alla prestazione di igiene orale e dato che è dimostrato da studi inequivocabili che gli ultrasuoni non possono provocare lesioni allo smalto,le consiglierei nel suo caso particolare ,non tanto una azione legale,ma un approfondimento della patologia , in quanto è assolutamente impossibile che una pulizia professionale provochi uno squlibrio dell'ATM e probabilmente gli spazi che lei nota tra i denti erano prima della pulizia occupati dal tartaro ,per cui non ravvedo una azione emendabile da parte dello studio a cui Lei si è rivolto.
Certo che la sua patologia riferita ha per lei una certa gravità per cui il mio consiglio è di rivolgersi ad un centro Universitario dove Lei potrebbe presentare il suo caso ,con la relativa sintomatologia ,e quindi essere adeguatamente studiato e monitorato per scoprire quale meccanismo patologico si sia instaurato nel suo sistema Stomatognatico provocandole i sopradetti danni.
Paolo Patrucco

Paolo Patrucco

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Dr. Emilio Nuzzolese Dentista, Gnatologo, Medico legale, Ortodontista 135 1
Egregio Paziente,
dal Suo racconto credo di interpretare un errore nelle aspettative del trattamento di igiene professionale ricevuto. Le considerazioni che posso darLe, come odontoiatra forense, sono le seguenti:
1. Occorre accertare l’identità e il titolo della figura sanitaria che ha eseguito la seduta di igiene professionale. Per fare questo basta contattare il titolare dello Studio e farne richiesta. Se si tratta di una figura abilitata all’esercizio sanitario, cioè di una igienista dentale, allora non è obbligatoria la presenza del medico, poiché ella può esercitare in regime libero-professionale. Se non si tratta di una figura abilitata le problematiche legali sono, ovviamente, gravi.
2. La percezione degli spazi interdentali a seguito della seduta di igiene è normale conseguenza della asportazione di tartaro e rappresenta una situazione fisiologica. Pur potendo ipotizzare lesioni allo smalto, queste devono essere confrontate con la situazione precedente all’appuntamento di igiene. Situazione, quindi, non realizzabile.

Quello che Le consiglio è, invece, un dialogo con il titolare dello Studio a cui dovrà rivolgere tutte le eventuali lamentele. Sono certo che troverà questa strada molto più proficua e utile alla sua salute orale.

Dott. Emilio Nuzzolese
Odontoiatra, Dottore di Ricerca
Chirurgia Orale, Odontologia Forense

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